Carnevale 2022 è arrivato. Da giovedì grasso fino a martedì 1 marzo (martedì grasso) si celebra una delle festività più amate da grandi e piccini. Non è più il Carnevale di un tempo, con i grandi carri allegorici nelle città italiane o con le sfilate nelle piazze, ma è pur sempre una festa che richiama l'attenzione.
La pandemia ha un pò scalfito determinate ricorrenze, ma ciò che non manca mai sono le tradizioni legate al cibo ed ai dolci, in particolare, nei giorni del Carnevale, soprattutto nei giorni di giovedì grasso, domenica di Carnevale e martedì grasso.
E allora, ecco uno dei dolci più amati, uno dei dolci tipicamente tipici del Sud, ed in particolar modo in Calabria e Sicilia. Ecco la pignolata.
La storia
Il dolce è fatto da palline di pasta fritta, palline che vengono appunto fritte e ricoperte di miele. A Reggio Calabria,ad esempio, viene presentato in forma di pigna, da cui trae il nome. Di recente si usa aggiungere zucchero colorato per decorare il dolce.
Si è ipotizzato negli ultimi anni che questo dolce possa risalire in qualche modo ai rituali molto antichi di età pagana, precedenti ai saturnali, quando gli uomini usavano festeggiare l'inizio della primavera travestendosi da animali, orso, lupo, cervo etc. abbandonandosi a grandi mangiate e bevute, feste che hanno dato origine al Carnevale, trasferitosi poi in età cristiana. In quelle occasioni un dolce ricoperto di miele ed a forma di pigna simboleggiava il risveglio della foresta.
Gli ingredienti
8 uova
150 g di zucchero
1 bicchierino di rum o anice
50 g di olio di semi di girasole
1 buccia grattugiata di arancia
1 buccia grattugiata di limone
1 kg di farina
100 g di miele
Un pizzico di sale
Colorante
La preparazione
In una insalatiera rompere le 8 uova e iniziare a frullarle, aggiungere poi poco dopo lo zucchero frullando gli ingredienti e poco dopo iniziare ad aggiungere poco per volta la farina. Aggiungiamo inoltre un bicchierino di rum o anice e la scorza grattugiata di arancia e limone. Nella stessa insalatiera iniziamo ad impastare come se stessimo prendendo a pugni il nostro impasto e lavorando con le mani rimescolando dal basso verso l'alto il nostro impasto. Una volta raggiunta una determinata compattezza estraiamo il nostro impasto dall'insalatiera e lo adagiamo sul nostro piano di legno. Proseguiamo a modellare il nostro impasto fino a fargli raggiungere una dimensione omogenea e compatta. Ci ritroveremo un rotolo di pasta fresca che inizieremo a prendere a tagliare poco per volta. Con l'aiuto del mattarello, o a mano se vi viene più comodo, iniziate a formare dei cordoni che taglierete in pezzettini (una sorta di dadini) delle dimensioni che preferite. Adagiateli poco per volta sul vostro piano di lavoro spruzzando un pò di farina sopra in modo tale da dargli morbidezza nel frattempo che lavorate a poco poco l'impasto. A questo punto prendete una padella grande per friggere, inserite l'olio di semi di girasole (o meglio ancora se lo avete disponibile dell'olio EVO) abbondante, ma non troppo e fatelo riscaldare. Iniziate a prendere le vostre palline, non prima di aver preso i recipienti che vi occorrono per una frittura di qualità: vi serve infatti o del rotolone scottex per far assorbire le palline di pasta fritta, o una scolapasta. Ciò in modo tale da far riposare le palline una volta estratte dalla padella e fargli perdere un pò dell'olio che hanno preso in padella. Scolateli passo dopo passo in un altro recipiente e una volta finito di friggere potete già prendere una pentola che vi servirà per inserire il miele. Mettete la pentola sul gas a fuoco dolce, fate "soffriggere" il miele e iniziate ad inserire le vostre palline di pignolata. Una volta pronte (ci vuole davvero pochi secondi) versateli nei recipienti che avete scelto (delle pirottine di plastica o di carta o dei vassoi) e amalgamate bene il tutto in modo tale che si compattino e prendano una forma rotonda a forma di ciambella se inserite la pignolata in un vassoio. Compattate ancora e siete pronti per decorare con il colorante. Et voilà, la vostra pignolata è pronta per essere gustata.
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