Precipita in pochi istanti la serata già storta per gli Hornets e in modo particolare per Miles Bridges: il giocatore di Charlotte, frustrato come tutta la squadra per una sconfitta ormai imminente, perde la testa a metà quarto periodo dopo che gli arbitri lo sanzionano per un’interferenza a canestro su tentativo di DèAndre Hunter. Bridges non ci sta, inizia a lamentarsi e prende due falli tecnici nel giro di pochi istanti: partita finita, con il pubblico della Georgia che prova a sottolinearlo in tutti i modi dagli spalti. Mentre il talento Hornets si dirige verso lo spogliatoio però, un tifoso gli urla qualcosa di particolare che fa scattare in lui la reazione: Bridges infatti non ci pensa su due volte, si toglie il paradenti e lo lancia verso il pubblico, colpendo però una ragazza vicino al tunnel che porta agli spogliatoi e che non aveva nulla a che fare con l’accaduto. Stando a quanto raccontato dallo Charlotte Observer, la ragazza ha 16 anni ed è stata colpita sulla spalla sinistra. "Quello che ho fatto è inaccettabile e me ne assumo completamente la responsabilità - le parole pronunciate poco dopo la partita da un pentito Miles Bridges come riporta Sky sport - È stato un gesto che non appartiene al mio modo di essere, non mi comporto così. Travolto dalle emozioni non ho avuto controllo: spero di poter essere messo in contatto con la ragazza per chiedere scusa di cuore e fare qualcosa di carino per farmi perdonare. È solo colpa mia». Coach Borrego ha detto che gli Hornets stanno cercando di chiarire quanto successo e che non tarderanno a prendere dei provvedimenti, così come la NBA che ha già avviato un procedimento sul conto di Bridges.
Somebody get me in contact with the young lady. That’s unacceptable. https://t.co/MlLZjMgcBF
— Miles Bridges (@MilesBridges) April 14, 2022
Le responsabilità di Bridges
"Qualcuno può mettermi in contatto con la ragazza. È inaccettabile". Miles Bridges è il primo a condannare il suo gesto. Ha capito di aver sbagliato e chiede scusa sui social, postando il video nel quale si vede chiaramente il paradenti scagliato verso il pubblico e che colpisce una giovane tifosa che, tra l’altro, non stava partecipando agli ironici saluti e alle parole di scherno che il giocatore degli Hornets stava incassando, al momento della sua espulsione nel corso del match perso in casa degli Atlanta Hawks e valido per i play-in Nba. Bridges è stato espulso per le proteste dopo un fallo che gli è stato fischiato contro e ha perso la testa, ma smaltita l'adrenalina della gara e recuperata la lucidità si è prontamente scusato. "Ero arrabbiato per un paio di decisioni arbitrali - ha detto Bridges ai giornalisti - e mi sono fatto prendere dalla rabbia, ho sbagliato a lanciare il paradenti, un gesto che non mi appartiene, del tutto fuori luogo. Mi assumo le mie responsabilità e chiedo scusa alla ragazza, spero di poter essere messo in contatto con lei per chiedere perdono". Bridges, però, adesso rischia sanzioni da parte del suo club, ma soprattutto dalla Nba che ha aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti.