Ricorre il 7 febbraio prossimo il Safer Internet Day (SID), la Giornata mondiale per la sicurezza in rete, istituita e promossa dalla Commissione europea con il claim "Together for a Better Internet". L’iniziativa giunta alla 20. edizione, che si celebra in contemporanea in oltre cento nazioni di tutto il mondo, ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’uso di Internet che, se usato in maniera consapevole, responsabile e attiva, può essere uno spazio virtuoso e sicuro di conoscenza e approfondimento.
E in questa occasione, si accendono i riflettori anche sul bullismo e sulla sua versione digitale, il cyberbullismo: la “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”, si è svolta il 7 febbraio 2017, in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete indetta dalla Commissione Europea (Safer Internet Day), in tutte le istituzioni scolastiche italiane che sono state chiamate a dire “NO” al bullismo a scuola, dedicando la giornata ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità. Le scuole sono state anche chiamate a contribuire alla realizzazione del primo spot contro il bullismo e il cyber-bullismo, progettato e realizzato interamente dagli studenti. La campagna nazionale era stata lanciata sotto il claim “Il Nodo Blu contro il Bullismo” e le scuole che hanno aderito alla campagna hanno usato il simbolo della lotta nazionale delle scuole italiane contro il Bullismo, un braccialetto con un Nodo Blu.
La ricerca del Moige: casi in aumento
Da una ricerca promossa dal Moige (Movimento Italiano Genitori), condotta nel 2022 in collaborazione con l’Istituto Piepoli, emerge che più della metà (54%) dei minori in Italia ha subito prepotenze. Il 22% dei minori supera le 5 ore al giorno connesso, il 63% si collega ad internet senza alcuna supervisione (nel 2021 era il 59%).
Nel 2022, dopo il periodo pandemico fatto di restrizioni ed isolamento, sono aumentati gli episodi di bullismo e cyberbullismo. I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta, sono il 54% contro il 44% del 2020. La ricerca dell’Istituto Piepoli “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web” è stata presentata presso la Sala Zuccari del Senato, il 2 febbraio scorso, in occasione della conferenza di lancio del progetto “Giovani Ambasciatori per la Cittadinanza Digitale contro cyber bullismo e cyber risk” del Moige, e può essere scaricata qui https://www.moige.it/2023/02/02/giovani-ambasciatori-per-la-cittadinanza-digitale-contro-cyber-bullismo-e-cyber-risk/
Safer Internet Day: l'evento del MIM il 7 febbraio
Il Safer Internet Day viene celebrato in Italia il prossimo 7 febbraio dal Safer Internet Centre Italiano nell'ambito del programma Generazioni Connesse, promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e coordinato dalla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico in collaborazione con importanti partner istituzionali e privati promotori di diverse attività co-finanziate dalla Commissione europea; per questo negli anni il SID è diventato un appuntamento di riferimento per gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile. Al centro della Giornata l’incontro che si terrà a Roma presso le Officine Farneto, con studentesse e studenti selezionati nell’ambito delle scuole coinvolte nel progetto, docenti e stakeholder pubblici e privati che avranno l’opportunità di approfondire alcune tematiche particolarmente attuali (rischi e sicurezza online; economia della rete; violenza online; benessere online; algoritmi; Intelligenza artificiale e democrazia) collegate al piano nato dall’adozione di “Better internet for kids” (BIK+), una nuova e aggiornata strategia per la protezione dei minori online approvata nel maggio 2022 dalla Commissione europea. L’incontro, che sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Ministero (canali https://www.youtube.com/user/MinisteroMIUR https://www.generazioniconnesse.it/site/it/2023/01/24/sid-safer-internet-day-2023/), si terrà a partire dalle 9,30 alle 13: nella prima parte i giovani presenti approfondiranno alcuni aspetti degli argomenti scelti suddivisi per tavoli tematici, secondo la metodologia del “world cafè”. Ai tavoli parteciperanno un esperto del Consorzio del Safer Internet Centre, un giovane dello Youth Panel, un docente del Teachers Panel, studentesse e studenti provenienti da tutta Italia. Contestualmente, sul palco, si alterneranno esperti, del Safer Internet Centre e giovani dello Youth Panel per discutere sulle tematiche scelte. Nella seconda parte della mattinata interverranno il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e i rappresentanti del Consorzio del Safer Internet Centre, che raccoglieranno le riflessioni emerse nei tavoli tematici, successivamente integrate nella strategia progettuale per una discussione aperta con studenti e docenti.
