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Anche Sicilia e Calabria nell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

La letteratura, la musica, le arti costituiscono «una rete e una ricchezza comuni che non devono essere smarrite». Le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei giorni scorsi a Procida, incoronata Capitale italiana della Cultura, risuonano con forza nel momento drammatico che stiamo vivendo e da esse trae ancora più valore la scelta di Società Editrice Sud, che proprio alla presenza del Capo dello Stato celebrerà i suoi anniversari nel segno dell’informazione di qualità, della cultura, delle arti e della musica. E anche nel segno di un convinto sostegno alle giovani generazioni, protagoniste delle sfide del presente e degli auspici futuri.
Alla musica “giovane” che unisce popoli e cuori la Fondazione e la Gazzetta hanno affidato il messaggio di pace e speranza che animerà la serata di domani al teatro Vittorio Emanuele di Messina. Dopo la consegna del Premio Bonino Pulejo si aprirà il concerto, diretto dal maestro David Coleman, dei giovani talenti dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, con una formazione di 56 tra musiciste e musicisti under 30, scelti tra i 70 che compongono stabilmente l’ensemble scaligero, per la prima volta in città.
In apertura l’Orchestra eseguirà l’Inno di Mameli, mentre il programma offrirà due capolavori della letteratura musicale dell’800: il Concerto per violino in re maggiore op. 35 di Pëtr Il'ič Čajkovskij (il solista sarà Vikram Francesco Sedona) e la Sinfonia n. 7 in la maggiore di Ludwig van Beethoven. Fervono in questi giorni le prove del prestigioso gruppo con il maestro Coleman e nell’evento di Messina verranno condivisi momenti di pura gioia e bellezza, di talento, passione, impegno.
L’orchestra è un incubatore unico di giovani promesse da tutta Italia e dall’estero, che scelgono di consolidare la propria formazione. Speciale sarà l’emozione per i siciliani e calabresi che domani torneranno a “casa” avendo l’onore di suonare davanti al Capo dello Stato. Si tratta del catanzarese Pietro Procopio al contrabbasso, del messinese Lorenzo Scolaro al corno, delle violiniste Noemi La Cava, catanese, e Maria Pia Abate (nata a Milano da famiglia di origini calabresi), dei palermitani Francesco Montalto e Alessia Lo Coco alla viola, dell’ennese Giuseppe Rizzo alla tromba.
Le foto di questo servizio sono invece di Annachiara Di Stefano, trentenne palermitana che, dopo il corso di Fotografia, Video e New Media dell’Accademia stessa, collabora con l’Ufficio Relazioni Esterne e Comunicazione, dove si occupa della realizzazione di servizi fotografici e video.

L’Orchestra, fiore all’occhiello

La Scuola scaligera ha stretto da tempo un forte legame con diverse istituzioni siciliane, che in molteplici occasioni ne hanno ospitato i complessi artistici, dal Teatro Massimo di Palermo al Teatro Massimo Bellini di Catania dal Teatro Luigi Pirandello di Agrigento al Teatro Donnafugata di Ragusa. L’Orchestra è uno dei fiori all’occhiello del polo didattico milanese, nato per trasmettere alle nuove generazioni la grande tradizione artistica, tecnica e manageriale di uno dei più famosi teatri d’opera del mondo. L’Accademia viene istituita come Fondazione nel 2001, ma il primo nucleo formativo risale al 1813, anno della creazione della Scuola di Ballo ed oggi, sotto la presidenza di Giuseppe Vita e la direzione di Luisa Vinci, attraverso i suoi quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management) copre pressoché tutte le professioni nel campo delle arti performative.
Una Scuola unica, perché unici sono i suoi docenti, gli artisti e i professionisti del Teatro alla Scala, insieme ad esperti indiscussi del settore a livello internazionale, capaci di tradurre quotidianamente in insegnamenti le proprie conoscenze, frutto di carriere di successo, in scena o dietro le quinte. Il contatto diretto con il mondo del lavoro è alla base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie a intensi percorsi di tirocinio presso i più prestigiosi enti nell’ambito dello spettacolo e una costante formazione “sul campo”, attraverso concerti, produzioni d’opera e di balletto, spettacoli, esposizioni, in Italia e all’estero.

