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Pechino, al via oggi le Olimpiadi invernali 2022: atleti azzurri, favoriti, sfilata con omaggio ad Armani. La storia degli italiani

Da oggi 2.871 atleti - 1.581 uomini e 1.290 donne - in rappresentanza di 91 Nazioni, andranno a caccia delle medaglie nei 103 eventi in programma nei tre cluster durante la XXIV edizione dei Giochi olimpici invernali. Quella di Pechino sarà la terza kermesse a cinque cerchi consecutiva che si svolge in Asia dopo PyeongChang 2018 e Tokyo 2020. Non sarà battuto il record di partecipanti che era stato segnato quattro anni fa con 2.920 ma comunque si tratta del secondo numero più alto di sempre. Dalla prima edizione di Chamonix nel 1924, quando presero parte 258 atleti, le altre storiche soglie erano state infrante a Innsbruck 1964 con più di mille partecipanti e Nagano 1998 quando venne superata quota duemila. Le prime gare di Pechino 2022 si sono svolte già il 2 e 3 febbraio con alcune partite del torneo di hockey femminile, le partite del round robin del curling misto (ci sarà la coppia italiana) e le qualificazioni delle gobbe del freestyle. Alla vigilia su molti atleti stranieri sono già puntati i riflettori. L'Italia sarà rappresentata da 118 atleti.

La sfilata

Alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino gli atleti azzurri sfileranno con una mantella tricolore sopra la divisa da podio. «Un tributo alla nostra bandiera e agli alti valori che essa rappresenta, e che i nostri atleti incarnano», ha spiegato Giorgio Armani, fornitore ufficiale delle divise italiane ai Giochi olimpici. Sulla pista dello stadio nazionale di Pechino, oggi alle 13 ora italiana, ogni atleta dell’Italia Team indosserà questo capo in tessuto tecnico lucido, bianco nella parte centrale, rosso e verde sui lati. La divisa comprende una giacca tecnica blu royal con cappuccio e chiusura centrale, realizzata in tessuto elasticizzato Toray Dermizax, impermeabile e traspirante. Spiccano i dettagli tricolore e la scritta ITALIA sul retro realizzata con outline in oro e tricolore iridescente.

I grandi favoriti a Pechino

Nello sci alpino, 'l'atletica leggera dei Giochi invernali', punta a far scorpacciata di medaglie Mikaela Shiffrin. La 26enne sciatrice americana, già due volte oro olimpico (slalom a Sochi 2014 e slalom gigante a Pyeong Chang 2018), guida l’attuale classifica di Coppa del mondo e vanta 73 vittorie in Coppa (47 solo in slalom): sulle montagne di Pechino sarà al via sia nelle gare di velocità che tecniche. Anti-Shiffrin si candida la slovacca Petra Vlhova. Ventisei anni come la statunitense, Vlhova si appresta a partecipare alla terza Olimpiade ma si presenta senza aver mai conquistato una medaglia olimpica. Petra è la grande favorita in slalom. Attese, e non poche, anche su Ester Ledecka. La 26enne sciatrice-snowboarder della Repubblica Ceca quattro anni fa era entrata nella storia dei Giochi della neve per aver vinto nella stessa edizione l’oro sia nello sci alpino (supergigante) che nello snowboard (slalom gigante parallelo): mai nessuna donna riuscì a tanto da Chamonix '24. Al maschile Alexis Pinturault va a caccia della medaglia d’oro che manca alla sua collezione e soprattutto alla Francia a secco di ori nello sci da ben 16 anni (2002 con Jean-Pierre Vidal in slalom e Carole Montillet in discesa). Sport che appassiona e incolla alla televisione è sicuramente il pattinaggio di figura. Il Comitato olimpico russo è pronto a centrare la tripletta tra le donne. Kamila Valieva, appena 15 anni, è fresca di vittorie importanti ma soprattutto a suon di salti tripli e quadrupli (seconda di sempre a effettuare il quadruplo toeloop) del record mondiale del programma corto. Kamila è allenata dall’allenatrice più famosa in questa epoca storica, Eteri Tutberidze che quattro anni fa aveva portato all’oro Alina Zagitova. Valieva ha stabilito otto record mondiali ed è detentrice di quello del programma corto (90,45 punti). A livello internazionale non è mai stata sconfitta. A completare la possibile tripletta le connazionali Alexandra Trusova e la campionessa del mondo in carica Anna Shcherbakova.

