L'Italia si qualifica se... Azzurri contro l'Irlanda del Nord: ecco combinazioni e formazioni ufficiali
L'Italia passa se... Oggi gli azzurri contro l'Irlanda del Nord: ecco tutte le combinazioni e le probabili formazioni. Italiani: popolo di navigatori, Santi, poeti e... tifosi dalla memoria corta. Sono bastati i primi pareggini e un terzo posto nella Nations League (potrà anche capitare di perdere una partita, dopo 71 mesi e 37 partite, o no?) per rimettere in discussione quanto di buono mostrato e... “alzato” (leggasi coppa di Campioni d'Europa) dai ragazzi del Mancio. D'improvviso, il gioco latita, Jorginho è una pippa che non sa calciare i rigori neanche senza portiere (di recente ne ha sbagliato diversi, vero, ma nessuno si è posto il problema quando gonfiava la rete con la freddezza di un tiratore scelto che ha un solo proiettile in canna) e l'attacco fa schifo (ah no, questa considerazione è salita anche sui... caroselli post-trionfo contro l'Inghilterra). La differenza la fa proprio quella dannata rete che si gonfia. Che se solo Arnautovic e la sua Austria non fossero stati fermati da un fuorigioco lungo... millimetri, staremmo ancora qui a bollare la spedizione azzurra agli Europei come l'ennesima banda improvvisata, magari affiancando Mancini alla (s)Ventura svedese. Suvvia, diciamocelo: perché se l'Italia fosse uscita prematuramente dalla competizione, avremmo impiegato un quarto d'ora (a volere essere larghi di manica) a dimenticare quanto di buono (di ottimo) costruito tanto nel girone iniziale quanto prima, nel corso delle gare di qualificazioni e delle amichevoli. Perché non siamo solo un popolo di navigatori, Santi e poeti. E nel momento in cui quella famosa unità, sbandierata solo quando il carro imbocca la strada della gloria, servirebbe come la benzina perché si staglia all'orizzonte quel maledetto bivio (qualificazione diretta o forche caudine dei playoff), piovono critiche e si colpisce duro lì, dove fa più male. Che neanche il più sadico dei Tafazzi... Sia chiaro, non partecipare al secondo Mondiale di fila (e questa possibilità, purtroppo, esiste) sarebbe un dramma sportivo nazionale di proporzioni cosmiche. Che cancellerebbe, quello sì, anche la vittoria dell'Europeo. Il problema è che istruire processi all'intenzione, quando c'è da giocarsi una gara da “tutto o niente”, è totalmente fuori luogo. Non si tratta di eccesso di riconoscenza (erba che nel giardino del calcio non è mai cresciuta e mai crescerà) ma di logica: caricare un gruppo che “sa come si fa”, perché lo ha dimostrato (l'altro ieri, mica cento anni fa...), alla vigilia di una partita-chiave sarebbe il minimo sindacale. Ma invece preferiamo colpirci a bottigliate dove non batte il sole.
L'Italia si qualifica se...
Lasciando da parte i sentimenti e le parole, ci sono i numeri. I freddi numeri, ché poi fanno la differenza. Stasera intorno alle 22,30 sapremo di che morte morire (si fa per dire...). Sostanzialmente, gli scenari sono due: uno semplice, diretto e decisamente più gradito; l'altro cervellotico e da cardiopalma. Italia e Svizzera hanno lo stesso punteggio in classifica (15 punti): dalla parte degli azzurri, al momento, pende la differenza reti generale (+11 contro +9) mentre gli scontri diretti sono sono l'egida elvetica (e questo, ahinoi, a differenza del primo, è un dato incontrovertibile a causa del pari con gol maturato nella partita giocata venerdì scorso). Ma nella gerarchia dei criteri per la qualificazione in caso di arrivo a parimerito, ci sarà proprio la differenza reti al primo posto, seguita dal numero di gol segnati dalle due squadre (al momento 12 l'Italia e 10 la Svizzera) e, solo in terza battuta, conteranno i gol realizzati in trasferta. Facciamo un esempio. Se L'Italia vincesse 1-0 contro l'Irlanda del Nord, dovrebbe sperare che la Svizzera, impegnata in casa contro la Bulgaria, non vada oltre il 2-0, perché altrimenti la Svizzera eguaglierebbe gli azzurri sia nella differenza reti che nel numero di gol segnati e in tal caso scatterebbe il tanto temuto criterio delle reti segnate in trasferta negli scontri diretti. Riassumendo, essendo le due pretendenti alla qualificazione diretta a pari punti, l'Italia passerebbe se il suo risultato fosse migliore rispetto a quello della Svizzera (vittoria azzurra contro pareggio o sconfitta svizzera; pareggio azzurro contro sconfitta svizzera). L'Italia non passerebbe se il risultato fosse peggiore rispetto a quello degli elvetici (pareggio azzurro contro vittoria svizzera; sconfitta azzurra contro pareggio o vittoria svizzera). In tutti gli altri casi, come specificato sopra nell'esempio, bisogna munirsi di calcolatrice e... rosario, seguendo i tre criteri: -* differenza reti -* numero di gol segnati -* gol realizzati in trasferta
Formazioni ufficiali Irlanda del Nord-Italia
Irlanda del Nord: (4-1-4-1): Peacock-Farrell; Catchart, Flanagan, Evans, Lewis; S. Davis; Dallas, Saville, McCann, Whyte; Magennis. Allenatore: Baraclough Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Berardi, Insigne, Chiesa. Allenatore: Mancini