L’obiettivo del Safer Internet Day 2023 sarà, come sempre, condurre una riflessione sui rischi e le opportunità della Rete con gli stessi protagonisti della comunità scolastica, studenti, docenti, insieme a stakeholder pubblici e privati. Quest’anno viene proposta un’edizione ibrida del SID, prevalentemente in presenza, con un numero di circa 200 partecipanti. In tutta Italia si svolgeranno poi attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web il racconto della giornata sarà accompagnato dagli hashtag #SID2023 e #SICItalia.
GPDP: la tutela della privacy e gli strumenti normativi
Sul tema dell'educazione digitale dei giovani e della lotta al bullismo e cyberbullismo è attiva anche l'Autorità garante per la protezione dei Dati Personali, che ha lanciato il Manifesto di Pietrarsa e che sul proprio sito web dedica spazi informativi ai comportamenti da tenere e agli strumenti normativi di contrasto. Tra essi, la legge 29 maggio 2017, n. 71 recante appunto “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” che consente ai minori di chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti che si riferiscono a loro e che sono stati diffusi per via telematica, che loro ritengono essere atti di cyberbullismo (ad esempio, foto e video imbarazzanti o offensive, oppure pagine web o post sui social network in cui si è vittime di minacce, offese o insulti). Sul sito web del GPDP al link https://www.garanteprivacy.it/temi/cyberbullismo una scheda informativa e un video sul canale youtube dell'Authority https://www.youtube.com/watch?v=wgfq5VfKqoI
L'impegno di Gazzetta del Sud
Anche Gazzetta del Sud, in particolare attraverso l'inserto Noi Magazine dedicato ai giovani e all'Istruzione, s'impegna nelle azioni di sensibilizzazione sulle tematiche dell'educazione digitale dei giovani e del contrasto al bullismo e cyberbullismo, ospitando settimanalmente i contributi delle scuole di Messina e della Calabria sulla tematica. Società Editrice Sud ha inoltre aderito al Manifesto di Pietrarsa del GPDP e, attraverso la rubrica settimanale NOI e la Privacy pubblicata sull'inserto giovane Noi Magazine di Gazzetta del Sud e sul sito web del quotidiano, approfondisce temi legati all'uso consapevole del web e alla tutela delle informazioni personali. Una puntata della rubrica è stata dedicata appositamente al tema del cyberbullismo https://gazzettadelsud.it/foto/noi-magazine/2022/12/18/noi-e-la-privacy-cyberbulli-cancellati-dal-web-entro-48-ore-da60d58e-9959-4862-b9bd-bd9a9c26b1bf/ con l'approfondimento degli strumenti normativi a disposizione per la tutela della privacy assieme all'avv. Guido Scorza, componente dell'Authority, che più volte è intervenuto nell'ambito della GDS Academy web del progetto "Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine", dialogando con studentesse e studenti. L'inserto inoltre, in collaborazione con le forze dell'ordine, racconta le attività di promozione della cultura della legalità svolte, ad esempio dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri, attraverso incontri con le comunità scolastiche incentrati in particolare proprio sui comportamenti legati alla violenza di genere e al bullismo.
Temi e programma del SID 2023
Nel mese di maggio 2022, la Commissione Europea ha approvato e adottato una nuova e aggiornata strategia per la protezione dei minori online: “Better internet for Kids” (BIK+), che vede il coinvolgimento delle giovani e dei giovani come punto essenziale per rendere Internet un luogo sicuro. Il SID in Italia ruoterà intorno ai pilastri del nuovo Piano europeo, in particolare si parlerà di: rischi e sicurezza online, economia della rete, violenza online, benessere online, algoritmi, Intelligenza Artificiale e democrazia.
