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Montesano fuori da Ballando con le stelle: prove con t-shirt X Mas. Lui: mi tutelerò

Enrico Montesano è fuori da "Ballando con le stelle". La decisione è stata presa dalla Rai dopo che l'artista ha indossato nelle prove una maglietta simbolo del nazifascismo. «Quanto accaduto ieri sera a “Ballando con le stelle”, in onda su Rai 1, è inaccettabile. Resta inammissibile - si legge in una nota stampa diffusa dall'azienda di Viale Mazzini - che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più’ buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento. E’ decisione, dunque, della Rai interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera “Ballando con le stelle”.

La segnalazione

«Dalle immagini di ieri vedo Montesano fare le prove di Ballando con la maglietta della Decima mas che, se a qualcuno sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo». La denuncia di Selvaggia Lucarelli, in giuria nel programma di Milly Carlucci, che ha postato su Twitter un’immagine che mostra il concorrente indossare una maglia con il simbolo X Flottiglia Mas e sulle spalle la scritta 'Memento audere semper'.

I commenti

Tra i commenti, quello di Fiorella Mannoia: «Ma si, ora va bene tutto, divise naziste scambiate per travestimenti di carnevale, saluti romani, commemorazioni fasciste, faccette nere, che vuoi che sia un nostalgico attore con una maglietta della 10ma Mas. Pure te che vai a guardà». Dura la presa di posizione del consigliere di amministrazione della Rai, Riccardo Laganà: «Sfugge il controllo editoriale quando si appalta a autori esterni e società di produzione. Pessimo messaggio su Rai1, irricevibile per il servizio pubblico. Ci vuole rispetto per cittadini e Costituzione; auspico seri provvedimenti ma troveranno solite carte a posto per giustificare».

La replica

Enrico Montesano ha precisato che la maglietta della X Mas indossata durante le prove di «Ballando con le stelle» era stata visionata dal personale Rai «senza alcuna obiezione» e ha fatto sapere di aver dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma e al suo agente Settimio Colangelo di «esaminare la situazione per tutelare al meglio» la sua «onorabilità». «Dichiaro la mia assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista», si legge in un post dell’attore su Facebook dopo la notizia dell’esclusione dal programma di Rai 1. «Ho precisato che la maglietta da me indossata, che fa parte di una mia collezione da anni, è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda antidemocratica», ha spiegato Montesano. «Ricordo che la maglietta contiene una frase di Gabriele D’Annunzio che è liberamente riprodotta anche nei libri di studio di letteratura italiana adottati nelle scuole», ha aggiunto. «Altresì aggiungo che la maglietta da me indossata è stata visionata dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione. Aggiungo che il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini». Montesano si era anche scusato sui social: "Buona domenica amici. Le strumentalizzazioni lasciamole ad altri". Così l'attore in una stories su Instagram rispondendo evidentemente alla polemica innescata da Selvaggia Lucarelli. "Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma. Sono un collezionista di maglie ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un’ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa".

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