Nel momento in cui parliamo tre ministri presentano la Venere di Botticelli vestita da ciclista, con la scritta Open to meraviglia: un paradosso. "Ma la pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle".
Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, commenta la nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit.
«Giacché la Venere è nuda sarebbe stato meglio vederla così, senza bisogno di traverstirla in quel modo: è una roba da Ferragni» dice il critico d’arte che tuttavia aggiunge: «Anche così funziona lo stesso, lo ha deciso un grafico e io non voglio contraddire troppo i miei colleghi. Ma sul piano della lingua, la contraddizionè è invece loro: Open to meraviglia? Che roba è? Che lingua è?». «Sul piano dell’immagine - continua il sottosegretario alla Cultura - sarebbe stato meglio farla vedere nuda che vestita da ciclista. Ma è una soluzione scelta da un creativo e io non credo che vadano difesi i diritti di un’immagine senza poterli alterare se sono stati comprati. Penso solo che a volte ciò che di meglio si può fare è non fare niente».
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