Sono iniziati con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario fissato delle 15.00 i funerali di Maurizio Costanzo, scomparso lo scorso venerdì a Roma all’età di 84 anni. A mezz'ora dall’inizio, la chiesa di Santa Maria in Montesanto a piazza del Popolo, conosciuta come la Chiesa degli Artisti, era già gremita. Così come lo era piazza del Popolo, in cui la folla si è riversata per dare l’ultimo saluto al giornalista attraverso i maxischermi. A celebrare il rito funebre è stato il Rettore della basilica don Walter Insero. In prima fila davanti al feretro, sul quale c'era la foto già vista nella camera ardente e la foto del suo amato gatto Filippo, c'erano la moglie Maria De Filippi con il figlio Gabriele e gli altri due figli di Costanzo Saverio e Camilla con i quattro nipoti del giornalista.
Applausi all'arrivo del feretro
Tanti applausi, e grida «bravo, grazie hanno accolto l’arrivo del carro funebre con il feretro di Maurizio Costanzo a Piazza del Popolo per i funerali del giornalista alla Chiesa degli artisti. Poco dopo, completo e occhiali neri, è arrivata, passando dall’ingresso principale anche la vedova del giornalista, Maria de Filippi. Anche per lei tanti applausi dalla folla che può seguire le esequie, iniziate un quarto d’ora prima del previsto dal maxischermo. Tra i volti noti arrivati in chiesa, Paolo Sorrentino, Emanuele Filiberto di Savoia, Fiorella Mannoia, Aurelio de Laurentiis, Alessia Marcuzzi, Mara Venier, Ermal Meta, Paolo Ruffini, l'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, Gerry Scotti, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, Kledi, Pio e Amedeo e tanti talenti lanciati da Maria de Filippi come Valerio Scanu e Michele Bravi.
L'Omelia di Don Insero
«La prima volta ho incontrato Costanzo due anni fa. Pensavo di trovarmi davanti un giornalista anticlericale, un pò un mangiapreti, e invece ho incontrato una persona accogliente, amorevole, che mi ha rivolto subito una battuta: è un prete vero? Ci provo, gli ho risposto». E’ il racconto di don Walter Insero, durante l’omelia ai funerali di Maurizio Costanzo.
«Mi colpì perché mi raccontò la sua infanzia, la sua parrocchia in zona piazza Bologna, e parlò di quanto lavoro fanno le parrocchie sul territorio, riuscendo ad avvicinare le persone fragili, rendendo un servizio spirituale e sociale. E alla fine mi disse: mi sa che dovrò venire da lei... Dottor Costanzo - gli risposi - non accetto prenotazioni. E poi mi confidò un desiderio: potere un giorno, quando il Signore lo avrebbe chiamato a sé, pregare per lui», continua Insero.
Poi gli inizi della carriera, Paese Sera, il Tour de France: "Maurizio era un uomo molto intelligente, estremamente curioso, portato sempre a cercare novità, a scoprire, non riusciva a stare fermo, era molto attivo, anche negli ultimi giorni in clinica». Nel ritratto di don Insero, Costanzo «è stato un uomo umile, leale, manteneva la parola data e rispettava opinioni degli altri, senza giudicare le diversità, propenso a capire le ragioni degli altri. Era tendenzialmente pigro, amava la Roma, non era uno sportivo praticante. Voleva ascoltare gli altri, conoscere le persone, le loro storie, intuiva prima di ascoltare il carattere delle persone». E poi «era molto goloso, so che gli veniva spacciato del cioccolato fondente di nascosto», sottolinea mentre Maria De Filippi accenna un sorriso.
Verso i suoi cari «ha avuto un forte senso protezione, ma ha aiutato anche tanti artisti nel momento del bisogno», ricorda ancora Insero. «Non dava importanza al denaro, non era avido, riusciva a dosarlo per condividerlo con gli altri».
La sigla del MCS all'uscita dalla chiesa
Il feretro di Maurizio Costanzo lascia la Chiesa degli Artisti accompagnato dalle note della sigla del Maurizio Costanzo Show, e da un lungo applauso che la folla ha tributo al giornalista scomparso.
Il corteo davanti al "Parioli"
Un ultimo saluto anche al teatro Parioli: il corteo funebre con il feretro di Maurizio Costanzo ha fatto una sosta anche davanti al teatro che è stato a lungo il palco del suo spettacolo. Il carro funebre si è fermato nello spiazzale di fronte al teatro per un minuto di silenzio poi rotto dagli applausi della gente che lo ha atteso pure lì, a due passi dal luogo in via Ruggero Fauro luogo dove subì l’attentato da parte della mafia.
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