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Dieta: la riduzione delle calorie è pari al digiuno intermittente. Lo studio

Ricerca sulla dieta della Southern Medical University di Guangzhou

Gli scienziati cinesi hanno offerto un nuovo consiglio a coloro che cercano di perdere peso: non è necessario saltare la cena, è sufficiente ridurre l'apporto calorico giornaliero. Lo studio pubblicato oggi sul New England Journal of Medicine ha mostrato che tra i pazienti con obesità, un regime alimentare con limitazioni temporali non è più vantaggioso ai fini della perdita di peso corporeo rispetto alla riduzione dell’apporto calorico quotidiano.

Digiuno intermittente: risultati poco chiari

Oggi le diete basate sulle limitazioni temporali dell’alimentazione come il digiuno intermittente sono uno degli approcci più diffusi per perdere peso, ma l’efficacia a lungo termine di questi metodi non è ancora chiara. I ricercatori della Southern Medical University di Guangzhou hanno assegnato in modo casuale 139 pazienti con obesità a un regime alimentare ipocalorico e limitato nel tempo - pasti concessi solo tra le 8:00 e le 16:00 - oppure a una dieta che prevede solo di limitare l’apporto calorico giornaliero. Secondo lo studio, per 12 mesi ai partecipanti è stato chiesto di seguire una dieta ipocalorica che consisteva di 1.500 a 1.800 kcal al giorno per gli uomini e 1.200 a 1.500 kcal al giorno per le donne. Tra i 118 partecipanti che hanno completato la visita di controllo dopo 12 mesi, la perdita media di peso rispetto ai valori originali era di 8,0 kg nel gruppo di digiuno intermittente e di 6,3 kg nel gruppo con la sola limitazione dell’apporto calorico quotidiano.

I risultati dellla dieta con riduzione delle calorie

I ricercatori hanno affermato che i risultati con una differenza inferiore ai due chilogrammi sono stati considerati non significativamente diversi nei due gruppi e che non si sono verificate differenze sostanziali tra i gruppi nel numero di eventi avversi. Anche i risultati delle analisi delle circonferenze della vita, del Bmi, del grasso corporeo, della massa magra, della pressione sanguigna e di fattori di rischio metabolico erano coerenti con gli esiti, come si legge nello studio. Le conclusioni hanno chiarito che l’effetto dimagrante del digiuno intermittente è principalmente attribuibile alla riduzione delle calorie anziché agli orari di assunzione di cibo.

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