Melania in un libro, dai dispetti ad Ivanka alle scappatelle del marito: "So chi ho sposato"
Chi ha l'immagine di una first lady americana riluttante, impacciata, emarginata all'interno del clan dei Trump o del palazzo presidenziale e in balia dell'ingombrante marito dovrà ricredersi. "Melania and Me", scritto da Stephanie Winston Wolkoff, amica di vecchia data di Melania Trump e poi sua assistente e consigliera alla Casa Bianca, ci consegna un ritratto inedito dell'ex modella slovena: lucida, pragmatica, una determinazione d'acciaio. Ma spesso anche una donna brusca e ruvida con i suoi collaboratori. "A volte grazie non sembra far parte del suo vocabolario", scrive Wolkoff, che descrive ancora Melania come una persona a cui non piace farsi dare ordini o mettere i piedi in testa da chicchessia, che si tratti del tycoon o di sua figlia Ivanka. La first daughter che vorrebbe rubarle la scena e che in privato Melania chiama ironicamente "principessa": "Lo sai, lei e Jared sono due serpenti", avrebbe scritto una volta in un messaggino inviato alla Wolkoff. La trama di fondo del libro, in uscita questa settimana, e' la parabola discendente del rapporto tra l'autrice e Melania, in passato amiche inseparabili, come due sorelle, oggi distanti dopo che il loro rapporto, divenuto nel tempo sempre più di lavoro, si è rotto. Ma "Melania and Me" per la prima volta getta una luce su colei che in pubblico, le poche volte che si concede, appare una Sfinge, dallo sguardo impenetrabile che ne fa la first lady più imperscrutabile della storia americana insieme a Pat Nixon a cui spesso viene accostata. Così si legge che Melania, tra i tanti dispetti architettati contro la first daughter, con la sua amica e collaboratrice Stephanie mise in piedi quella che fu chiamata "Operazione Bloccare Ivanka", quando nel giorno dell'Inauguration Day del 2017 fu messo a punto un piano per evitare che nelle foto la figlia del tycoon oscurasse la first lady. Poi si racconta come Melania, che all'inizio della presidenza Trump rimase nella Trump Tower a New York con il figlio Barron, si sarebbe rifiutata di trasferirsi alla Casa Bianca se prima non fossero stati completamente ristrutturati il bagno e la doccia usati da Barack e Michelle Obama. E in privato avrebbe spesso deriso quest'ultima, sia per la scelta di indossare abiti di designer rigorosamente americani sia accusandola di criticare la linea dura sull'immigrazione di Trump senza essersi mai recata al confine col Messico come invece aveva fatto lei. Infine il delicato capitolo del matrimonio, con una Melania che viene descritta tutt'altro che succube di The Donald. Anzi, la first lady ama raccontare come lei sia l'unica persona che riesca davvero a calmare il tycoon quando è furioso, spiegando come il segreto della sua lunga relazione stia nella sua capacità di saper prendere il marito per il verso giusto: "Io sono diversa da Marla e Ivana - amerebbe affermare riferendosi alle precedenti mogli del tycoon - io a Donald non metto alcuna pressione e lui con me non si sente mai sotto pressione". E le presunte relazione extraconiugali? "Non mi stupisco, conosco chi ho sposato", sarebbe la lapidaria risposta di Melania.