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Celebrazioni del 4 novembre, Mattarella: "Italia libera grazie alle Forze Armate"

La cerimonia per la festa delle Forze armate si è chiusa con l'inno di Mameli. Poi accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato piazza Venezia in macchina, per raggiungere Bari dove continueranno le celebrazioni della giornata dell'Unità nazionale e la festa delle Forze Armate. Prima il presidente della Repubblica aveva ricevuto dai corazzieri la corona d'alloro e sotto le note della Leggenda del Piave era salito a deporla davanti al sacello del Milite ignoto, all'Altare della patria. Presenti alla cerimonia la premier Meloni e i presidenti di Senato e Camera La Russa e Fontana, e il ministro della Difesa Crosetto.

"Celebriamo oggi il Giorno dell'Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del giorno dell'Unità nazionale della festa delle forze armate. "La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale", continua Mattarella.

"E' un momento che unisce e un momento che ci unisce a tutte le persone che per difenderci e per la nostra credibilità, si sono sacrificate". Così la premier Giorgia Meloni parlando ai cronisti del valore della festa delle Forze armate al termine della cerimonia. "Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale, che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c'è onore più grande di servire un Paese". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla cerimonia alla stazione Termini che ricorda l'anniversario dell'arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto.

Dopo piazza Venezia, Mattarella a Bari

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deciso di  partecipare a Bari alle cerimonie per il IV novembre. E' stato accolto da bambini festanti, è stato al Sacrario militare dei Caduti d'Oltremare, dove ha deposto una corona d'alloro. Successivamente ha visitato la tomba dell'unica donna presente fra le 75000 del Sacrario, quella di Mari Boni Brighenti, crocerossina morta a Tripoli nel 1915 e sepolta a Bari assieme al marito. Un "fuori programma" di pochi minuti per il presidente della Repubblica che, dopo la preghiera dei caduti, ha firmato l'Albo d'onore prima di lasciare il Sacrario militare accompagnato dalle note dell'inno nazionale suonato dalla Brigata Pinerolo.

Ad accompagnarlo il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il capo di stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Il presidente si è poi spostato sul Lungomare Nazario Sauro per la parata militare con l'esibizione di reparti di tutte le forze armate e il sorvolo delle Frecce tricolori.

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