Niente abbracci liberatori, niente baci, niente feste fino al mattino, solo le lacrime, di felicità, scendono copiose: Gaia è la prima vincitrice di talent al tempo del Coronavirus.
Ha conquistato la coppa (e 150 mila euro di premio finale) di Amici 2020. Un’edizione che, alla vigilia del serale, nessuno avrebbe immaginato così: senza urla da arena dei leoni, senza striscioni che professano amore eterno al cantante o al ballerino di turno, senza fischi o applausi. Un’edizione che verrà ricordata per l'assenza del pubblico e per la decisione di Maria De Filippi di portare comunque avanti il programma in un momento in cui l'intrattenimento è fermo o quasi, costringendo probabilmente anche per il futuro a un ripensamento della tv per come l'abbiamo conosciuta finora.
«È stato tutto molto strano e diverso da come ce l’eravamo immaginato. Abbiamo dovuto cercare dentro di noi l’energia che ti trasmette il pubblico e concentrarci di più sulla musica», racconta Gaia Gozzi, cantautrice autodidatta 22enne di Viadana, comune tra Emilia Romagna e Lombardia, in provincia di Mantova.
È lei, padre italiano mamma brasiliana e un’identità che spazia tra le due culture, che il televoto ha voluto incoronare regina del talent più longevo della tv (e quest’anno si è attestato su una media di share del 20,23% pari a 4 milioni 227mila spettatori).
Non è la prima volta che Gaia affronta il pubblico televisivo: lo aveva fatto già nel 2016 a X Factor, nella squadra capitanata da Fedez, arrivando seconda, ma sparendo dai radar poco dopo.
«Non nascondo che all’inizio avevo timore di rimettermi in gioco. Di rimanere di nuovo bloccata e tornare in quel limbo in cui non potevo condividere con gli altri quello che avevo dentro - ammette la giovane, che ha conquistato anche per la sua dolcezza e timidezza -. Poi ho capito che era giusto che fosse andata così: avevo bisogno di un altro approccio e di incalanare le tante cose che avevo da dire, di trovare il mio modo di scrivere». E stavolta sembra esserci riuscita: il suo album Genesi, uscito il 20 marzo per Sony, è subito entrato nella top ten Fimi/Gfk. Una giungla urbana, nel quale la bossa nova incontra l’elettronica e dove il portoghese fa da contraltare all’italiano. Sette brani che rappresentano, appunto, la rinascita, la nuova «genesi» della giovane cantautrice. «Amici mi ha dato la possibilità di riprovarci. E soprattutto di essere me stessa, andando oltre i percorsi già fatti e le cadute. È stato un onore esserci». Essere se stessa è il diktat che si è data perché «è il modo più semplice per difendere quello che fai».
Ora per Gaia, che cantava nella sua cameretta «e nemmeno i miei amici lo sapevano finché non mi hanno vista a X Factor», la strada è di nuovo segnata. Sono veramente felice e spero che questo sia l’inizio di qualcosa di vero e di duraturo». In finale insieme a Gaia, sono arrivati il ballerino Javier (secondo, al quale è andato il premio di categoria per la danza e il premio Tim della Critica assegnato dai giornalisti, entrambi del valore di 50mila euro). Terza l’altra cantante Giulia, davanti al ballerino Nicolai.
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