Milan-Sampdoria 1-0
Marcatori: 8' pt Leao. MILAN (4-2-3-1): Maignan 7; Calabria 6.5, Tomori 6, Romagnoli 6, Florenzi 6 (43'st Kalulu sv); Tonali 6, Bennacer 6.5 (30'st Krunic 6); Messias 6.5 (12'st Saelemaekers 5.5), Diaz 5.5 (12'st Kessie 6), Leao 7 (12'st Rebic 5.5); Giroud 6.5. In panchina: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Castillejo, Maldini, Bakayoko. Allenatore: Pioli 6.5. SAMPDORIA (5-3-2): Falcone 7; Conti 5.5 (8'st Vieira 5.5), Bereszynski 5, Magnani 6, Colley 6.5, Murru 5.5 (8'st Augello 6); Candreva 6 (40'st Sabiri sv), Rincon 6 (28'st Quagliarella 6), Thorsby 6 (8'st Ekdal 6); Sensi 6.5, Caputo 5.5. In panchina: Audero, Ravaglia, Supryaha, Ferrari, Trimboli. Allenatore: Giampaolo 5.5. ARBITRO: Chiffi di Padova 6. NOTE: mattinata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Rincon, Diaz, Romagnoli, Bennacer. Angoli: 4-0 per il Milan. Recupero: 5'; 3' MILANO - Il Milan approfitta del pareggio tra Napoli e Inter e si riporta al primo posto (anche se i nerazzurri hanno una gara in meno). Rafael Leao decide il lunch match della 25^ giornata: a San Siro piegata 1-0 la Sampdoria. Pioli ritrova Tomori dal primo minuto dopo lo spezzone in Coppa con la Lazio e dirotta Florenzi sulla sinistra per sopperire all’assenza dello squalificato Theo Hernandez. In avanti il tridente Leao-Diaz-Messias agisce a sostegno della punta Giroud. Linea difensiva a 5 per Giampaolo con gli inserimenti di Conti e Magnani. Parte dalla panchina Quagliarella, vicino a Caputo c'è Sensi. La prima frazione non è a ritmi particolarmente elevati e le occasioni da registrare sono poche ma al Milan bastano 8 minuti per passare in vantaggio: Maignan usa il compasso per disegnare un lancio millimetrico di 60 metri per Leao che fulmina Bereszynski nell’uno contro uno e insacca alle spalle di Falcone. L’1-0 rossonero non scuote la Samp, praticamente non pervenuta in attacco fino all’intervallo e tenuta a galla dal suo portiere che nel finale di tempo, con uno splendido intervento a mano aperta, nega a Messias il raddoppio. Ancora l’ex Crotone si fa vedere in avvio di ripresa con un sinistro che non gira abbastanza e finisce di poco a lato. Al 50' Candreva fa vedere il primo tiro in porta degli ospiti, blocca in due tempi Maignan precedendo di poco la girandola delle sostituzioni. Giampaolo irrobustisce il centrocampo con gli innesti di Ekdal e Vieira, Pioli cambia i tre uomini alle spalle di Giroud: dentro Saelemaekers, Rebic e Kessie, fischiato dal pubblico di San Siro dopo le voci di mercato dei giorni scorsi. E' a questo punto che la partita decolla e aumentano anche le conclusioni: sul fondo i tentativi di Candreva, Bennacer e Rebic mentre Falcone nega per due volte il gol a Giroud, prima su una bella mezza rovesciata e poi su un colpo di testa dell’attaccante francese. Nel finale la Samp si gioca il tutto per tutto con gli ingressi di Quagliarella e Sabiri che però non sortiscono gli effetti sperati. L’ultima grande chance è ancora per il Milan ed è nuovamente Falcone protagonista sul piazzato di Rebic. Ai rossoneri basta il lampo di Leao per ritrovare la vetta della classifica.
Atalanta-Juventus 1-1
Marcatori: 32' st Malinovskyi, 48' st Danilo. Atalanta: Sportiello 7; Toloi 6.5, Demiral 7, Djimsiti 6; Hateboer 6, De Roon 6.5, Freuler 6, Zappacosta 5 (15' st Maehle 6); Koopmeiners 6.5; Muriel 6 (15' st Malinovskyi 7), Boga 6.5 (46' st Pasalic sv). Allenatore: Gasperini 6.5. Juventus: Szczesny 6; Danilo 7, Bonucci 6 (34' st Cuadrado sv), De Ligt 6.5, De Sciglio 6; McKennie 6.5 (36' st Kean sv), Locatelli 5.5, Rabiot 6 (41' st Arthur sv); Dybala 6, Vlahovic 6.5, Morata 5.5 (41' st Aké sv). Allenatore: Allegri 6.5. Arbitro: Mariani di Aprilia 5. Note: Spettatori 9.731. Ammoniti: Djimsiti, Hateboer, Danilo, Vlahovic, De Ligt. Angoli: 8-8. Rec. 2’ e 4'. Bergamo. Pareggio sul filo di lana, dopo una gara combattuta e ricca di colpi di scena e, solo per caso, con sole due reti. Il fattore Malinovskyi ha inciso sulla partita: entrato nella ripresa ha segnato ma Danilo ha pareggiato in extremis. L’Atalanta, che aveva bloccato l’Inter, ha frenato pure la Juve. Vlahovic ha provato a segnare ancora, vanamente. Partita inizialmente a tinte bianconere con diversi tentativi dell’ex viola (poco preciso), poi l’Atalanta ha conquistato metri e un’uscita fallosa fuori area di Szczesny su Koopmeiners ha fatto discutere. Un’occasione per De Roon e l’aggressività di Boga hanno animato una partita non per signorine. Le occasioni non sono mancate nella ripresa, ma Szczesny e Sportiello sono stati provvidenziali e le difese hanno sovrastato gli attaccanti. Finchè non è entrato Malinovskyi, che ha mosso le acque. E dato che Hateboer ha colpito la traversa a due passi dalla linea sembrava che l’Atalanta avesse vinto, poi la Juve ha rimediato con Danilo. Il pareggio non fa bene all’Atalanta, che non vince da quattro partite, né alla Juve che sembrava rilanciata alla grande dopo l’arrivo di Vlahovic e Zakaria. Le speranze di Champions restano immutate per entrambe le squadre.