La ricerca sul tempo passato online e sull'uso dell'IA
Alla base delle riflessioni della giornata (come si legge sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito dove possono essere reperite maggiori informazioni) i dati della ricerca realizzata da “Generazioni Connesse” sulla quantità e sulla qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi in Italia, che quest’anno ha coinvolto 3.488 studentesse e studenti delle Scuole secondarie di I e II grado.
Lo svago è ciò che porta i più giovani sui social network. Ma in tantissimi hanno ricreato sulle piattaforme una sorta di microcosmo digitale. Tra chi usa Internet per informarsi, 4 su 10 lo fanno attraverso il feed social, mentre solo 1 su 4 si orienta principalmente verso i siti di news. Fari puntati sull’Intelligenza Artificiale: 2 su 3 la usano per generare contenuti, ma la fiducia nell’algoritmo spesso è eccessiva.
Dopo la pandemia, gli adolescenti iniziano a ripensare il proprio rapporto con le nuove tecnologie, a partire dal tempo speso online e dalle finalità d’uso, sempre più costruttive e meno “ludiche”. Rispetto agli anni passati, c’è un’ulteriore diminuzione di coloro che affermano di essere connessi oltre 5 ore al giorno: oggi sono il 47%, contro il 54% del 2022 e il 77% del 2021. Non siamo ancora ai livelli di febbraio 2020, quando gli “iperconnessi” si fermavano alle soglie del 30% del campione, ma appare ormai alle spalle la tendenza dello scorso biennio. I tre argomenti principali che gli studenti vorrebbero maggiormente approfondire a scuola tramite l’Educazione digitale sono: come evitare di stare troppo tempo online, la difesa della propria privacy e la capacità di riconoscere le fake news.
Sta cambiando, poi, il comportamento adottato sui social network. La parte di intrattenimento rimane preminente: 2 su 3 li usano per restare in contatto con gli altri, 1 su 2 per seguire creator e influencer. Ma, ad esempio, tra quanti si informano sull’attualità tramite il web - ovvero il 94% del campione analizzato - la maggior parte (39,5%, circa 4 su 10) utilizza proprio i social network come fonte primaria. Solo 1 su 4 (26,3%) si rivolge prioritariamente ai siti di notizie. Ciò dovrebbe spingere a intensificare gli sforzi nella lotta alle fake news.
Ma c’è anche chi va oltre, c’è persino chi sulle piattaforme investe sul proprio futuro: se, complessivamente, quasi 1 su 5 (18%) parallelamente agli studi dice di svolgere anche piccole attività lavorative, tra questi poco meno di un terzo (5%) ha deciso di puntare sul digitale. La porzione più consistente si è orientata proprio sui social media, ad esempio creando pagine personali, dal carattere anche commerciale, o gestendo pagine social di altri. Il 51% pensa che quella possa diventare, un domani, un’occupazione a tempo pieno.
Non mancano le criticità. Perché se il comportamento online delle nuove generazioni - Zeta e Alpha - sembra essersi evoluto, i rischi sono sempre dietro l’angolo. Oltre 8 giovani su 10, infatti, accettano di buon grado che siti web e piattaforme possano influenzare il loro modo di conoscere il mondo: il 44,7% è tendenzialmente d’accordo, il 37,8% fortemente d’accordo, appena il 17,6% si mostra scettico rispetto a tale limitazione. Insomma, in tanti si affidano agli algoritmi, anche se circa 1 ragazzo su 2 (48%) non ha la minima idea di come funzionino.
Tra gli intervistati, 2 su 3 hanno già sperimentato l’Intelligenza Artificiale per creare testi vari da utilizzare per lo studio o per usi personali. Nonostante, analogamente a quanto avviene per l’algoritmo dei social, il 45% degli intervistati non ne abbia approfondito il funzionamento e circa 1 su 10 non mostri interesse a farlo neanche in futuro.
