Sofia Goggia finisce fuori pista. E questa volta non in una gara di sci. La campionessa olimpica di PyeongChang 2018 è finita nel mirino dei social per un passaggio, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, sul tema dell'omosessualità. "Se ci sono omosessuali tra gli atleti? Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi già dalla Steif di Kitz", la considerazione della sciatrice bergamasca, che ha fatto riferimento alla difficile pista austriaca e si è espressa anche sulla possibilità che i transgender gareggino con le donne. "A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più - ha spiegato -. Non credo allora che sia giusto".
Intervengono anche i Sentinelli di Milano, movimento molto attivo anche sui social: "Non abbiamo dubbi da tempo su quanto sia forte l'azzurra di sci Sofia Goggia. Da oggi invece sappiamo che ha un'idea stereotipata sull'omossualità da età delle caverne. Quindi non esisterebbero gay fra gli sciatori italiani, perché nessuno sarebbe abbastanza coraggioso e maschio da sfidare una discesa libera così pericolosa. Se è una battuta, non fa ridere".
Arrivano le scuse: "Non volevo discriminare, nè offendere"
Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista (...). Sicuramente, quando l’ho pronunciata, non voleva essere di natura discriminatoria». Sofia Goggia si scusa così per le sue affermazioni sugli omosessuali e i transgender nel mondo dello sci pubblicate oggi in una intervista sul Corriere della Sera. Le parole della campionessa hanno sollevato una pioggia di polemiche sui social e sui media, tra cui quelle del presidente dell’Arcigay di Bergamo Marco Arlati, dei Sentinelli, dell’ex parlamentare del pd Anna Paola Concia, e di Vladimir Luxuria.
Caricamento commenti
Commenta la notizia