Claudio Cecchetto festeggia oggi 70 anni e si è posto un nuovo obiettivo. Il talent-scout, imprenditore e produttore musicale e televisivo si candida sindaco a Riccione. "Non sono molto bravo a fare comizi - dice Cecchetto intervistato su Rtl 102.5 -. Semplicemente sto cercando di fare ciò che ho fatto nella vita da imprenditore, ovvero accontentare le persone. L’ho fatto nel privato, la grossa differenza era che nel privato prima devi fare le cose e poi hai i consensi, mentre nel pubblico prima devi avere i consensi e poi puoi fare le cose. Io godo nel vedere le persone felici, vivo di questo". "Mi piacerebbe veder felice una comunità - continua - oltretutto conosco Riccione particolarmente bene perché la frequento dagli anni '80, ho fatto diverse cose, tra cui anche sposarmi lì. Sono legato alla città, un posto che mi ha portato molto fortuna, è una specie di restituzione: ridarle ciò che mi ha dato. Bisogna cercare di cambiare le cose, sono riuscito almeno penso nella radiofonia, vediamo un po' se succederà anche nel pubblico. Sono sempre alla caccia di talenti e non è detto che non esistano anche nell’amministrazione. Parliamo sempre di comunità che prima soddisfacevo con gli artisti e le radio, ora con i provvedimenti. È chiaro che ci vuole un’amministrazione ordinaria per un’amministrazione straordinaria”.
Cecchetto: "La guerra è una cosa pessima"
Prima con la pandemia, poi con la guerra. Come sta vivendo Claudio Cecchetto questo ultimo periodo? "La vivo come penso la vivano tutti. Ancora non riesco a capire cosa ci trovino nella guerra, che è pessima. Non importano le ragioni, i perché, la guerra è una cosa pessima. Pensavo che fosse un ricordo da piccolo quando mi raccontavano della guerra, pensavo avessimo superato quei momenti lì. Mi intristisce un po' e spero che la politica possa intervenire e cambiare la situazione", ha detto Cecchetto. "Vedo che anche chi fa la guerra esprime il suo dissenso, è logico, soprattutto adesso che sappiamo tutti che le armi sono arrivate ad essere molto pericolose per un Paese, per una nazione, non solo per una città. Il pericolo è che ci sia qualche pazzo che abbia intenzione di usarle".
Il bilancio e i figli
"Non mi lamento. Le cose sono andate bene e se il buongiorno si vede dal mattino magari andranno anche meglio in seguito, cerchiamo di mantenere questa costanza", ha detto Cecchetto. "Cosa mi immagino per i prossimi anni? Dalla società mi aspetto delle sorprese: speriamo che migliorino le cose soprattutto dopo questo periodo un po' grigio". Per quel che riguarda la sfera personale "ho molte aspettative sui miei figli. Jody lavora da voi a RTL 102.5, seguo il suo programma e mi piace, spero che per lui sia una grande occasione e che lo faccia progredire sempre di più", ha raccontato. "Per Leo spero che le cose gli vadano meglio, visto che ha velleità di cantante. Dove posso do una mano, anche se loro sono autosufficienti e la cosa mi fa tanto piacere". Pensando al futuro, quindi, si pensa inevitabilmente ai propri figli. "Chiaramente. Sono sempre per dare pareri ai figli, lascio perdere i consigli. Se vogliono li seguono altrimenti facciano di testa loro", ha concluso Claudio Cecchetto. "L'importante è fidarsi dei propri figli e io lo faccio".