«Non prendere in giro in Paradiso, loro conoscono la verità...tvb Mino». E’ l’affettuoso messaggio, scritto in inglese (don't take the piss in paradise, they know the truth» ) dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, suo suo account personale su Twitter. Dolore anche per i dirigenti ex Milan: «Adriano Galliani è affettuosamente vicino alla famiglia e piange la scomparsa del caro amico Mino, grande manager calcistico, innovatore nel suo settore e sempre leale nelle trattative. Riposa in pace": lo scrive il Monza sul suo profilo Twitter. «Sono affranto e dispiaciuto per la scomparsa di Mino Raiola». Lo dice all’Ansa l’ad dell’Inter, Beppe Marotta. «È stato un amico e un interlocutore nell’attività lavorativa - aggiunge - una persona di qualità ed elevata competenza. Abbiamo vissuto molti momenti positivi insieme, di collaborazione e intenso lavoro, con qualche contrasto ma sempre corretto, nel rispetto delle persone e delle professionalità. I ricordi sono tanti, uno su tutti la doppia operazione su Pogba, con il passaggio dal Manchester United alla Juventus e dalla Juventus al Manchester United. Un grande capolavoro in cui Raiola ha avuto un ruolo importante. Il mondo del calcio perde un grande professionista, spesso critico con il sistema ma la sua critica era molto costruttiva per un calcio sempre migliore». Anche «FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Mino Raiola: a lui e a tutti i suoi cari va il pensiero del Club in questo momento di dolore».
Le vacanze a Minori
Mino Raiola amava trascorrere le vacanze a Minori nell’abitazione di famiglia in Corso Vittorio Emanuele. Si può dire che qui Raiola fosse davvero di casa perché nel centro della Costiera Amalfitana sono legati i suoi ricordi estivi. Nato a Nocera Inferiore il 4 novembre del 1967, in tenera età emigrò con la famiglia che si stabilì in Olanda dove il padre aprì un ristorante. Da lì l’ascesa del giovane Mino che cominciò a studiare per poi laurearsi in giurisprudenza ed entrare nel mondo del calcio dalla porta principale, fino a divenire uno degli uomini più potenti del sistema, capace di muovere equilibri fondamentali. L’ultima vacanza a Minori risale all’estate scorsa. Tra una sortita di gusto, col papà Mario, dal ristorante Il Giardiniello degli storici amici Antonio e Giovanni Di Bianco al bistrot di Sal De Riso, una bella chiacchierata con il vicino di casa Carlo Mansi ai tavoli del suo Caffè Umberto e un tuffo in mare. Nel 2017 offrì la sua consulenza per la squadra di calcio del Costa d’Amalfi che milita in Eccellenza. Per Raiola bisognava emulare il modello Athletic Bilbao che punta sulla sua «cantera» in cui i calciatori della rosa devono essere tutti nati o, al massimo, cresciuti calcisticamente nel Paese Basco. «Sapevo che non stava bene - dice Carlo Mansi all’AGI -. Rispetto ai genitori, lui veniva raramente a Minori. Ho visto i figli da bambini. Resta il ricordo di una persona squisita disponibile, molto aperta, salutava sempre. Si mise a disposizione per qualche consiglio alla dirigenza della squadra del Costa d’Amalfi».