Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pizza Day, oggi 17 gennaio giorno di festa. Le ricette: dalla pizza classica alla pizza fritta FOTO

E' scattato il conto alla rovescia per il "Pizza Day", giorno di festa dedicato al lievitato tra i più famosi del mondo e orgoglio nazionale.

La celebrazione, è prevista oggi lunedì 17 gennaio, ed è appuntamento atteso dai tanti pizza lovers ma non solo. Intanto i preparativi per il brindisi alla pizza rotonda, quadrata, a tranci, sottile, spessa, croccante o soffice proseguono e ricordano in particolare il fenomeno del "business pizza" che continua a guadagnare posizioni sul mercato in Italia.

La pizza preferita dagli italiani sembra essere invece quella tonda, tradizionale e cotta a legna nel forno a pietra. Vincono- rileva Cna agroalimentare- i gusti tradizionali su quelli gourmet con 8 connazionali su 10 che scelgono la marinara, margherita, napoletana o capricciosa. La fascia di prezzo non supera in un caso su due i 7 euro, ma c'è una fascia di mercato (4%) oltre la soglia dei dieci euro per impasti speciali e ingredienti ricercati. Nello specifico, la quasi totalità delle pizze tonde "da piatto" costa tra cinque e dieci euro.

La ricetta della pizza classica

Ingredienti

Acqua 220 g
Farina 400 g
lievito di birra 20 g
olio 30 g
sale 1 cucchiaino
zucchero 1 cucchiaino

Versate la farina in una ciotola e aggiungeteci il lievito con una prima dose d'acqua. La temperatura ideale dell'acqua è intorno ai 25°. Iniziate a mescolare aggiungendo l'acqua e poi anche il sale e lo zucchero. Proseguite ad impastare e prima di completare aggiungere anche l'olio. Continuare ad impastare energicamente facendo le cosiddette pieghe fino ad arrivare ad un impasto morbido ed omogeneo formando una pallina. L'impasto della pizza ora è pronto per lievitare (la durata è di almeno tre ore). Per farcire la pizza ormai potete davvero sbizzarrirvi con tanti abbinamenti da sperimentare. Qui vi proponiamo una farcitura molto semplice, ma nello stesso tempo ugualmente golosa. Base mozzarella con aggiunta di pomodorini tagliati a pezzetti, rucola, olive denocciolate e delle scaglie di parmigiano o grana.

La ricetta della pizza fritta

Ingredienti

Acqua 300 g
Lievito di birra 10 g
Olio di semi di girasole 50g
Farina 600 g
Zucchero 1 cucchiaino
Sale fino q.b.
Basilico

Mettere in una ciotola la farina l'acqua con il lievito, sale, olio, zucchero e mescolare tutto l'impasto. Dopo che è ben mescolato fare riposare per 2 ore. Quando l'impasto si è lievitato spezzettare il contenuto in tante parti e stendere con il mattarello e possibilmente arrotondare e lasciare riposare per almeno mezz'oretta. A questo punto mettere l'olio di semi in una padella e fare andare in ebollizione, mettere le pizzette lievitate nella padella. Quando sono dorate togliere dalla padella e di sopra mettere il sugo di pomodoro fresco e del formaggio grattugiato possibilmente parmigiano e una foglia di basilico.

Perchè mangiare la pizza ci rende felici

Dalla classica margherita alle versioni di fantasia (fichi e pecorino, scarola cruda e bufala, pesto e ricotta, baccalà e datterini, per citare alcune varianti moda): la pizza si ama. Il più iconico piatto della tradizione gastronomica italiana, ampiamente esportato nel mondo, è così trasversalmente apprezzato da meritare persino una ricorrenza ad hoc.

Bontà e semplicità: questi i “segreti” alla base del successo di questo prodotto simbolo della cucina del Bel Paese. Del resto, la pizza altro non è che un impasto di farina, acqua, sale e lievito, insaporito nella sua versione più classica da olio, pomodoro, mozzarella e basilico. Un piatto veloce, economico, gustoso e relativamente facile da riprodurre – come molti hanno sperimentato negli ultimi mesi, loro malgrado, improvvisandosi con alterni successi “pizzaioli” nei duri periodi di lockdown. Infatti, anche se impossibilitati a recarsi in pizzeria, la maggior parte degli italiani non ha voluto rinunciare al proprio appuntamento settimanale con questo gustoso piatto. Per abitudine, o perché rappresenta un alleato importante per la nostra serenità? La pizza, se consumata con moderazione, può in effetti contribuire a migliorare notevolmente il nostro umore. Non solo per la sua bontà o perché viene generalmente associata a momenti di convivialità in famiglia e con gli amici: il mix di nutrienti che la compongono, come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B, oltre a regalare energia influenzano infatti la produzione dei neurotrasmettitori legati al benessere, regalandoci una sensazione di positività diffusa.

“La pizza è un alimento che può dirsi completo dal punto di vista nutrizionale, in quanto contiene carboidrati, la base della pizza, proteine, fornite per esempio dalla mozzarella, e lipidi, olio extra vergine. Quindi possiamo definirlo un buon alimento per fornirci i macro e micronutrienti importanti” commenta la Prof.ssa Silvia Migliaccio, endocrinologa di Top Doctors. Un ruolo cruciale è giocato dai carboidrati che, prosegue l’esperta, sono “macronutrienti importanti per fornire una quota di sostanze in grado di attivare una serie di meccanismi nel nostro organismo, inducendo un senso di benessere. In particolare, la presenza di triptofano nell’impasto della pizza, può svolgere un ruolo chiave nell’incrementare i livelli di serotonina, migliorando quindi il tono dell’umore”.

Insomma, la pizza fa bene alla nostra felicitàA patto, però, di non eccedere. “Nelle abitudini di molti italiani la pizza settimanale è un appuntamento fisso e quindi possiamo sostituirla ad un pasto senza problemi una volta alla settimana. Rischiamo di eccedere quando per esempio siamo in un regime ipocalorico per una situazione di sovrappeso o di obesità oppure quando si prende la pizza più frequentemente durante la settimana. È un alimento buono, completo, gratificante ma può anche essere molto ricco in calorie e quindi se assunto frequentemente ed in quantità superiori a quelle suggerite, può, se non compensato da un’attività fisica adeguata, aumentare il rischio di sviluppare obesità e patologie metaboliche” conclude l’endocrinologa. La parola d’ordine, quindi, come sempre, è non esagerare: restando nelle giuste quantità, e in assenza di patologie o intolleranze, la pizza è davvero adatta a tutti!

Caricamento commenti

Commenta la notizia