Mikaela Shiffrin, la stella dello sci alpino positiva al Covid. Fra stop e rinvii, lo sport rischia il caos
Mikaela Shiffrin, la stella dello sci alpino mondiale, è risultata positiva al Covid. L’annuncio l’ha dato la sciatrice americana sui social. Shiffrin, 26 anni, è già in isolamento e salterà le gare di Coppa del mondo di domani e mercoledì a Lienz in Austria. «Sto bene ma purtroppo sono risultata positiva al Covid», ha scritto Shiffrin che nella classifica generale di Coppa è al comando con 115 punti sull'italiana Sofia Goggia. Il coronavirus ferma così anche la star della Circo bianco femminile Mikaela Shiffrin risultata positiva al tampone. La leader della classifica generale di Coppa è costretta a rinunciare almeno alle due gare di Lienz in Austria, lo slalom gigante di domani e lo slalom speciale di mercoledì. Ovviamente la positività al Covid-19 lascia un grande interrogativo su quando la campionessa americana potrà tornare al cancelletto: la gara successiva in agenda è lo slalom speciale del 4 gennaio a Zagabria. «Ciao a tutti, volevo informarvi che sto bene, ma purtroppo ho avuto un test positivo al Covid - ha scritto sui social la sciatrice che in bacheca vanta 72 trionfi in Coppa -. Sto seguendo il protocollo e mi sto isolando, e Lienz mi mancherà. In bocca al lupo ai miei compagni di squadratiferò per loro da lontano. Grazie a tutti per il vostro sostegno. Ci vediamo nel nuovo anno». Rientreranno a Lienz l’americana Alice Robinson e l’austriaca Katharina Liensberger che nel frattempo si sono negativizzate. Resta ancora fuori la svizzera Lara Gut-Behrami, assente da metà dicembre a seguito della positività riscontrata alla vigilia delle gare in Val d’Isere.
Dal calcio al tennis, dallo sci all’Nba, ogni giorno nuovi casi
Dalla Gran Bretagna all’Italia, dagli Stati Uniti all’Australia, anche lo sport è investito dalla nuova ondata di contagi portati anche dalla variante Omicron e fa i conti quotidianamente con nuovi casi di positività, rinvii di incontri e stop a campionati in tantissime discipline diverse. Nel calcio, se in Italia ha deciso di fermarsi il campionato di serie B, che ha rinunciato ai turni in programma il 26 e 29 dicembre per riprendere direttamente a metà gennaio, la Premier League tiene duro ma accumula giorno dopo giorno nuovi rinvii, finora sono una quindicina, con tecnici e giocatori piuttosto critici sulla gestione di quella cha sta diventando un’emergenza. In una settimana dal 20 al 26/12, sono stati fatti oltre 15mila tamponi, con 103 positività, un record. Sempre in Gran Bretagna, il Galles ha deciso che tutti gli eventi sportivi si svolgeranno ora a porte chiuse, così come in Germania, dove la Bundesliga riprenderà a giocare solo il 7 gennaio, appena dopo la serie A. In Scozia, la pausa invernale di tre settimane è stata anticipata a oggi invece del 3 gennaio. Il tennis è quasi fermo, in attesa dell’inizio della nuova stagione in Australia, ma la pandemia metta a rischio quello che è l’evento più atteso di gennaio, l’Australian Open, al via il 17. Tre top player - Rafa Nadal, Denis Shapovalov e, oggi Andrey Rublev - hanno annunciato di essere positivi e le loro partecipazioni potrebbero essere rimesse in discussione. «Ora devo recuperare e andrò a Melbourne solo quando sarà sicuro per tutti», ha detto il russo su Twitter. Il serbo numero uno al mondo Novak Djokovic, che non dichiara se è vaccinato o meno, deve annunciare entro fine anno se parteciperà al primo major a Melbourne, ma il suo entourage ha già detto che non farà l’Atp Cup (1-9 gennaio), torneo per Nazioni che rischia di partire zoppo. Oltreoceano, il campionato Nba tiene la rotta nella tempesta, ma ben 27 squadre su 30 hanno avuto uno o più contagi, con gli Atlanta Hawks rimasti senza undici giocatori e i Boston Celtics nove. E’ una corsa a mettere sotto contratto per pochi giorni giocatori del campionato riserve per sostituire gli assenti, ma ugualmente ogni giorno qualche match salta. Il campionato di hockey dovrebbe riprendere domani dopo essersi fermato quasi una settimana a causa dei contagi. Le partite rinviato finora sono 67 e pare che saranno recuperate durante le Olimpiadi invernali di Pechino, visto che i prof della Nhl hanno deciso di rinunciare.