«Anche se amiamo Torino, l'Italia, l’intero Pianeta Terra, noi non c'entriamo nulla». L'associazione 2050 nega con questo post, sui social, di essere l'autore della scritta "Ti amo ancora" comparsa questa mattina sul pavè di piazza San Carlo, nel centro di Torino. «Ci stanno chiamando un pò da tutta Italia per questa azione di 'guerrilla marketing'», aggiunge l’associazione che si tira fuori dall’iniziativa, che sul web sta diventando virale. «Ma chi è questo pazzo? Peggio di #WillySmith: fategli pagare la pulizia», scrive Gigi su Twitter. «Come ha detto Will Smith, l’amore fa fare cose folli. Ci vorrebbe una statuetta. Da dare in testa», aggiunge Mauro. Sui responsabili della scritta, realizzata in gesso bianco, si interroga anche l’amministrazione comunale. Il sindaco, Stefano Lo Russo, ha chiesto una relazione alla polizia municipale.
La soprintendente Luisa Papotti: "Il gesso non fa danni"
"In teoria ogni opera che riguarda un luogo vincolato dovrebbe essere autorizzata; ma la libertà di espressione esiste e il gesso non fa danni". La soprintendente Luisa Papotti interviene così, intervistata su La Stampa online, sulla scritta a caratteri cubitali 'Ti amo ancora' comparsa nella notte a Torino nella centralissima piazza San Carlo. «Non ne sapevo nulla, a noi non è giunta alcuna richiesta di autorizzazione - precisa - Sarebbe interessante capire meglio le ragioni; dal mio punto di vista è interessante che lo spazio pubblico venga interpretato come uno spazio dove esprimere idee, pensieri o speranze e non solo montare stand».
Svelato il mistero
Il mistero della scritta "Ti amo ancora" comparsa in piazza San Carlo a Torino è stato svelato dal gruppo musicale "Eugenio in via Di Gioia" (della band fa parte il cosentino Emanuele via, di Acri) che, sulla loro pagina Instagram hanno scritto: "Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l'ora di puntare il dito contro i soliti vandali. Qualcuno ha ipotizzato che fosse un'operazione di marketing di un grosso marchio. Non è niente di tutto questo. È la dichiarazione d'amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d'amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria.Ti amo ancora. Una dichiarazione d'amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora".
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