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Milano, da Leonardo al coronavirus: la città si colora di "graffiti" FOTO

Muri che diventano opere d’arte. Tra colori, forme e messaggi sociali. La street art a Milano si è ritagliata sempre più spazi e, mentre crescono i grattacieli, si moltiplicano anche i murales. Basti pensare alla zona dell’Ortica: una sorta di museo a cielo aperto grazie alle opere del collettivo Orticanoodles e al progetto Or.Me – Ortica memoria. O al recente murales mangia-smog Anthropoceano, realizzato da Iena Cruz a Lambrate. Sempre il Comune di Milano è coinvolto nel progetto Maua – Museo di arte urbana aumentata, che permette di scoprire in modo nuovo i murales delle periferie attraverso un’app.

Mentre Another scratch in the wall organizza interessanti tour guidati alla scoperta della street art milanese. Si aggiungono, però, alcune di particolare "straordinarietà" e valenza sociale come testimoniato dai muri che circondano l'ippodromo con un mega murale dedicato a Leonardo disegnato da 500 writer per celebrare i 500 anni dalla sua morte. A queste si aggiungono anche le varie opere del periodo Covid.

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