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Chef Locatelli pronto a riaprire Locanda a Londra: "Già pieni per 4 settimane"

Mentre i ristoratori d'Italia continuano ad affrontare zone rosse e chiusure, nel Regno Unito sembra iniziare ad esserci uno spiraglio di luce: dal 12 aprile riapriranno i locali, solo nelle loro parti all'aperto. Un successo, che però arriva dopo lunghi sacrifici. "Noi abbiamo avuto sei mesi di chiusura totale, di zona super rossa. Non è esistito l'arancione, il giallo, le aperture. Abbiamo avuto una stretta più decisa rispetto all'Italia e adesso raccogliamo i frutti. Anche perchè la politica sulla vaccinazione qui ha funzionato benissimo, siamo a 33milioni di vaccinati su 65 milioni di abitanti, vuol dire il 50%", commenta lo chef Giorgio Locatelli a LaPresse. Giudice di MasterChef e proprietario del ristorante stellato Locanda Locatelli nel centro di Londra, Locatelli è pronto a riaprire le porte del suo locale. Anzi, ha già iniziato a prendere le prenotazioni: "Faremo 35-40 coperti: siamo già pieni la sera per 4 settimane. La gente vuole uscire, non ce la fa più a tutti i livelli".

 

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I mesi passati, ovviamente, sono stati complicati, ma secondo Locatelli le cose nel Regno Unito hanno funzionato meglio rispetto all'Italia. "Sento che in Italia molti lamentano di non aver ricevuto denaro in aiuto, ma questa mi sembrerebbe una cosa assurda. Nel Regno Unito gli aiuti hanno funzionato, ma nessuno ha ricevuto soldi. Gli imprenditori sono stati sostenuti a livello di tasse e contributi rimandati e dilazionati. L'Iva sul cibo è stata abbassata dal 20% al 5%. Alcune tasse sono state abbassate. E abbiamo avuto accesso a prestiti garantiti dal Governo, che dovremo ripagare in 5 anni a partire dal 2022 con un interesse bassissimo, non più del 2-3%. E poi rispetto all'Italia ha funzionato bene la cassa integrazione, con l'80% dello stipendio rimborsato. Ai nostri dipendenti abbiamo anticipato solo il primo mese, poi ha sempre funzionato. E questo è fondamentale, perchè un ristorante non è fatto di sedie e tavoli, ma di persone. Se il tuo personale non riceve soldi, il minimo è che glieli dia tu. Ma per quanto puoi sostenerlo? Il fallimento ti arriva addosso veloce".

E poi, adesso, fondamentale è la possibilità di programmare: "Dal 12 aprile potremo riaprire i ristoranti nello spazio dei dehors, dal 17 maggio anche al chiuso. Con limitazioni, ovviamente. Noi non abbiamo i Dpcm, ma ci danno le indicazioni di due settimane in due settimane. E questo è fondamentale per la programmazione. Perchè ogni volta che apri e chiudi ci rimetti. Sul mio ristorante ho fatto il conto di circa 10-20mila sterline di perdite ogni volta fra cibo, manutenzione, pulizie. All'inizio non era così, ma dopo esserci lamentati adesso ci danno la possibilità di programmare. In Italia non mi sembra sia così". Forse anche perchè "mi sembra che la crisi sia stata un po' politicizzata, più che pensare al problema di aiutare la gente", mentre nel Regno Unito c'è stato un "grande senso di unità a tutti i livelli".

Ma quello che fa più ben sperare Londra è l'andamento delle vaccinazioni. Lo stesso Locatelli ha già ricevuto la sua dose di AstraZeneca. "Ho sentito che in Italia c'è la polemica dei furbetti del vaccino - dice -, del last minute. Ma a Londra non esiste, è una cosa riconosciuta. Sai che il vaccination center finisce alle 6, ti presenti lì e se ci sono vaccini non usati ti metti in fila e lo fai. Non vedo lo scandalo. Cosa facciamo? Li buttiamo via? L'importante è farne il più possibile, il più presto possibile.".

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