Una visione non “visionaria”. La proiezione di una dimensione possibile che sposta il baricentro geopolitico. Il “sud” diventa “centro”, in un Mediterraneo paradigma di idee, progetti, percorsi. Di suggestioni convintamente condivise sino ad apparire realizzabili. “La Biennale dello Stretto- Prima Mostra internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video, Fotografia dello Stretto”, che si apre oggi (venerdì 30 settembre) tra Calabria e Sicilia, è un progetto ambizioso, un traguardo che compendia anni di lavoro, ma anche il nuovo inizio di un tragitto immaginato come durevole, partecipato e proficuo. Un “attraversamento stabile” fatto di ingegno e passione.
Promoter e partner
La rassegna nasce da un progetto di 500x100 società benefit, ideato da Alfonso Femia, Marco Predari, Giorgio Tartaro e Simonetta Cenci nel 2015. Un “progetto culturale e laboratorio permanente che si è posto l’obiettivo di investigare tutto quello che accompagna l’architettura e il design nel processo di integrazione con le città, raccogliendo testimonianze, esperienze, idee che aiutino a capire come tutto stia mutando”. 500x100 è il motore operativo del progetto Mediterranei Invisibili e della Biennale, promossa assieme all’Ordine degli architetti di Reggio e alle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Messina. Ad accompagnare e sostenere il progetto de La Biennale dello Stretto i “compagni di viaggio” di 500x100, Atelier(s) Alfonso Femia, Attico Interni, F. Berruti A. D’Oca, eFM, Giorgio Tartaro, Mirage, Pellini, Staygreen, Universal Selecta. Partecipano al progetto de La Biennale Università degli Studi di Messina, Galbatir, Liuni, North Sails, Panzeri, Ipercoop, Entopan, Harmonic Innovation Group, Photo Città della Pieve, Archeoclub Messina, Ferraro, Ance Reggio Calabria, Cariboni Group, Goboservice, Led Italy, Linealight, Marinelli Luce, RM Multimedia, Atam Reggio Calabria, Home Italia, Royal Palace Hotel Messina. Un think tank cui collabora anche il network di Gazzetta del Sud, che racconterà quotidianamente l’evento con speciale attenzione, sui suoi canali cartacei e digitali, contribuendo alla strategia di dialogo tra i territori in chiave di promozione del sud che, da 70 anni, persegue attraverso la sua funzione informativa e formativa.
Una piattaforma culturale permanente
«Questa prima edizione de La Biennale dello Stretto è un momento di confronto che esprime finalità destinate a evolversi, contaminarsi positivamente con le professionalità interpellate e le esperienze indagate, fino a diventare un importante progetto di crescita e sviluppo per il Mediterraneo internazionale, inteso come piattaforma culturale e produttiva, attraverso l’attivazione di gruppi di studio, vero e proprio laboratorio permanente con ricaduta positiva sull’indotto culturale pubblico e privato - spiega Alfonso Femia, architetto internazionale, ideatore e “motore” del format – La scelta del nome individua un'area specifica del Mediterraneo, con una visione globale, non solo il territorio dello Stretto e neppure solo Calabria o Sicilia: dalla costa africana a quella europea, dal tratto greco, albanese, croato, francese, spagnolo, tunisino, algerino, questo è il “campo progettuale” della Biennale». «La crescente centralità che il Mediterraneo sta assumendo, particolarmente per lo sviluppo delle tre rive africana, asiatica ed europea, nello scenario internazionale, definisce lo Stretto come “brand” politico ed economico, elemento geografico di equilibrio, magnete e insieme antenna che riverbera, attraverso la cultura, non solo il suo passato, la storia, l’architettura e l’arte, ma anche e soprattutto la straordinaria capacità di innovazione tecnologica e scientifica», aggiunge Francesca Moraci, architetta, professoressa ordinaria di Urbanistica all’Università Mediterranea di Reggio, co-curatrice, assieme a Femia, della mostra “Le tre linee d’acqua”. Secondo Ilario Tassone, presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio, «La Biennale dello Stretto è uno scenario ideale per spiegare come l’architettura sia attivatrice di valori sociali, etici, ambientali ed economici. E ancora di più come l’impegno progettuale generi processi internazionali di scambio e riflessione. La Biennale è segno della forza unificante dell’architettura, ponte culturale tra luoghi e persone». Anche la coordinatrice de La Biennale, Mariangela Cama, già assessora all’Urbanistica a Reggio, plaude al «processo virtuoso che la Biennale ha cominciato a innescare. Un risultato straordinario che riattribuisce allo Stretto e al Sud la storica dimensione internazionale».
La mostra, le opere, i dibattiti
Il progetto de “La Biennale dello Stretto” si sviluppa in tre dimensioni: La mostra “LE TRE LINEE D’ACQUA”, allestita a Campo Calabro, in Forte Batteria Siacci, esito della raccolta di contributi attivati attraverso la Call to Action internazionale e la Challenge to Action rivolta ad architetti, designer, artisti e creativi under 35; le realizzazioni artistiche in una sezione indoor e outdoor ; i dibattiti: cinque giornate da venerdì 30 settembre al 4 ottobre; due giornate il 10 e 11 novembre; due giornate il 14 e 15 dicembre con personaggi autorevoli del mondo della cultura, dell’architettura e dell’arte, della politica, della scienza e della tecnologia, con l’obiettivo di avviare una relazione permanente tra le città del Mediterraneo in un’ottica di scambio e inclusione degli eventi culturali.
