Uno scatto provocante e provocatorio quello di Arisa contro ogni forma di bodyshaming. Sotto al post di Instagram più di 100mila like e quasi 3mila commenti di supporto all’artista da sempre in prima linea per lotte sociali di questo genere. La cantante ligure sta vivendo una vera e propria rivoluzione personale e professionale, anche e soprattutto nella vita privata.
Visualizza questo post su Instagram
Arisa é solo l'ultimo esempio della lotta al "bodyshaming", in precedenza anche Vanessa Incontrada si è presa la copertina di Vanity Fair contro haters e bullismo e in favore delle bellezza delle donna, l’attrice e conduttrice si è mostrata cosí nuda dichiarando: «Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni»
Visualizza questo post su Instagram
La lotta all'emancipazione femminile passa anche tramite l'accettazione del proprio corpo e dei propri difetti, assoluta pioniera in tal senso la modella armena Armine Harutyunyan
Visualizza questo post su Instagram
Partiamo dai fatti: a scatenare il trend topic sul nome di Armine Harutyunyan, 23 anni, modella armena voluta da Alessandro Michele sulla sua passerella Gucci Primavera/Estate 2020, è stata una fake news su una presunta classifica delle modelle più sexy del mondo, di cui anche lei avrebbe fatto parte. L’ondata polemica, via Twitter, è stata immediata: commenti sessisti e razzisti sono piovuti su questa giovane ragazza, prima che modella.
Motivo? Armine Harutyunyan non risponderebbe ai canoni “classici” della modella a cui il pubblico è abituato, e tantomento sarebbe degna di alcuna classifica (per giunta rivelatasi inesistente) di bellezza.
Dalla modella armena alla giovane "iena" Aurora Ramazzotti, simbolo del riscatto femminile che tramite un lungo post sfogo su Instagram dopo anni di battaglie e sofferenze ha smesso di combattere selvaggiamente acne e brufoli e oggi, mentre percorre una strada di accettazione, ama stare nella sua pelle per come è.
Visualizza questo post su Instagram
Caricamento commenti
Commenta la notizia