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Via le spunte blu di Twitter a chi non paga, e Fiorello mette l'emoji del dito medio

È iniziato, anche in Italia, il processo di bonifica delle spunte blu su Twitter che ora sono solo a pagamento. Tra gli account più famosi interessati anche quello del Papa, di Fiorello e di Beyoncé, che sul social conta oltre 15 milioni e mezzo di follower. Fiorello, a modo suo, ha simpaticamente "risolto" la questione pubblicando l'emoji del dito medio al posto della spunta.

Ma per istituzioni e rappresentanti di governo, come il Pontefice e Joe Biden ad esempio, la piattaforma ha assegnato una spunta grigia. Non solo. Qualche ora fa Elon Musk ha restituito un bollino ad alcuni vip e personaggi pubblici. Tra i primi beneficiari del regalo di Musk ci sarebbero LeBron James e Stephen King (ma dopo qualche ora è riapparsa la spuna blu nel profilo dello scrittore), due delle decine di personalità che si erano dette contrarie alla nuova politica dell’imprenditore, annunciando che non avrebbero mai pagato per la spunta.

Proprio Musk ha twittato nelle ultime ore: «Sto pagando io per qualche personaggio», lasciando intendere che qualche vip potrebbe ritrovarsi la spunta blu anche senza aver mai sottoscritto un canone a Twitter Blue. La spunta di colore grigio è una validazione che il microblog assegna, in autonomia, a rappresentanti di governo e organizzazioni globali. Lanciato negli Stati Uniti a novembre, Twitter Blue oltre alla validazione dell’account permette di beneficiare di alcune funzionalità extra, come la modifica dei tweet già inviati, la scomparsa dei post sponsorizzati e la possibilità di scrivere testi più lunghi.

È disponibile in Italia da febbraio, e si è imbattuto subito in alcuni problemi. Molti utenti hanno approfittato dell’opportunità di ottenere una spunta quasi immediata per fingersi celebrità. Altri account, come quello del New York Times, erano stati declassati sin da subito, mettendo anche a rischio la validità dell’informazione via social, con il pericolo di creare flussi di fake news incentivati da account fasulli ma certificati grazie al pagamento dell’abbonamento.

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