Giovedì 02 Maggio 2024

Daniele Sottile, il palleggiatore di Milazzo è il "vecchietto" del volley. Quel record da battere
FOTO | VIDEO

Daniele Sottile con i parenti e gli amici ieri sera a Vibo
Daniele Sottile insieme a coach Chicco Blengini
Sottile nel riscaldamento pre gara con Vibo
Sottile nel riscaldamento pre gara con Vibo
Sottile nel riscaldamento pre gara con Vibo
Sottile nel riscaldamento pre gara con Vibo
 
Sottile al palleggio con la maglia di Civitanova
Sottile al palleggio con la maglia di Latina
Grinta Sottile
Sottile al palleggio con la maglia di Latina
Sottile in azione con la maglia di Latina

Ha spento 42 candeline lo scorso 17 agosto, ma di appendere le scarpette al chiodo neanche a pensarci per il momento. Daniele Sottile, palleggiatore di Milazzo, è il giocatore più anziano del campionato di SuperLega pallavolo maschile. Ieri pomeriggio a Vibo è sceso in campo nel finale del match con la Tonno Callipo a 42 anni e tre mesi. Davanti a lui solo un mostro sacro come Samuele Papi che ha giocato la sua ultima gara ufficiale a 43 anni e nove mesi. Sottile, nella città che lo ha visto protagonista quasi 20 anni fa per due anni, ha nuovamente potuto riabbracciare i suoi parenti ed amici che, numerosi, sono venuti a salutarlo al Pala Maiata di Vibo dalla vicina Milazzo. Lui che, uscito di casa adolescente, non si è più fermato: le giovanili a Cuneo, gli anni a Torino e Montichiari, il ritorno in Piemonte e poi l'arrivo a Vibo in quella Tonno Callipo che stupì tutti alla prima stagione in A1 (2004-05) con la conquista della finale di Coppa Italia. E ancora, Perugia, Verona, prima dell'approdo a Latina (città in cui ha giocato 11 stagioni, con un breve intermezzo nella stagione 2015-16  a Milano). Da quest'anno l'approdo a Civitanova, voluto fortemente da Chicco Blengini, allenatore che conosce da quasi 30 anni, dai tempi in cui Sottile era una giovane promessa delle giovanili di Cuneo. Blengini che lo volle fortemente a Rio 2016 (per Sottile a 37 anni uno storico argento come vice Giannelli), Blengini che lo ha chiamato per dare una mano alla sua creatura e per dare quel tocco di carisma ed esperienza ad una squadra già infarcita di campioni. "Mi diverto ancora a giocare a pallavolo, a respirare l'aria del campo ed il profumo della partita. Ovvio che alla mia età penso molto a quello che sarà il mio futuro, ma mi piace pensare al contempo partita dopo partita, stagione dopo stagione. Tornare a Vibo è sempre bello, in una città che mi ha lasciato ricordi importanti e che mi da la possibilità ogni volta di tornare a respirare l'aria del Sud e della Sicilia con la famiglia e gli amici che puntualmente vengono salutarmi. Perchè, nonostante ormai sia andato fuori da molto tempo, la Sicilia e Messina le tengo conservate nel mio cuore e fanno parte di me".  

leggi l'articolo completo