Effetto derby e campionato riaperto. Giroud ha ribaltato la partita e l’Inter, con la seconda sconfitta stagionale in campionato, dovrà stare attenta agli inseguitori. Il Milan ha ripreso coraggio ed è ancora in corsa per lo scudetto. Nel primo tempo, dominato dai nerazzurri, Perisic ha dato il vantaggio alla squadra di Inzaghi, che ha anche segnato un gol (annullato) di Dumfries, mentre Maignan è stato impegnatissimo da Barella, Lautaro, Brozovic e dallo stesso Dumfries. Il Milan ha subito ed è andato al tiro solo una volta con Tonali. Più squadra, quella nerazzurra che ha avuto nei due esterni Dumfries e Perisic le armi migliori. Meglio il Milan nella ripresa, con Messias e Diaz. Ma ha tirato poco, poi è bastato il gol di Giroud a gelare l'Inter, che credeva di aver vinto. E invece...il derby è partita imprevedibile. Il raddoppio del francese dopo 3' ha cambiato il risultato e le prospettive. Così i nerazzurri, dopo un apparente dominio, hanno perso la stracittadina. Forse hanno inciso negativamente i cambi di Inzaghi, positivamente quelle di Pioli. Una nota a margine: come si giustificano certe invasioni di indisturbati sconosciuti? Bello il duello fra Dumfries ed Hernandez, vinto dall’interista. Maignan protagonista: notevoli salvataggi. Perisic, gol a parte, è stato l’uomo-ovunque dell’Inter. Anche Tonali in evidenza fra i rossoneri. Brozovic uomo ovunque: decisivo. Ora per i campioni la cruciale trasferta di Napoli, dove dovranno confermare la propria marcia in testa al campionato, oppure ingaggiare una lotta avvincente per il primato con il Milan e i partenopei. La volata finale si presenta aperta, insomma. Il campionato non è davvero finito. Dopo il successo della squadra di Pioli nel derby tutto può succedere. In attesa del risultato del Napoli, il Milan resta l’anti-Inter. La capolista, che ha una partita in meno, ha un punto in più dei rossoneri, ma non ha dato una prova di invincibilità. I rossoneri, dopo un periodo di delusioni, si sono riscattati. Non c'era Ibrahimovic, è stata la serata di Giroud. Inzaghi aveva schierato la formazione standard con Dumfries sulla corsia di destra e il duo Lautaro-Dzeko inizialmente in attacco. Pioli, privo di Ibrahimovic, Rebic e altri titolari, aveva ritrovato il trio Tonali-Bennacer e Kessie a centrocampo e si era affidato a Giroud davanti. Una scelta azzeccata. Sul rinnovato prato di San Siro e in una serata tipicamente milanese, la partita non è stata una passeggiata per l'arbitro Guida. Tonali subito in evidenza nello spingere il Milan e Dumfries che ha proposto il gioco della squadra nerazzurra sulla destra. Molta animosità, ritmo, voglia di vincere sui due fronti. Col passar dei minuti si è delineata una buona superiorità nerazzurra ed è arrivato un gol di Dumfries di testa, annullato per offside di Perisic; poi Maignan ha parato su tiro da fuori di Brozovic deviato. Serata difficile per Leao e Giroud che hanno visto pochi palloni. Barella con un esterno destro ha sfiorato il bersaglio. Un tiro di Lautaro è stato deviato e poi parato da Maignan che ha salvato anche su un tiro di Dumfries (input di Lautaro) da pochi metri. La prima fiammata rossonera di Tonali con destro da fuori: Handanovic è volato a deviare. Sull'altro fronte, Maignan ha dovuto intervenire su un fendente di Lautaro. Al 38' angolo da destra di Calhanoglu direttamente a Perisic al centro dell’area (difesa mal piazzata) e tiro al volo rasoterra nell’angolo alla sinistra di Maignan. Gran gol e meritato vantaggio dei nerazzurri che hanno chiuso il primo tempo con un tentativo di Dzeko. Pioli ha inserito Messias per Saelemaekers. Milan aggressivo nella ripresa con tiro di Tonali deviato. Poi Diaz al posto dello spento Kessie. Leao ha tentato, ma il tiro è stato deviato. Anche Inzaghi ha cambiato: Sanchez per Lautaro, Dimarco per Perisic (leggero infortunio) e Vidal per Calhanoglu. Ma al 30', il pareggio: da destra Diaz, Giroud in scivolata sulla sinistra ha insaccato. Al 34' ancora il francese, ricevuto da Calabria di sinistro, ha segnato nell’angolo più lontano. Male Handanovic. Hernandez rosso diretto, ma vittoria Milan. Ovviamente Giroud migliore in campo per la doppietta. INTER (3-5-2): Handanovic 5.5; Skriniar, De Vrij 5, Bastoni 6 (37' st Darmian sv); Dumfries 6, Barella 6.5, Brozovic 6.5 (37' st Vecino sv), Calhanoglu 6 (28' st Vidal sv), Perisic 7.5 (25' st Dimarco 6); Dzeko 5.5, Martinez 5.5 (25' st Sanchez 5.5). In panchina: Radu, Cordaz, Ranocchia, D’Ambrosio, Kolarov, Gagliardini, Curatolo. Allenatore: Inzaghi 5 MILAN (4-2-3-1): Maignan 7; Calabria 5, Kalulu 6, Romagnoli 6, Hernandez 6; Bennacer 6.5 (35' st Krunic sv), Tonali 7; Saelemaekers 5 (1' st Messias 6), Kessie 5 (13' st Diaz 6.5), Leao 5.5; Giroud 8. In panchina: Tatarusanu, Mirante, Florenzi, Gabbia, Tomori, Bakayoko, Castillejo, Maldini, Lazetic. Allenatore: Pioli 7 ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6 RETI: 38' pt Perisic, 30' st Giroud, 33' st Giroud. NOTE: serata fresca, campo in buone condizioni. Ammoniti: Romagnoli, Calhanoglu, Bennacer, Krunic. Al 45' + 5' st espulso Hernandez per fallo da dietro. Angoli 6-4. Recupero 2' pt + 5' st.
