Simpatico e sportivo fuori programma al termine dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI: durante il giro di saluto tra i pellegrini, papa Francesco si è intrattenuto per alcuni istanti a giocare a biliardino con un giovane.
Subito ritratto dai fotografi, il Pontefice, sorridente e divertito, non ha esitato a condividere qualche scambio al calcio balilla bianco che era stato portato appositamente per lui all’interno della Sala Nervi.
Si tratta di un biliardino inclusivo, che un’associazione toscana ha realizzato in modo che ci possano giocare anche le persone con disabilità.
A offrirglielo è stato il presidente dell’associazione Sport Toscana Calciobalilla, che ha sede ad Altopascio, vicino Lucca. "In realtà siamo un gruppo di amici - Rossana, Federico, Manuele e Angelo - che cercano insieme di fare qualcosa di buono per chi è in difficoltà», racconta Natale Tonini all’Osservatore Romano.
Il classico biliardino che questa mattina ha donato al Papa - scambiando anche qualche passaggio - ha appunto la caratteristica di essere «accessibile» anche a chi è costretto su una sedia a rotelle. «Sul tavolo dal gioco - fa notare - abbiamo scritto 16 parole che, simbolicamente, lanciamo come altrettante palline nel grande campo della vita: comunità, amicizia, inclusione, solidarietà, lealtà, impegno, dignità, rispetto, generosità, amore, condivisione, onestà, speranza, gruppo, altruismo, coraggio». In realtà, aggiunge Tonini, «sono parole prese dal vocabolario del Papa e che dovrebbero caratterizzare l'approccio di tutti al gioco, allo sport».
Con questo stile l'associazione - che ha di recente donato biliardini anche alle carceri di Volterra, Lucca e Sollicciano - «continuerà a proporre questa particolare e popolare esperienza di gioco a parrocchie, oratori e luoghi di aggregazione giovanile».
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