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Aveva fatto il caffe a presidenti e vip, morto lo storico barista del Gambrinus di Napoli - FOTO

Figura divenuta ormai un’istituzione, nel corso della sua carriera ha preparato addirittura 15 milioni di caffè in 60 anni di lavoro: nel 2012 al traguardo del 13 milioni di caffè al Gambrinus fu organizzata per lui una festa con istituzioni e amici

Che fossero Capi di Stato, vip, semplici avventori per lui non faceva differenza. L’importante era che il profumo e il gusto del suo espresso facessero colpo dall’altra parte del bancone. Muoveva la leva della macchina quasi come fosse la bacchetta di un direttore d’orchestra: l'armonia doveva essere la stessa.

Chi era Giovanni Fummo

Se ne è andato lo storico barista del Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Giovanni Fummo, da alcuni anni in pensione, è morto all’età di 75 anni. Figura divenuta ormai un’istituzione, nel corso della sua carriera ha preparato addirittura 15 milioni di caffè in 60 anni di lavoro: nel 2012 al traguardo del 13 milioni di caffè al Gambrinus fu organizzata per lui una festa con istituzioni e amici Giovanni Fummo era entrato per la prima volta nello storico bar a 7 anni. Sempre presente al suo posto di lavoro, sono quattro i Presidenti della Repubblica che ricordava di aver salutato con una stretta di mano (Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano) e a questa lista si aggiunge anche l’espresso speciale preparato per Bill Clinton, il presidente degli Stati Uniti a Napoli per il G7.

Le famiglie Sergio e Rosati e i dipendenti tutti del Gran Caffè Gambrinus, in una nota, si uniscono a dolore della famiglia di Giovanni Fummo, e ne ricordano «le doti professionali e morali che nel corso della sua carriera ha sempre trasmesso con abnegazione e affetto».

Il ricordo

''Questa mattina - raccontava il 10 agosto del 2012 nel giorno della festa in suo onore - ho ampiamente superato i 13 milioni di caffè realizzati durante la mia lunga attività. Ho servito Capi di Stato, politici, imprenditori ed attori». Fummo spiegava: «in tanti anni di carriera nel mio cuore resta l’abbraccio, dopo aver degustato un mio caffè, di Claudia Cardinale che era a Napoli ai tempi del colera per girare un film di Pasquale Squitieri ed i complimenti da parte del presidente Americano Bill Clinton dopo aver sorseggiato una mia tazzina durante il G7 sempre a Napoli. La mia vita l’ho passata a fare caffè e di tazzina in tazzina ho visto passare i giorni, le settimane, i mesi e gli anni miei e della mia famiglia. Per me il caffè è anche il metro del tempo. Amo il mio lavoro e posso realizzare anche diverse centinaia di tazzine in un’ora senza perdere assolutamente nulla della qualità del prodotto».

Da Wilde a Hemingway

Il Gran Caffè Gambrinus di Napoli ha compiuto nel 2020 i suoi primi 160 anni. Aperto il 12 maggio 1860 è stato, oltre che ritrovo di capi di Stato e teste coronate, Caffè letterario e luogo di ispirazione di artisti e intellettuali come Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio, Ernest Hemingway e Matilde Serao. Di proprietà degli imprenditori Sergio e Rosati, fa parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia e ha al suo interno importanti opere d’arte.

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