Il concerto di Messina per il presidente Mattarella

Allieve e allievi dell’orchestra nell’arco di due anni vengono preparati sul repertorio operistico, sinfonico e di balletto sotto l’egida delle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e svolgono un’intensa attività artistica, guidati dai maggiori direttori d’orchestra del mondo. Il concerto a Messina ne è uno degli esempi più significativi.
Sotto la direzione di una bacchetta autorevole come quella di David Coleman, raffinato artista che si è esibito sul podio delle maggiori orchestre del mondo e che vanta con la Scala una quarantennale collaborazione, l’Orchestra dell’Accademia affronterà dunque due capolavori della letteratura musicale dell’800, la Settima Sinfonia di Beethoven composta fra il 1811 e il 1812, definita da Wagner “l’apoteosi stessa della danza, è la danza, nella sua essenza più sublime” e il Concerto in re maggiore per violino e orchestra di Čajkovskij composto nel 1878, dopo un periodo di creatività particolarmente feconda dell’autore russo, in cui la dialettica fra solista e orchestra si fonde in momenti che vanno dal virtuosismo più acceso al lirismo più raffinato. Violino solista sarà Vikram Francesco Sedona, giovane talento emergente del panorama internazionale, già vincitore di numerosi riconoscimenti, fra cui il recente “Concorso di Violino Città di Vittorio Veneto”.

Il maestro David Coleman

David Coleman dirige regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto e nei maggiori teatri di tutto il mondo. Si è esibito sul podio delle maggiori orchestre inglesi e internazionali e ha preso parte a numerosi gala operistici e festival musicali internazionali. Promuove attivamente la musica contemporanea e ha ricevuto numerosi premi per le sue innovative programmazioni ed esecuzioni.
Ha iniziato la sua carriera come maestro collaboratore e come direttore d’orchestra all’Opera Centre di Londra; in seguito, è stato chiamato dall’English National Ballet, diventandone primo direttore ospite. Per molti anni è stato direttore musicale della compagnia di Nureyev, “Rudolf Nureyev and Friends”, dirigendo numerose prime di importanti coreografie di Nureyev e la maggior parte dei “Nureyev Festival” londinesi; inoltre ha inciso le colonne sonore di molte sue produzioni cinematografiche. Ha diretto di frequente i balletti dell’Opéra de Paris nella sua sede parigina e in tournée. È ospite regolare di molte compagnie di balletto in tutto il mondo. Attualmente collabora specialmente con la Scala, con l’Opera di Roma e con la Semperoper di Dresda. Molto attivo anche come compositore, ha scritto musiche per concerti, per il teatro e per la televisione. Numerose le sue incisioni, che spaziano dai classici del balletto (in CD e in DVD) a opere, brani corali e pezzi di musica contemporanea. ITV ha realizzato un documentario sui primi anni della sua carriera. È regolarmente ospite di programmi radiofonici e televisivi europei in cui si parla di musica e danza.

Il primo violino Vikram Francesco Sedona

Nato a Treviso nel 2000, Vikram Francesco Sedona inizia lo studio del violino all'età di sei anni sotto la guida di Selina Cremese. Successivamente entra nella classe di Bruna Barutti al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia e frequenta i corsi di perfezionamento di Dora Schwarzberg presso l'Accademia di Musica di Pinerolo. A quindici anni si rivela determinante l'incontro con la violinista Silvia Marcovici, con la quale prosegue i suoi studi musicali all’Università di Musica di Graz e all'Accademia di Musica "L. Perosi" di Biella, proiettandolo sulla scena musicale internazionale. Nel 2017 e nel 2018 vince rispettivamente i concorsi internazionali «Andrea Postacchini» e «George Enescu» ottenendo in quest'ultimo i tre premi speciali. Nel 2019 la giuria del Concorso Internazionale «Valsesia Musica» gli attribuisce il Primo Premio e nel 2020 riceve il diploma di laurea all' "Elmar Oliveira" International Violin Competition negli Stati Uniti. È vincitore del 32° Concorso di Violino Città di Vittorio Veneto "Premio Internazionale Prosecco Doc" oltre che di sei premi speciali.  Si è esibito con rinomate orchestre internazionali, quali la Filarmonica "George Enescu" diretta da Christoph Poppen, la Britten Sinfonia diretta da Andrew Gourlay o l'Orchestra Sinfonica della Radio Polacca diretta da Kaspar Zehnder.