Lazio, tris a Firenze
La Lazio vince lo scontro diretto con la Fiorentina, la stacca in classifica e agguanta la Roma al sesto posto a quota 39 punti. Al Franchi finisce 3-0 grazie alle reti di Milinkovic, Immobile (diciottesimo centro in campionato e momentaneo primo posto solitario nella graduatoria cannonieri, a +1 sull'ex viola Vlahovic) e l’autogol nel finale di Biraghi. Gara di grande qualità e carattere da parte degli uomini di Sarri, spenta e poco lucida invece la squadra di Italiano, che non riesce ad incidere con il neo arrivato Cabral. La prima grande palla gol del match è per i viola, che al 20' si fanno vedere con il colpo di testa proprio di Cabral su cross di Biraghi, respinto provvidenzialmente da Strakosha. I biancocelesti vengono fuori dopo la mezz'ora e al 34' sfiorano il gol in contropiede, con Luis Alberto che scappa palla al piede e serve Immobile, il cui tiro è respinto da Terracciano. Pochi istanti più tardi ancora Lazio pericolosa con Pedro, respinto anche lui dal portiere viola, poi Zaccagni sulla respinta spara incredibilmente alto. La squadra di Sarri continua a premere anche ad inizio ripresa e al 52' la sblocca con il solito Milinkovic, che non sbaglia sotto porta su assist di esterno di Zaccagni. Una decina di minuti più tardi episodio in area laziale, con Castrovilli che va giù a contatto con Luiz Felipe: Orsato fischia prima il rigore, ma poi torna giustamente sui suoi passi dopo un consulto al Var. Al 70' arriva il raddoppio della Lazio ad opera di Ciro Immobile, che scappa a Nastasic sul lancio dalle retrovie di Patric e davanti a Terracciano non fallisce il 2-0. Nel finale chiude definitivamente il match l’autogol di Biraghi, che la butta nella propria porta nel tentativo di spazzare una conclusione di Immobile comunque fuori dallo specchio. Serata nera per la Fiorentina chiusa anche con il rosso rimediato da Torreira per proteste. FIORENTINA (4-3-3): Terracciano 7; Venuti 5, Milenkovic 5.5, Nastasic 5, Biraghi 5.5; Bonaventura 5.5 (31' st Ikonè sv), Torreira 5, Duncan 5.5 (13' st Castrovilli 5.5); Callejon 5 (14' st N.Gonzalez 5.5), Cabral 5.5 (31' st Piatek sv), Sottil 6.5 (43' st Amrabat sv). In panchina: Dragowski, Igor, Terzic, M.Quarta, Kokorin, Maleh, Saponara. Allenatore: Italiano 5 LAZIO (4-3-3): Strakosha 6; Lazzari 6 (24' st Hysaj 6), Luiz Felipe 6.5, Patric 6, Marusic 6; Milinkovic Savic 6.5, Lucas Leiva 6 (14' st Cataldi 6), Luis Alberto 7 (31' st Basic sv); Pedro 6.5 (14' st F. Anderson 6), Immobile 6.5, Zaccagni 6.5. In panchina: Reina, Adamonis, Radu, Floriani Mussolini, A. Anderson, Cabral, Romero, Moro. Allenatore: Sarri 7 ARBITRO: Orsato di Schio 6 RETI: 7' st Milinkovic-Savic, 26' st Immobile, 36' st Biraghi (aut.) NOTE: serata fredda, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 17181 Incasso: 292910,50 euro. Espulso al 40' st. Torreira. Ammoniti: Bonaventura, Leiva, Pedro, Lazzari, Strakosha. Angoli: 4 a 3 per la Fiorentina. Recupero: 2' pt, 2'st
Nel primo anticipo pari a reti bianche tra Roma e Genoa