Il mese della sicurezza in rete
Anche quest’anno il Safer Internet Centre lancerà, in occasione del SID, la campagna informativa “Il mese della sicurezza in rete”; previste diverse attività organizzate dalle scuole fino al 28 febbraio. La Direzione Generale per la scuola digitale promuoverà il concorso di idee dal titolo “Online: on life”, rivolto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di sviluppare le competenze digitali attraverso l’utilizzo creativo, critico e responsabile dei mezzi tecnologici, della rete e dei suoi servizi. Il bando completo è consultabile sul sito https://scuoladigitale.istruzione.it/. Durante tutto il mese di febbraio le scuole interessate a partecipare ad attività formative e di sensibilizzazione relative all’uso consapevole degli strumenti digitali potranno trovare informazioni relative agli eventi organizzati da associazioni, istituzioni ed aziende sul sito:
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/2023/01/24/sid-safer-internet-day-2023/
Polposta: Nei panni di Caino per difendere Abele
In tema di uso responsabile della rete e legalità è stato avviato in alcuni istituti scolastici superiori delle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa il percorso di educazione alla legalità “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, finalizzato alla prevenzione di comportamenti antisociali espressi attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva. L’iniziativa, ideata dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale “Sicilia orientale” in collaborazione con un team del Dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma e finanziata con fondi del Pon Legalità erogati dalle regioni Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia è rivolta a studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Peculiarità del progetto, spiega il dirigente del Centro siciliano Marcello La Bella, protagonista nella stagione 2021/22 di un webinar della GDS Academy nell’ambito del progetto Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine, è l’applicazione della ricerca scientifica all’uso delle moderne tecnologie. E’ prevista infatti la costruzione di un protocollo formativo che valorizzi le diverse prospettive della vittima e dell’autore di un reato, attraverso la proiezione, su visori 3D, di scenari e situazioni costruit per indurre stati emozionali (adescamento on line, hate speech, sexting, sextortion, falsificazione dell’identità personale challenge, istigazione al suicidio, disturbi alimentari, bullismo e cyberbullismo, gioco d’azzardo online, attitudine a condotte illegali online). La Polizia postale ha anche avviato la campagna informativa "Una vita da social" attraverso incontri itineranti con studentesse e studenti di tutta Italia.
Giovani ambasciatori con il MOIGE
Tra le iniziative volte alla sensibilizzazione dei giovani sul tema del cyberbullismo, è intanto giunto alla settima edizione il progetto “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyber bullismo e cyber risk”, promosso dal Movimento italiano genitori (MOIGE). L’iniziativa, patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, Ministero Politiche sociali, Polizia di Stato, Anci, Coni e Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, con il supporto di una rete di enti e organizzazioni private, ha coinvolto finora oltre 1.459 scuole, per un totale di quasi 389.750 ragazzi, oltre 11.759 docenti e 779.500 genitori; ma soprattutto sono stati formati oltre 6.795 Giovani Ambasciatori, scelti dai docenti per le loro particolari attitudini e sensibilità. L’edizione 2023 vedrà la partecipazione di 300 scuole primarie e secondarie di I e II grado di 200 comuni italiani, 70.000 studentesse e studenti coinvolti in attività di sensibilizzazione e formazione, 1.500 Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale, formati per essere un punto di riferimento all’interno della scuola, 140.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato. Gli obiettivi di diffusione di una cultura digitale, promozione di una maggiore consapevolezza dei cyber risk, acquisizione di competenze per una gestione costruttiva dei conflitti interpersonali, formazione digitale consapevole per le famiglie e contrasto alle fake news saranno perseguiti tramite: formazione di un docente referente del bullismo per scuola sulla piattaforma di formazione del Moige; formazione di 5 Giovani Ambasciatori per scuola. Maggiori informazioni al link https://www.moige.it/2023/02/02/giovani-ambasciatori-per-la-cittadinanza-digitale-contro-cyber-bullismo-e-cyber-risk/ dove può anche essere scaricata la ricerca dell’Istituto Piepoli “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web” presentata in occasione della conferenza di lancio del progetto “Giovani Ambasciatori per la Cittadinanza Digitale contro cyber bullismo e cyber risk”.
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