Lunedì 23 Dicembre 2024

L'Italia chiamò! Da Baresi a Baggio, Rossi e Goggia: quando il campione “rimonta” dai box

Sofia Goggia
Franco Baresi
Roberto Baggio
Valentino Rossi
Francesco Totti

Si parla spesso di «recuperi miracolosi». In realtà sono frutto di passione, determinazione - unite all’aiuto della scienza medica sempre più evoluta - e spesso anche di un pizzico di follia. Questi gli ingredienti che riportano rapidamente all’agonismo atleti che un infortunio sembrava aver messo fuori gioco a lungo, se non per sempre. L'argento vinto oggi da Sofia Goggia nella libera dei Giochi di Pechino, a 23 giorni dalla caduta di Cortina, ne è solo l’ultimo esempio. Sono diversi i precedenti che raccontano le accelerazioni degli sportivi, anche a costo di rischiare. Come accadde a Marc Marquez nel 2020, quando poi pagò l’azzardo di essere tornato in pista due giorni dopo l’operazione al braccio destro, fratturato a Jerez. Andò meglio, nel 2013, a Jorge Lorenzo. Lo spagnolo si rompe la clavicola sinistra ad Assen, nelle libere del giovedì. Operato la notte stessa, il giorno della gara (sabato) è al via e chiude quinto, ad appena 35 ore dall’intervento. Mondiali di calcio USA '94. Franco Baresi, capitano dell’Italia si infortuna. La diagnosi è preoccupante: lesione meniscale al ginocchio destro. Segue un intervento in artroscopia. Il paziente è così motivato che torna in campo il 17 luglio, in tempo per la finale contro il Brasile, appena 25 giorni dopo. Un altro sogno mondiale che sembra spezzarsi è quello di Francesco Totti, il 19 febbraio 2006, quando un intervento dell’empolese Vanigli rischia di compromettere la carriera del capitano della Roma. Frattura del perone, almeno 5 mesi di stop, ma dopo 100 giorni Totti sta già correndo verso il titolo. Nella partita tra Parma e Brescia, Coppa Italia 2004, Roberto Baggio subisce la rottura del legamento crociato del ginocchio destro e lesione del menisco esterno. Un infortunio gravissimo, ancora di più per un 36enne. Ma il 'divin codino' non si arrende e 81 giorni dopo l’intervento torna in campo. Altro caso esemplare è quello dello sciatore Pirmin Zurbriggen che, poco dopo essersi seriamente infortunato a un ginocchio (venne operato al menisco) durante la sua prima vittoria in discesa sulla Streif di Kitzbuhel, riuscì a conquistare la prima delle sue 4 Coppe del Mondo in classifica generale nel 1984. Nel 2001 l’austriaco Hermann Maier viene investito da un’auto mentre è in moto. Rischia addirittura l'amputazione di una gamba. Ma nel 2003, dopo varie operazioni, torna in gara e l’anno dopo conquista la sua quarta coppa del Mondo. Tornando alle moto merita di essere ricordato il rientro lampo di Valentino Rossi, nel 2010, al Mugello, quando in prova riporta la frattura esposta di tibia e perone della gamba destra. Seguono due interventi, ma 30 giorni dopo Rossi è in sella ad una Yamaha SBK, sulla pista di Misano. Dopo 41 giorni è in gara: al Sachsenring giunge quarto.

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