Reti inviolate e tante polemiche nel primo anticipo della 24^ giornata: all’Olimpico tra Roma e Genoa finisce in parità con il Var che annulla per un fallo in attacco di Abraham il gol al 90' di Zaniolo (poi espulso per proteste). Secondo 0-0 consecutivo per i liguri che si salvano pur giocando mezz'ora in 10 per il rosso a Ostigard. Mourinho non cambia nulla rispetto alla vittoria di Empoli. Ancora assente Pellegrini e in panchina Veretout mentre in campo Zaniolo spalleggia Abraham con Mkhitaryan poco dietro. Anche Blessin conferma l’undici che prima della sosta aveva pareggiato con l’Udinese. Rossoblu orfani di Criscito, Rovella e dello squalificato Cambiaso. Tre uomini sulla trequarti a sostegno di Destro: Ekuban, Portanova e Yeboah. In un primo tempo dai due volti comincia meglio il Genoa che con piglio autoritario mette la Roma alle corde. Su una punizione di Portanova, Ekuban colpisce di testa in torsione e chiama all’intervento Rui Patricio il quale smanaccia sopra la traversa e poi, sugli sviluppi del corner seguente, blocca agevolmente un debole sinistro di Vanehusden. I giallorossi col passare dei minuti aumentano i giri del motore anche grazie alle giocate di un ispirato Zaniolo, molto bravo nel rifornire i compagni. Manca solo la precisione alla Roma, vicina al gol con Mkhitaryan e Oliveira mentre Maitland Niles calcia a botta sicura ma viene murato sul più bello dalla difesa ospite. In mezzo alle varie chance dei padroni di casa anche uno squillo del Genoa, pericoloso in mischia con Yeboah che non trova la zampata vincente. Prima di andare a riposo tra i rossoblu si fa male Bani, dentro il neo acquisto Ostigard. A inizio ripresa Blessin lancia anche i rinforzi arrivati in attacco: Piccoli e Amiri rilevano Destro e Yeboah. Mourinho punta invece su Afena-Gyan ed El Shaarawy e il forcing della Roma cresce in maniera sostanziosa. Smalling di testa non inquadra lo specchio così come Zaniolo che, servito a centro area da El Shaarawy, fallisce un rigore in movimento. Nel Genoa invece diventa assoluto protagonista, nel bene e nel male, il norvegese Ostigard. Nel giro di tre minuti il difensore rossoblu prima salva un gol fatto opponendosi quasi sulla linea a un tiro di Abraham su cui Sirigu non sarebbe potuto arrivare, ma poi calcola male un rimbalzo del pallone ed è costretto, da ultimo uomo, ad atterrare Afena-Gyan che si stava involando verso la porta: senza nessun dubbio Abisso estrae il cartellino rosso. Si va così verso il finale rovente in cui la Roma staziona in pianta stabile nella metà campo del Genoa. Il gol arriva al 90' ed è una bellezza di Zaniolo che va via di forza e trafigge Sirigu con un diagonale all’angolino. Il tutto è però vanificato dall’intervento del Var che richiama Abisso il quale, dopo la review, annulla per un pestone di Abraham sull'azione del gol. Tra mille polemiche Zaniolo si fa espellere per proteste e la Roma mastica amaro. ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio 6; Mancini 6, Smalling 6.5, Ibanez 6; Karsdorp 6 (26'st Veretout 6), Oliveira 6 (12'st El Shaarawy 6), Cristante 5.5, Maitland Niles 6 (12'st Afena-Gyan 6.5); Mkhitaryan 6; Zaniolo 5, Abraham 5.5. In panchina: Fuzato, Boer, Vina, Perez, Shomurodov, Kumbulla, Diawara, Bove, Zalewski. Allenatore: Mourinho 6. GENOA (4-2-3-1): Sirigu 6; Hefti 6, Bani 6.5 (45'pt Ostigard 5.5), Vanheusden 6.5, Vasquez 6; Sturaro 6.5, Badelj 6.5; Ekuban 6 (26'st Melegoni 6), Portanova 6.5 (26'st Maksimovic 6), Yeboah 6 (12'st Amiri 6); Destro 5.5 (12'st Piccoli 6). In panchina: Semper, Masiello, Gudmundsson, Calafiori, Frendrup, Kallon, Galdames. Allenatore: Blessin 6.5. ARBITRO: Abisso di Palermo 5. NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi: Ostigard al 23'st per fallo da ultimo uomo su chiara occasione da gol e Zaniolo al 50'st per proteste reiterate. Ammoniti: Vanheusden, Mancini, Vasquez, Zaniolo, Abraham. Angoli 6-4 per la Roma. Recupero: 2'; 7'.