Come seguire gli appuntamenti
La Biennale dello Stretto Prima Mostra internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura Video, Fotografia dello Stretto si apre venerdì 30 settembre al Forte Batteria Siacci di Campo Calabro e proseguirà fino al 15 dicembre con eventi ad ingresso libero tra Reggio e Messina (alcuni con crediti formativi per tecnici e professionisti: info sul sito web dell'Ordine di Reggio). Tutti i contributi sia per quanto riguarda i progetti e le opere, sia per quanto riguarda i temi dei talk rientrano in cinque filoni-guida de La Biennale dello Stretto: in prima giornata (30 settembre), Le tre linee d’acqua; in seconda (1 ottobre), Città e territorio; in terza (2 ottobre), Architettura e progetto; in quarta (3 ottobre) Responsabilità e generosità; in quinta (4 ottobre), Altri Futuri . LE TRE LINEE D’ACQUA - La mostra a cura di Alfonso Femia e Francesca Moraci sarà visitabile dal 30 settembre al 15 dicembre a Campo Calabro, Forte Batteria Siacci. La stessa location ospiterà gli eventi previsti il 30 settembre, giornata inaugurale, e il 3 ottobre; a Reggio Calabria, al Museo archeologico, si terrà la giornata del 1 ottobre; a Messina, al Museo regionale la giornata del 2 ottobre, e alla Fondazione Horcynus Orca quella finale del 4. Gli eventi previsti nelle giornate del 10 -11 novembre e del 14-15 dicembre si terranno ancora a Campo Calabro al Forte Batteria Siacci. Il programma completo delle giornate e tutte le info sul sito mediterraneiinvisibili.com alla pagina de La Biennale dello Stretto. Official hashtags: #labiennaledellostretto #biennaledellostretto #letrelineedacqua #thethreewaterlines #mediterraneiinvisibili #500x100 #laboratoriopermanentemediterraneo
Il protocollo istituzionale
In considerazione del riconosciuto valore culturale de “La Biennale dello Stretto”, promossa da 500x100 con l’Ordine degli Architetti di Reggio di Calabria, e di come possa rappresentare un'occasione per riflettere e approfondire, a livello internazionale, assieme alle amministrazioni degli enti e alle comunità interessate, le tematiche inerenti le giovani esperienze e le azioni che ogni città metropolitana, ogni regione, ogni paese, ogni continente dovrebbe mettere in atto per la ricerca di un nuovo equilibrio tra territorio, paesaggio, città, architettura ovvero tra persona e ambiente, le Città metropolitane di Reggio e Messina, l’Ordine degli Architetti di Reggio e 500x100 hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa, finalizzato alla realizzazione congiunta de “La Biennale dello Stretto”. Presenti il sindaco ff della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, il sindaco della Città Metropolitana di Messina, Federico Basile, il presidente dell’OAPPC di Reggio, Ilario Tassone, il presidente della società benefit 500x100, Alfonso Femia, e la prof.ssa Francesca Moraci, co-curatrice della mostra assieme a Femia.
Il progetto dal 2018 ad oggi
La Biennale dello Stretto nasce dal progetto di ricerca Mediterranei Invisibili, ideato e sviluppato da Alfonso Femia con 500x100 società benefit. È un programma permanente di analisi e indagine del territorio mediterraneo, sviluppato dal 2018 a oggi che si svolge attraverso viaggi ed esplorazioni, interviste con persone autorevoli di estrazione accademica, professionale, della Pubblica Amministrazione e attraverso approfondimenti progettuali. Dopo quattro anni di esperienze, La Biennale dello Stretto non si propone come semplice evento, ma con la seria intenzione di costituire un luogo permanente di ricerca e confronto internazionale. Finalità del programma è cogliere le reali potenzialità di rilancio dell’area mediterranea, mappando i riferimenti essenziali – infrastrutture, paesaggio, ambiente urbanizzato, funzioni sociali pubbliche. Nel sito web di Mediterranei Invisibili sono raccolti e fruibili tutti i contributi video dal 2018 a oggi e, nella sezione journal, le interviste raccolte negli ultimi due anni.
Dall'acqua la Call to action e la Challenge Under 35
Esiste un tratto comune a tutto il mondo-Mediterraneo ed è la terna geomorfologica dell’acqua: il mare e le sue linee di costa, lo spartiacque tra i fiumi. I corsi d’acqua alla loro origine che si sviluppano nelle linee di crinale e le acque di risorgiva, gli alvei fluviali, le fiumare e le corrispondenti linee di piana. È questo il focus progettuale attorno a cui ruota La Biennale dello Stretto, proposto sia nella “Call to Action” che è rivolta al mondo progettuale, artistico e culturale, sia nella Challenge to Action rivolta ai giovani architetti under 35 ai quali è stato richiesto di associare una “parola d’acqua” con un instant project. Obiettivo è quello di elaborare progettualità innovative tra lo Stretto e l’intorno mediterraneo internazionale. La premiazione del contest si terrà il 1 ottobre al Museo di Reggio