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Mattarella a Messina: giovani del Sud e informazione credibile

I due passaggi più rilevanti dell’intervento del Capo dello Stato a Messina per i 50 anni della Fondazione Bonino Pulejo e i 70 della Gazzetta

Era veramente felice, il presidente. Il suo breve, intensissimo, ritorno in Sicilia, nella serata di mercoledì, è stato un evento vissuto minuto per minuto, con grande partecipazione e qualche punta di commozione, durante l’esecuzione magistrale, da parte dei giovani dell’Orchestra dell’Accademia della Scala di Milano, del Concerto in re maggiore per violino e orchestra Op. 35 di Pëtr Il'ič Čajkovskij e della settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Il capo dello Stato si è complimentato con il direttore d’Orchestra David Coleman e con il bravissimo Vikram Francesco Sedona, il violino solista. È stata particolarmente apprezzata la scelta di questa Orchestra, fatta tutta di giovani talentuosi, provenienti dalle varie regioni del nostro Paese (cinque siciliani, due calabresi), non un’eccellenza milanese, ma italiana. E ai giovani Sergio Mattarella ha dedicato il passaggio più importante del suo intervento, durante la sobria e toccante cerimonia della consegna del Premio internazionale dedicato a Uberto Bonino e a Maria Sofia Pulejo. All’inizio, con il ricordo della sua giovinezza e del suo speciale rapporto con Messina: «Da giovane ho avuto la possibilità di conoscere Uberto Bonino, di incontrarlo, e anche per questo motivo questa occasione mi è particolarmente cara e significativa». Pensava, e lo ha detto Mattarella, di ricevere questo Premio, «venendo qui a Messina, da senatore a vita, non più da presidente della Repubblica, ma questa veste mi consente di sottolineare in maniera significativa l’importanza delle due ricorrenze che oggi celebriamo: i cinquant’anni della Fondazione Bonino-Pulejo e i settant’anni della Gazzetta del Sud. Desidero ringraziare la Fondazione per l’attività così importante e preziosa che svolge, particolarmente con l’impegno nei confronti della formazione dei giovani. In questo periodo, in cui siamo impegnati con il Pnrr in una storica opportunità di rendere più moderno ed efficiente il sistema del nostro Paese, questo impegno per i giovani del Meridione è particolarmente importante, vorrei dire di primaria importanza, perché, con il Meridione che si rilancia attraverso i suoi giovani, il nostro Paese può rendersi più moderno ed efficiente».

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