Ballando con le stelle «è un’esperienza da consigliare. Richiede molto impegno, tanto lavoro. Si tratta di ballo sportivo a livello professionale. Non è tanto semplice partecipare e gareggiare. Le polemiche? Sono legittime ma le lascio agli altri. La vittoria parla per tutto». Lo dice all’AGI Luisella Costamagna, il giorno dopo aver trionfato a Ballando con le Stelle. Costamagna ha danzato in coppia con Pasquale La Rocca, «un professionista serio e preparato», sottolinea. «La mia esperienza è partita benissimo, poi c'è stato l’infortunio e il ripescaggio che volevo. E poi siamo andati in finale. A quel punto non restava che giocarcela. Ma a vincere, addirittura, non ci speravamo. C'erano balli da preparare piuttosto difficili - racconta ancora Costamagna - impegnativi. Abbiamo dovuto fare cambiamenti rispetto all’inizio, a causa delle mie condizioni. No, non è stato per niente facile, c'era ansia da prestazione. E scaramanzia». Ed è andata bene: «Si - prosegue - mi ha detto Milly Carlucci che c'è stato un vero e proprio boato per noi, sul tango, Quel ballo contava su una bellissima coreografia di Pasquale La Rocca. La finalissima è partita molto bene, poi durante il programma possono succedere tante cose».
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L’idea di partecipare, spiega ancora Luisella Costamagna, «è nata perchè effettivamente, dopo che Milly me lo aveva chiesto anni fa, ho deciso che era venuto il momento di mettermi in gioco anche su questo. E io sono una che si mette in gioco. Mi piace sfidare me stessa. Venivo comunque da due anni faticosi, con Agorà, la pandemia. Alla fine ho deciso che era il momento giusto. E ho accettato di partecipare. Ma ripeto è faticoso, non dobbiamo immaginare che non sia cosi. Ci si diverte si, ma per arrivare a dei risultati ci vuole impegno».
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E le polemiche a chi le lasciamo? «Di polemiche ne ho sempre avute molte nel corso del mio mestiere di giornalista. Ma sono andata a Ballando non per fare polemica. E ho cercato di non farla. E quindi, le polemiche le lascio agli altri. Non mi interessano: volevo ballare, fare una bella prova e non posso dire di non averla fatta. Mi sono misurata con me stessa, con un maestro bravissimo e con un pubblico che ha apprezzato. E mi sono misurata anche con una giuria, il cui giudizio qualunque sia, considero legittimo. Non ci si puoi accusare di favoritismi: ci hanno aprezzato. Tanto basta. Non assecondo le polemiche e mi sono scelta con chi fare polemica che ripeto è legittima ma, ripeto, la vittoria risponde per tutto».