Oggi Eva Herzigova, nata a Litvinov, il 10 marzo 1973, modella e attrice, sposata e madre di tre figli, arriva al mezzo secolo distribuendo saggezza: «Sto bene con me stessa - aveva dichiarato mesi fa in una intervista - invecchiare è naturale. Il corpo non può più funzionare come una volta, però personalmente mi ha dato tanto. Sono una donna fortunata». E infatti, cosa volere di più se non il lusso agognato da tutti ovvero "invecchiare bene"? In fondo, è quello che si augura l’universo intero con quel pizzico di gratitudine in più che può avere verso la vita chi ha beneficiato di doni speciali da parte di madre natura. Brava Eva Herzigova, fashion woman che ora più che mai, con il suo stile e incedere verso la vecchiaia può essere d’aiuto anche a tutte le donne che in quella fase della vita non si piacciono dimenticando che ogni età ha la sua bellezza. Certo, è facile parlare così quando la vita di tutti i giorni rischia di annichilire chi fatica per mettere insieme il pranzo con la cena ma a volte, anche sognare quando si può, aiuta a sentirsi meglio. E poi Eva lo dice: «sono stata fortunata», brava, bravissima e fortunata. Ecco, ammetterlo le rende merito e ce la fa piacere. «Guardami negli occhi!» Chi non ricorda la biondissima ragazza dal dècolletè mozzafiato che in reggiseno invitava gli italiani ad «alzare lo sguardo» piuttosto che a puntare dritti alla lingerie. Cosa impossibile dal momento che il prodotto pubblicizzato, il wonderbra, nel 1994 aveva grande successo commerciale e lei, Eva Herzigova lo indossava in modo perfetto. Bella, bellissima davvero, la modella Ceca aveva e ha ancora il fascino da icona della moda, benchè giunta al fatidico traguardo dei 50 anni e sfoggia una disinvoltura unica nell’indossare ogni capo d’abbigliamento, nel muoversi e camminare. E lo dimostra anche la foto che ha pubblicato su instagram, in bianco e nero, dove si mostra scalza, in mezzo a una strada e dove dice: «Dato che mi trovo nella Città degli Angeli per il mio cinquantesimo compleanno vi dedico questo: alcuni di voi mi hanno solo cercato, altri si sono preoccupati per me, altri ancora mi hanno abbandonato per poi tornare indietro e altri sono sempre stati presenti fin dall’inizio. L’amore ha molte forme e la vita non è in bianco e nero. C'è un momento fugace, che capita di tanto in tanto, in cui si ha la possibilità di aggrapparsi a entrambe le estremità e di percorrere la via di mezzo. E’ come sentire il peso e l’oscurità, ma scegliere l’umiltà e la forza ultima che è la vita stessa. A voi, miei angeli, e alla vita stessa! Salute».
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Quella di Eva Herzigova, era la generazione di icone faschion del calibro di Naomi Campbel, Claudia Schiffer, Cindy Crawford tipe così insomma. E’ la cosiddetta golden age delle modelle degli anni 90, dove le indossatrici diventano delle vere e proprie dive, signore e signorine ricche e contese, a volte al fianco di attori bellissimi, altre ancora di manager potenti o semplicemente libere e spensierate magari fidanzate con un uomo qualunque. Dopo il concorso di bellezza vinto a Praga dove faceva la modella a 16 anni, la carriera è tutta in salita. Fotografata stile Marylin Monroe da Ellen von Unwerth per la campagna Guess nel 1992, è stata a lungo la preferita di Chanel, Armani, Versace. Ha calcato anche il palco di Sanremo Eva Herzigova, affiancando Raimondo Vianello nel 1998, avvolta in abiti Versace. E dopo il wonderbra, a 24 anni di distanza da quelle immagini stampate sui cartelloni pubblicitari, eccola ancora a 45 anni, posare in lingerie, per Yamamay. Alle Olimpiadi di Torino, nel 2006 è la star che esce da una gigantesca conchiglia come la venere del Botticelli. Due anni prima, nel 2004, posa nuda su Playboy. Non solo abiti, Eva ha anche dato suggerimenti agli Hair Stylist, apparendo ancora oggi, con il caschetto biondo o con una lunga coda liscia appoggiata sulle spalle. Eva Herzigova è una donna nata per sfilare e farsi ammirare ma con una «testa» come si dice in gergo che ha reso l’opera semplicemente perfetta. Il passo felino c'è ancora e lo ha dimostrato a Parigi durante le ultime sfilate indossando la tuta dark second di Thierry Muller. Magnetica e conturbante, Eva appartiene a quella generazione di modelle anni 90 che non facevano dormire gli adolescenti di allora, divenuti uomini oggi. Modelle che scatenavano l’emulazione nelle ragazze alla caccia dei marchi pubblicizzati, intente ad allenarsi in casa con un tacco 12 comprato di nascosto dalle madri cercando di imitare la famosa andatura di «un piede davanti all’altro», con disinvoltura, guardando dritto avanti, la mano appoggiata sul fianco.