L’attività dell’Orchestra dell'Accademia

Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto. Il programma didattico prevede lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni, tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala a cui si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo.
Gli allievi hanno l’opportunità di esibirsi in primis al Teatro alla Scala, che non solo li ospita annualmente per un’opera inserita nel cartellone, ma li impegna anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti. Fra le opere e i balletti in scena al Teatro milanese fra il 2007 e il 2019 si annoverano Così fan tutte, Le nozze di Figaro, L’occasione fa il ladro, L’italiana in Algeri, Don Pasquale, La scala di seta, Sogno di una notte di mezza estate, Giselle, Onegin, Histoire de Manon, Il barbiere di Siviglia, Die Zauberflöte, Hänsel und Gretel, Alì Baba e i quaranta ladroni, Gianni Schicchi, Prima la musica e poi le parole, Rigoletto. A questi si aggiungono le opere del progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli”, che dal 2014 propone noti titoli del repertorio in versione ridotta per avvicinare bambini e ragazzi in età scolare al teatro musicale. Nel 2018 l’Orchestra ha accompagnato alla Scala la Compagnia di Ballo del Bol’šoj ne La Bayadère.

Numerosi i teatri, le società concertistiche e i festival di rilievo internazionale ove si è esibita l’Orchestra dell’Accademia: si citano il Teatro Bol’šoj di Mosca, Philarmonia di San Pietroburgo, Royal Opera House di Muscat, Harris Theatre di Chicago, Strathmore Hall di Washington, il Peter Norton Symphony Space di New York, il Clarice Smith Performing Arts Center dell’Università del Maryland, il Richardson Auditorium dell’Università di Princeton, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Auditorium Rai di Torino, Ravello Festival, Kissinger Sommer Festival e Wolfegger Festspiele.

La vocazione nella formazione dei giovani: la Fondazione

Si deve risalire al 1813, anno della creazione dell’Imperial Regia Accademia di Ballo, l’odierna Scuola di Ballo, per trovare le prime radici di quella vocazione che il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato verso le nuove generazioni, con la precisa volontà di tramandare e vivificare un patrimonio inestimabile di conoscenze e di sapere dei maestri scaligeri, non solo la tradizione lirica e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manuale.
Dopo la nascita negli anni ‘50 della scuola dei “Cadetti della Scala”, di cui l’attuale Accademia di perfezionamento per cantanti lirici è l’autorevole erede, e nel 1970 del Corso per scenografi realizzatori, l’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto uno sviluppo costante. La progressiva diversificazione delle proposte didattiche ha portato, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana, nel 1991 alla nascita della Direzione Scuole, Formazione e Sviluppo, e nel 2001 alla creazione di un’istituzione autonoma, la Fondazione Accademia Teatro alla Scala.
Ne sono soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, la Fondazione Berti, la Fondazione Bracco, la Fondazione Milano per la Scala, l’Università Commerciale Luigi Bocconi e Intesa Sanpaolo. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, che permettono all’istituzione scaligera di erogare borse di studio e favorire diverse formule volte ad agevolare la frequenza degli studi. Oggi, sotto la presidenza di Giuseppe Vita e la direzione di Luisa Vinci, l’Accademia conta millesettecento allieve e allievi e una trentina di corsi distribuiti in quattro dipartimenti: Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management.
A garantire la preparazione dei nuovi talenti (cantanti lirici, professori d’orchestra, maestri collaboratori, coro voci bianche, ballerini, scenografi, sarti, truccatori e parrucchieri, parruccai, lighting designer, fotografi di scena, videomaker, tecnici audio, manager, direttori di scena) oltre trecento docenti: i maggiori artisti e le più qualificate maestranze del Teatro alla Scala cui si affiancano affermati professionisti dello spettacolo dal vivo. Il contatto diretto con il mondo del lavoro costituisce la base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie ad un’intensa attività di tirocinio e formazione “sul campo”: concerti, spettacoli, esposizioni, oltre al tradizionale appuntamento annuale con il “Progetto Accademia”, titolo inserito nella stagione della Scala, sono i banchi di prova a cui costantemente sono chiamati tutti gli allievi, non solo sul territorio nazionale.

Negli anni più recenti, infatti, sono state incrementate le attività di spettacolo che arricchiscono e completano il percorso formativo degli studenti, in Italia e all’estero. Lo testimoniano i numerosi eventi realizzati in oltre venti paesi europei ed extraeuropei, fra i quali Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Norvegia, Olanda, Oman, Russia, Serbia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera.

Innumerevoli i grandi artisti che qui si sono formati: Roberto Bolle, Massimo Murru, Marta Romagna, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Fabio Capitanucci, Giuseppe Filianoti, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Nino Machaidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, Aya Wakizono, Pretty Yende, solo per ricordarne alcuni. Senza contare tutti coloro che operano dietro le quinte dei teatri più prestigiosi del mondo.

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