Al maschile c'è sempre grande devozione per il giapponese Yuzuru Hanyu che punta al terzo oro consecutivo. A Sochi nel 2014, vincendo a 19 anni, era diventato il più giovane campione olimpico nel suo sport dal 1948. I fans di Hanyu dopo le sue esibizioni lanciano sul ghiaccio gli orsetti di Winnie the Pooh. L’unico che potrebbe interrompere il regno di Hanyu è l’americano Nathan Chen che è stato il primo pattinatore in assoluto a realizzare cinque salti quadrupli nello stesso programma. Restando al pattinaggio, ma questa volta di velocità, i favoriti restano da antica tradizione gli olandesi. Se Sven Kramer non è più mostruoso come in passato e Pechino 2022 sarà la passerella finale di una carriera straordinaria, mito al femminile resta Ireen Wuest. La 35enne olandesina volante è la pattinatrice più medagliata della storia con 11 podi olimpici. Da Torino 2006 ha sempre vinto almeno una medaglia d’oro (due a Sochi 2014). Nello sci nordico, più comunemente chiamato 'sci di fondò, c'è un Paese che più di tutti domina la scena: la Norvegia. Johannes Hosflot Klaebo è il campione da battere essendo reduce dal tris d’oro di Pyeong Chang. Klaebo cercherà di proseguire la strada imboccata e che porta alla connazionale Marit Bjorgen, la più medagliata ai Giochi di tutti i tempi ritiratasi quattro anni fa. Nel biathlon grande protagonista si preannuncia essere Johannes Thingnes Boe, norvegese anche lui che in Corea del Sud ha conquistato tre ori e nelle ultime stagioni domina a Mondiali e in Coppa del mondo. Il mondo della tavola presenta due illustri senatori, entrambi americani over 30. Si tratta di Shaun White, oro nel 2006 al suo debutto olimpico e che a 35 anni punta ancora in alto, e Lindsey Jacobellis, 36 anni, che alla quinta Olimpiade non intende lasciare solo nel medagliere l’argento di Torino 2006 nel snowboardcross, la specialità tanto cara all’italiana Michela Moioli. Nell’halfpipe la statunitense Chloe Kim vuole proseguire ad essere la stella dopo l’oro, a 17 anni, di quattro anni fa. Tra i budelli ghiacciati l’osservata speciale è Natalie Geisenberger, 34 anni, tedesca, la donna più medagliata della storia ai Giochi (5 medaglie, delle quali 4 d’oro, in tre edizioni) nello slittino.

Quali sono le 15 discipline in programma

Tra le 91 Nazioni, una in meno rispetto a PyeongChang 2018, ci saranno due esordienti: Arabia Saudita e Haiti, entrambi nello sci alpino maschile.
Le 15 discipline in programma sono biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio velocità, salto con gli sci, sci alpino, sci nordico, short track, skeleton, slittino, snowboard.
Pechino, con l’organizzazione della 24esima edizione dei Giochi olimpici della neve e del ghiaccio, diventa la prima città del mondo ad aver ospitato sia le Olimpiadi estive sia quelle invernali e la seconda capitale ad ospitare i Giochi invernali dopo Oslo 1952. Per la quarta volta l’Asia ospita le Olimpiadi 'fredde' dopo Sapporo in Giappone nel 1972, Nagano sempre in Giappone nel 1998 e PyeongChang in Corea del Sud nel 2018. Quanto agli eventi, quattro anni fa erano 102 mentre a Chamonix '24 appena 14.

