Lunedì 23 Dicembre 2024

Chi è Latifi? Il Borghese della F1. Verstappen jr e il sorpasso ai danni di Hamilton: “vendicato” Massa

Max Verstappen vincitore a sorpresa
Hamilton incredulo
Latifi ago della bilancia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

«Al momento in vantaggio c'è Lewis, ma ricordate che il mio voto può cambiare le gerarchie». Lo spettro dello chef Alessandro Borghese aleggiava sull'ultimo Gran Premio di Formula 1. Determinante, decisivo, incerto. Un Mondiale su quattro ruote così avvincente non si vedeva da tempo. Da quando il ferrarista Felipe Massa, brasiliano nel Gp... brasiliano, per 39 secondi credette di essersi laureato campione tra i piloti prima che, il suo avversario (guarda un po'... sir Hamilton), superasse l'ultimo avversario che si frapponeva tra lui e il titolo più prestigioso. Iniziava un'epopea britannica che potrebbe essersi interrotta proprio nello stesso modo in cui si è aperta 13 anni fa, a Intelagos: con una beffa. Una sorta di chi la fa, l'aspetti recapitato con quasi tre lustri di ritardo al pilota treccioluto. Torniamo a Borghese. Cosa c'entra la F1 con il vate di 4 Ristoranti? Poco, in effetti. Almeno fino a ieri. Perché lo spirito dello chef italo-statunitense si è (re)incarnato nel corpo di Nicholas Latifi, pilota della Williams che ha concluso la sua stagione con appena 7 punti: eppure si è rivelato l'ago della bilancia. Come? Quando sir Lewis veleggiava verso il Mondiale che gli avrebbe concesso di staccare Schumi di una incollatura nella storia della Formula 1, si è... frantumato sulle barriere di protezione, ispirando l'entrata in gara della Safety car. Una variabile che ha accorciato inevitabilmente il distacco tra la lepre Hamilton e la concorrenza. Ne ha approfittato un olandese che ha piazzato il primo tulipano nel giardino della F1, Max Verstappen. E un sorriso (probabilmente molto ma molto di più) lo avrà sfoggiato anche papà Jos, transitato nel circuito un ventennio fa, nell'anonimato più totale. Lo stesso sorriso di sir Lewis,  a pochi giri dal termine. Non aveva fatto i conti con Latifi, l'Alessandro Borghese delle quattro ruote.

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