Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli sono i protagonisti degli ultimi giorni nel mondo del gossip. Tra i due attori, protagonisti del film L'Ombra del giorno in uscita oggi al cinema, è scoppiato l'amore proprio sul set.
La trama del film
Luciano (Riccardo Scamarcio) ha il cuore in inverno, è come chiuso in un incantamento, in una tristezza infinita che non lo abbandona mai. Affetto da una leggera zoppia ed eroe di guerra fascista, vive come un prigioniero nel suo ristorante che si affaccia su una piazza di Ascoli Piceno da dove vede ogni giorno la vita andare avanti.
Tutto questo e altro nel coraggioso e bel film di Giuseppe Piccioni L'OMBRA DEL GIORNO, in sala da oggi 24 febbraio con 01 in 250 copie. Siamo nel maggio del 1938 e un bel giorno davanti alla vetrina del locale di Luciano compare una bella ragazza che cerca lavoro, ma che nasconde un terribile segreto. Si chiama Anna (Benedetta Porcaroli) e il proprietario del ristorante la assume nonostante avverta, come d'istinto, il pericolo in cui si sta gettando. I giorni non saranno più gli stessi sia per Luciano (interpretato da uno Scamarcio più cupo del cupo) che per Anna (una straordinaria Porcaroli alle prese con un personaggio pieno di sfumature), la loro vita cambierà precipitosamente come capita spesso a chi vive un amore difficile dentro il fascismo. Fa da volano a L'OMBRA DEL GIORNO anche il fascino della realtà, visto che Scamarcio (che con la sua Lebowski è anche produttore insieme a Rai Cinema), e la Porcaroli sembra si siano innamorati davvero proprio durante la lavorazione di questo film E così è inevitabile, per chi guarda, confondere i piani.
"Non c'era nessuna premeditazione in questo film - spiega Piccioni a chi gli chiede se ci sia una sorta di parallelo tra pandemia e fascismo -. È stato scritto prima della pandemia, ma poi si è sentita nell'aria quell'atmosfera di controllo e isolamento che è entrata anche nel film". E ancora il regista, che ha girato nella sua Ascoli Piceno: "Posso sembrare apparentemente un regista di storie sentimentali, ma alla fine non è vero, nei miei lavori ci sono sempre finestre aperte. Una riflessione sul fascismo andava fatta, specie oggi che c'è questo clima di incertezza, alle soglie di una guerra e con una pandemia in atto. È troppa la distanza oggi tra noi e chi ci governa e invece va riscoperto un lato umano". Spiega invece Riccardo Scamarcio particolarmente felice di aver interpretato un ruolo fuori dai suoi soliti: "Io non ho la statura morale di Luciano e così mi sono ispirato a mio padre. Mi sono ritrovato a fare i suoi gesti. Ho amato fare questo personaggio che soffre, ma non lo manifesta. Uno che dice: 'Non mi piace comandare, ma neppure ubbidire'. E poi - conclude scherzando - erano anni che volevo fare un claudicante". Per la Porcaroli, oltre al piacere "di aver potuto interpretare un personaggio così complesso" anche la sfida di "entrare in una condizione femminile così lontana da quella di oggi". "Come ho fatto? È stata per me una cosa catartica, mi sono immersa come in una bolla temporale per poter vivere l'incertezza di quegli anni". Il film, dedicato ad Antonio Salines, professore antifascista e cliente fisso del ristorante scomparso lo scorso giugno, ha nel cast anche Waël Sersoub, Lino Musella, Vincenzo Nemolato, Valeria Bilello e Sandra Ceccarelli.
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