Le nuove gare

Saranno sette le nuove gare presenti ai Giochi olimpici invernali. In occasione della XXIV edizione che si aprirà domani, 4 febbraio, a Pechino, tra i 109 eventi complessivi - 52 maschili, 46 femminili e 11 gare miste - ci sono anche sette che mai erano stati inserite nel programma olimpico. Sono il monobob femminile, la staffetta mista nello short track, la gara a squadra mista di salto con gli sci, il Big Air sci nel freestyle, la gara a squadre mista Aerials nel freestyle e la gara a squadre mista nel snowboardcross.

Gli alfieri italiani alle Olimpiadi invernali

Con Michela Moioli, alfiere dell’Italia Team alla cerimonia d’apertura dei XXIV Giochi olimpici invernali di Pechino di oggi, sono otto le donne portabandiera nella storia dello sport italiano. Moioli è campionessa in carica di snowboardcross ed è stata nominata a seguito dell’infortunio dell’alfiere designato Sofia Goggia, attualmente in fase di recupero dopo la rovinosa caduta del 23 gennaio scorso a Cortina d’Ampezzo. In passato mai nessun atleta dello snowboard era stato nominato portabandiera. Il primo portabandiera azzurro ai Giochi invernali fu Leonardo Bonzi che il 25 gennaio del 1924 sfilò con il tricolore allo stadio olimpico di Chamonix. Quell'evento era stato inizialmente ribattezzato 'Settimana internazionale degli sport invernali sotto l’egida del Comitato Olimpico Internazionale. Bonzi era un bobbista milanese - successivamente anche regista, aviatore e persino tennista - componente dell’equipaggio di 'Italia 2' del bob a quattro che non concluse nemmeno la competizione. Successivamente la prima donna alfiere italiana in assoluto fu Fides Romanin, il 14 febbraio del 1952 ai Giochi di Oslo. Quella della fondista originaria della Carnia fu anche la 'primà in assoluto a livello mondiale di una donna portabandiera. Merito fu dell’allora presidente del Coni, Giulio Onesti. Successivamente altre sette volte una donna è stata alfiere. Dal 1924 ad oggi due altoatesini, lo sciatore Gustav Thoeni e lo slittinista Paul Hildgartner, hanno avuto l’onore di essere nominati due volte portabandiera.

QUESTI TUTTI GLI ALFIERI AZZURRI. Chamonix Mont Blanc 1924 - Leonardo Bonzi (bob). -Sankt Moritz 1928 - Ferdinando Glueck (sci nordico). -Lake Placid 1932 - Erminio Sertorelli (sci nordico). -Garmisch-Partenkirchen 1936 - Adriano Guarnieri (sci alpino). -Sankt Moritz 1948 - Vittorio Chierroni (sci alpino). -Oslo 1952 - Fides Romanin (sci nordico). -Cortina d’Ampezzo 1956 - Nilo Zandanel (salto con gli sci). -Squaw Valley 1960 - Bruno Alberti (sci alpino). -Innsbruck 1964 - Eugenio Monti (bob). -Grenoble 1968 - Clotilde Fasolis (sci alpino). -Sapporo 1972 - Luciano de Paolis (bob). -Innsbruck 1976 - Gustav Thoeni (sci alpino). -Lake Placid 1980 - Gustav Thoeni (sci alpino). -Sarajevo 1984 - Paul Hildgartner (slittino). -Calgary 1988 - Paul Hildgartner (slittino). -Albertville 1992 - Alberto Tomba (sci alpino). -Lillehammer 1994 - Deborah Compagnoni (sci alpino). -Nagano 1998 - Gerda Weissensteiner (slittino). -Salt Lake City 2002 - Isolde Kostner (sci alpino). -Torino 2006 - Carolina Kostner (pattinaggio di figura). -Vancouver 2010 - Giorgio Di Centa (sci nordico). -Sochi 2014 - Armin Zoeggeler (slittino). -Pyeongchang 2018 - Arianna Fontana (short track). -Pechino 2022 - Michela Moioli (snowboard).

