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Da Cetto La Qualunque a Rocco Siffredi. Tutti i "voti burla" per l'elezione del capo dello Stato FOTO

Dal Conte Mascetti al professor Sassaroli, suo "sodale di zingarate" in "Amici Miei", passando per Fiorello, Lino Banfi e Giancarlo Magalli, l'ex Ct della Nazionale di calcio Trapattoni e Paulo Roberto Falcao, fino a Cetto La Qualunque, storico personaggio di Antonio Albanese o alla star del porno Rocco Siffredi.

I "voti burla" hanno da sempre contrassegnato lo spoglio delle schede per la votazione del presidente della Repubblica.

Voti "dispersi", come vengono asetticamente catalogati nel verbale dello spoglio redatto dai funzionari della Camera dei deputati ma che ogni volta destano risate, sorpresa ed anche applausi nell'Aula in cui si cerca di eleggere il nuovo Capo dello Stato.

I voti burla arrivano soprattutto quando non è alle viste un accordo per eleggere il nuovo inquilino del Colle: e cioè praticamente sempre ai primi tre scrutini.

E' lì che si scatena la fantasia dei 'Grandi elettori', in qualche caso anche stalkerizzati da qualcuno che, noto e non, sentendo leggere dal presidente della Camera il proprio nome scritto sulla scheda ha il suo secondo di notorietà nell'Emiciclo e nella Nazione in quel momento collegata a reti unificate.

E lì arrivano consensi disparati: per il pornoattore Rocco Siffredi come Sergio de Caprio, il 'Capitano Ultimo' che arrestò Totò Riina. Ma la fantasia dei grandi elettori si esercita normalmente con i nomi dello showbiz.

E allora, si sprecano i voti per personaggi del mondo dello spettacolo, dal cinema alla Tv, dello sport e della moda: Barbara D'Urso, Valeria Marini, Sabrina Ferilli, Sophia Loren, Miuccia Prada e Santo Versace, Michele Cocuzza, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, Gianni Rivera e Giancarlo Antognoni, Francesco Guccini, sono alcuni di quelli che furono in passato fra i più gettonati. Citazioni le incassarono l'astrofisica Margherita Hack e don Luigi Ciotti di Libera.

Tra i giornalisti anche Pasquale Laurito, il decano della stampa parlamentare autore della 'Velina Rossa', il direttore de Il Giornale Augusto Minzolini, Claudio Sabelli Fioretti, Paolo Mieli e Giuliano Ferrara.

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