L'estate del 1996 stravolge gli equilibri e la storia della NBA per i successivi vent'anni. Kobe Bryant, deciso a effettuare il grande salto in NBA senza passare dal college, viene scelto con la numero 13 al draft dagli Charlotte Hornets ma presto spedito a Los Angeles, sponda Lakers, all'interno di uno scambio che coinvolge anche uno scontentissimo Vlade Divac. A 17 anni, Kobe Bryant assaggia il palcoscenico NBA in Summer League, cominciando a prendere confidenza con un livello che non ha nulla a che vedere con quello della Lower Merion High School, il liceo dove ha brillato fino a poche settimane prima schernendo sotto canestro i compagni teenagers. Eppure, quel talento grezzo che già in molti vedono proiettato a dominare la NBA negli anni a venire, dimostra di essere già pronto a stupire. Segna 27 punti contro i Detroit Pistons, una prestazione che porta coach Alvin Gentry ad ammettere di non aver mai visto nessun giocatore così forte a quella età e in quel ruolo, prosegue piazzandone altri 22 e 15 in due gare di tournée in Cina, fino a toccare un exploit da 36 contro i Phoenix Suns (9/22 dal campo, 17/21 in lunetta ma anche 7 palle perse in 38'). Gli inconvenienti, però, non tardano ad arrivare. Kobe si procura un infortunio a un polso giocando una partitella tra amici a Venice Beach in estate, un problema che lo costringe a ritardare la preparazione con la squadra, e soffre un altro infortunio all'anca durante la pre-season, costato un altro stop proprio nel momento chiave per il lancio della sua carriera in NBA. Costretto a saltare la prima partita di campionato ancora contro Phoenix (Shaquille O'Neal conduce la squadra al successo segnando 23 punti con 14 rimbalzi), Bryant può debuttare in via ufficiale soltanto due giorni dopo, il 3 novembre 1996 contro i Minnesota Timberwolves: a 18 anni e due mesi è il giocatore più giovane ad aver mai calcato un parquet NBA all'epoca Quella partita, suo malgrado, non sarà epocale. Kobe resta in campo soltanto 6 minuti a cavallo dei due quarti iniziali, e chiude con 0 punti, una palla persa per violazione di passi al primo possesso. I Lakers vincono comunque 91-85 con un parziale di 26-16 nell'ultimo quarto e uno Shaquille O'Neal da 35 punti e 19 rimbalzi. Per vedere il primo punto di Kobe in NBA sarà necessario attendere altri due giorni (1/2 ai liberi in una vittoria sui New York Knicks) e altri tre per il primo canestro dal campo, in una sconfitta contro i Charlotte Hornets, la squadra che lo aveva scelto al draft qualche mese prima. Kobe avrebbe chiuso la sua annata da rookie con 7.6 punti, 1.9 rimbalzi e 1.3 assist in 15.5 minuti di media a partita, tutti minimi in carriera ma comunque sufficienti per garantirgli un posto nel secondo miglior quintetto delle matricole della Lega. La sua crescita sarebbe però stata rapida ed esponenziale, portandolo, nel giro di soli tre anni, alla conquista del primo dei suoi cinque anelli e alla trasformazione in una delle leggende sportive più grandi della storia.