"Chissà se va", "Qué fantastica esta fiesta": i titoli di Italia-Spagna dedicati a Raffaella Carrà
E’ Raffa nazionale anche sui quotidiani dello sport. Nel giorno della semifinale dell’Italia - a Londra, questa sera, nello stadio di Wembley - i giornali sportivi non rinunciano a omaggiare Raffaella Carrà, scomparsa ieri all’età di 78 anni. Ed è tutta una citazione: «Chissà se va» titola il Corriere dello Sport con il titolo di una celebre canzone della superstar televisiva, per introdurre Italia-Spagna, prima semifinale di Euro 2020. Così come la Gazzetta dello Sport che titola «Forza azzurri da Trieste in giù», citando uno dei ritornelli più famosi, cantati e remixati della mitica Raffa, tratte dalla canzone 'Tanti augurì. E pure l’edizione di Tuttosport non la dimentica e le dedica una pensiero: «Carràmba Italia» è il titolo dell’edizione di apertura, chiaro riferimento al più celebre dei programmi televisivi condotti dalla cantante e ballerina. E ancora, sulla copertina del quotidiano torinese un omaggio anche a Raffaella tifosa: «Ore 21: a Wembley, gli azzurri contro la Spagna si giocano un posto nella finale di Euro 2020 il giorno dopo il lutto per la scomparsa di Raffaella Carrà. Straordinaria icona italiana nel mondo, grande tifosa della Nazionale e della Juve».
Omaggio anche in Spagna
«Qué fantastica esta fiesta». Il titolo di prima pagina di Marca non è solo un elogio al calcio che si giocherà nella semifinale di Euro 2020 fra la Spagna e "una rivale di tutta la vita", l’Italia, ma anche un omaggio a Raffaella Carrà, con quel "fiesta" scritto in caratteri più grandi che rimanda a uno dei dei più grandi successi della diva della tv e della musica, un’icona anche per il pubblico spagnolo. Sulle prime pagine dei giornali generalisti domina la foto di Raffaella Carrà. Un simbolo di "libertà contagiosa", secondo El Pais che in taglio alto sintetizza Italia-Spagna come una partita con più giocatori solidi che stelle. Simile la scelta di El Mundo, con un "Ciao Raffaella" e in taglio alto un riferimento al ritorno di Luis Enrique a Wembley, dove il ct della Spagna iniziò il suo percorso di rinnovazione, e a Pedri la stella del Barca che si è perso solo un minuto di Euro 2020.