La storia dell'Italia alle Olimpiadi

L’Italia partecipa ai Giochi olimpici invernali dall’edizione di Chamonix del 1924. Complessivamente le medaglie conquistate fino all’edizione di PyeongChang 2018 sono state 124, 40 di esse d’oro. La disciplina più medagliata di tutte, lo sci nordico con 35 medaglie (9 d’oro), seguito dallo sci alpino con 32 (14 d’oro), slittino con 17 (7 d’oro).
Le atlete più medagliate sono Stefania Belmondo con 10 medaglie (2 d’oro) nello sci nordico ed Arianna Fontana con otto nello short track. Quest’ultima sarà in gara anche a Pechino 2022 - oggi la cerimonia d’apertura della XXIV edizione dei Giochi della neve e del ghiaccio - e nei 500 metri cercherà di difendere l’oro conquistato quattro anni prima. Al maschile Eugenio Monti, detto 'il Rosso Volante', nel bob ed Armin Zoeggeler nello slittino, sono i più medagliati con sei medaglie. Gli sciatori Deborah Compagnoni ed Alberto Tomba sono gli unici ad aver vinto tre medaglie d’oro olimpiche.
La prima azzurra a prendere il via ad una gara olimpica è stata Iseline Crivelli il 7 febbraio del 1936 nella prova della combinata di Garmisch-Partenkirchen. Qualche minuto più tardi erano scese nella stessa gara anche Paula Wiesinger, Clara Frida e Nives Dei Rossi. I primi italiani a prendere il via di una gara olimpica, gli staffettisti della pattuglia militare a Chamonix '24 ma non conclusero la prova.

I più giovani ed esperti azzurri di sempre alle Olimpiadi

I più giovani azzurri in gara negli anni sono stati, Marzia Peretti a 14 anni e 241 giorni nella prova dei 500 metri del pattinaggio velocità a Lake Placid '80 e Giordano Abbondati a 15 anni e 249 giorni nel singolo del pattinaggio di figura a Innsbruck '64.
I più anziani sono stati Sabina Valbusa a 38 anni e 35 giorni nella staffetta femminile dello sci nordico a Vancouver 2010 e Fabio Alverà a 46 anni e 257 giorni nel torneo di curling di Torino 2006.
Primi azzurri medagliati, Nino Bibbia oro nello skeleton il 4 febbraio del 1948 a Sankt Moritz, e Giuliana Chenal-Minuzzo bronzo nella discesa libera il 17 febbraio del 1952 a Oslo. La prima donna campionessa olimpica, Erika Lechner nello slittino il 13 febbraio del 1968 a Grenoble.
I più giovani medagliati azzurri, Arianna Fontana a 15 anni e 313 giorni, bronzo nella staffetta dello short track a Torino 2006, e Maurizio Carnino a 18 anni e 357 giorni, oro nella staffetta dello short track a Lillehammer '94.
La più giovane italiana campionessa olimpica Paoletta Magoni nello slalom speciale di Sarajevo '84: aveva 19 anni e 155 giorni. Gli italiani più anziani saliti sul podio a cinque cerhci, Gerda Weissensteiner nel bob a due, bronzo a Torino 2006, all’età di 37 anni e 48 giorni, e Maurilio 'Grillo' De Zold a 43 anni e 150 giorni, oro con la mitica staffetta 4x10km dello sci nordico a Lillehammer '94. Stefania Belmondo a 33 anni e 26 giorni resta la più 'anzianà campionessa olimpica: nel 2002 a Salt Lake City quando vinse la 15 km. L'Italia ha organizzato già due edizioni dei Giochi olimpici invernali, nel 1956 a Cortina d’Ampezzo e nel 2006 a Torino, e si appresta ad organizzare quella già assegnata del 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo.

 

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