Domenica 05 Maggio 2024

Spot antirazzismo, giovani migranti sul set a Mendicino

 
 
 
 
 
 
 
 

Spot antirazzisti con protagonisti giovani migranti. I video vengono girati a Mendicino (Cosenza) nell’ambito del progetto 'L'arte di conoscersi in cantiere'. Sul set ci sono attori professionisti a fianco di minori non accompagnati. Nella cittadina delle Serre Cosentine lavorano tecnici audio e video e professionisti del settore (dal trucco ai costumi). La regia degli spot è di Mario Massaro e la sceneggiatura di Elisa Ianni Palarchio. Il cast si avvale di attori professionisti come Emilia Brandi, Stefania De Cola e Mirko Iaquinta, che affiancano in scena i ragazzi. Il titolo degli spot è 'Non fa ridere'. L’iniziativa segna la ripartenza del progetto finanziato dal Ministero dell’Interno, con risorse del fondo Asilo Migrazione e Integrazione Fami 2014-2020, e dalla Comunità Europea. Il progetto ha l’obiettivo di facilitare l’integrazione dei minori non accompagnati, realizzato dal Comune di Mendicino, soggetto beneficiario, in coprogettazione con le associazioni PartecipaAzione onlus e Porta Cenere. «Piccoli video - sottolinea il regista - perfetti per far leva sui social e far girare il più possibile il nostro messaggio». «Abbiamo provato a riflettere su battute e luoghi comuni scomodi - aggiunge Ianni Palarchio - per capire cosa in effetti è una battuta e cosa non lo è, provando a tracciare una delicata linea di demarcazione tra il motto di spirito e certi clichè che forse sarebbe bene abbandonare definitivamente». « La pratica - spiega - di celarsi dietro frasi del tipo 'È solo una battuta, dai!' o 'Si fa per ridere!' ci ha fatto perdere i confini tra la risata goliardica e l’offesa. Ma cosa accadrebbe se quelle battute, definite divertenti ed innocue, fossero rivolte proprio a chi le fa? Sarebbero ancora ridicole?». «Così - conclude Massaro - ci buttiamo ancora una volta nel gioco della barzelletta tra bianco e nero, tra italiano e africano, da un lato convinti che della distinzione di pelle non se ne possa più, e dall’altra curiosi di vedere che effetto fa sentirsi bersaglio di dubbio umorismo».

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