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Leao regala 3 punti d'oro al Milan, l'Inter tiene il passo. La Juve in Champions, stop Roma

Milan-Fiorentina 1-0

Marcatore: 37’ st Leao

Un lampo di Leao a otto minuti dal 90' regala al Milan 3 punti di una pesantezza unica per la corsa allo scudetto. Battuta la Fiorentina 1-0 al termine di una gara dura, combattuta e in cui i rossoneri sembravano non riuscissero a sfondare nonostante diverse occasioni create. Decisiva anche una super parata di Maignan su Cabral prima del gol del portoghese: la squadra di Pioli vola momentaneamente a +5 sull'Inter, mettendo pressione ai nerazzurri impegnati ad Udine. Terza sconfitta consecutiva invece per la squadra di Italiano.
Avvio di gara scoppiettante a San Siro, con occasioni da una parte e dall’altra: viene annullato un gol a Theo Hernandez per fuorigioco di Messias, Igor va a centimetri dal vantaggio ospite sull'altro fronte, poi lo stesso terzino rossonero e Giroud falliscono due importanti palle gol davanti a Terracciano. Clamoroso anche l’errore ad inizio ripresa di Leao, che mette a sedere un difensore dopo l’assist di Giroud, ma da due passi spara incredibilmente alto sopra la traversa.
Gli assalti del Milan continuano inesorabili verso la porta viola, ma i rossoneri sembrano non riuscire a trovare il varco giusto, mentre dall’altra parte ci pensa un super Maignan a salvare i suoi sul colpo di testa di Cabral. Una parata che risulterà decisiva appena sei giri di lancette più tardi, visto che all’82' Leao approfitta di un rinvio sbagliato di Terracciano andando a segnare l’1-0 che fa esplodere San Siro, regalando una vittoria pesantissima al Milan.

Empoli-Torino 1-3

Marcatori: 11’ st Zurkowski, 33’ st (rig.), 42’ st (rig.), 51’ st Belotti

Una tripletta di Belotti nel finale regala al Torino una vittoria in rimonta in casa dell’Empoli. Finisce 3-1 grazie a due rigori e il sigillo nel recupero del "Gallo", che ribalta il momentaneo vantaggio di Zurkowski: beffati i toscani costretti a chiudere in nove uomini per le espulsioni di Verre e Stojanovic. La squadra di Juric sale a quota 47 punti in classifica, gli uomini di Andreazzoli restano fermi a 37.
Non succede granché nel primo tempo del Castellani, con i granata inizialmente più propositivi e pericolosi dalle parti di Vicario. La prima chance capita sui piedi di Pellegri, che vince un contrasto con Luperto ma si lascia ipnotizzare dal portiere. Ci prova un paio di volte anche Pobega con il mancino, senza però inquadrare lo specchio della porta, mentre dall’altra parte l’unico tentativo azzurro porta la firma di Verre, bloccato senza troppi problemi da Berisha. L’inizio di ripresa è tutto a favore dell’Empoli che, dopo aver fallito il vantaggio con Pinamonti, lo trova qualche istante dopo con Zurkowski, il cui tiro apparentemente non irresistibile dalla distanza sorprende Berisha per l’1-0. L’euforia empolese viene però smorzata al 59' dal rosso sventolato a Verre, punito dal Var dopo l’iniziale ammonizione da parte dell’arbitro per fallo su Pellegri. Al 75' arriva poi l’episodio che permette al Torino di tornare in parità: Stojanovic tocca di braccio in area su un tiro di Ansaldi, l’arbitro fischia il rigore convalidandolo dopo averlo rivisto anche al monitor, Belotti non sbaglia e fa 1-1 dal dischetto. Una decina di minuti più tardi altra situazione quasi identica in area azzurra, con un secondo fallo di mano di Stojanovic (espulso per doppio giallo) punito dal Var, che vale il secondo rigore per i granata con cui Belotti fa doppietta e ribalta completamente la situazione. Prima del triplice fischio c'è spazio anche per la tripletta del "Gallo" che chiude i conti sul 3-1.

Juventus-Venezia 2-1

Marcatori: 7' e 31' st Bonucci, 26' st Aramu

La Juventus non sbaglia contro il Venezia e si prende 3 punti che, già in questa giornata, potrebbero valere la matematica qualificazione in Champions League. Allo Stadium finisce 2-1 grazie alla doppietta di Bonucci nel giorno del suo 35° compleanno, inutile invece il momentaneo pareggio ospite di Aramu: se stasera la Roma non dovesse vincere con il Bologna, la squadra di Allegri sarebbe ufficialmente tra le prime quattro in classifica. Nono ko di fila invece per la formazione veneta, ultima in graduatoria, passata da poco in mano a Soncin dopo l’esonero di Zanetti.
I bianconeri partono forte e dopo una traversa colpita da Pellegrini, trovano il vantaggio al 7' con Bonucci, che sugli sviluppi di un corner insacca di testa da due passi dopo la sponda aerea di De Ligt.
Gli ospiti provano a reagire poco a poco e, dopo aver spaventato per la prima volta Szczesny con Aramu, vanno vicini al pareggio al 24' con un colpo di testa di Henry, che sfiora il palo e termina sul fondo. I ritmi comunque non sono altissimi e nella ripresa si continua sulla falsa riga del primo tempo, ma il Venezia non molla e al 71' trova meritatamente il pareggio con un gran mancino da fuori di Aramu, che qualche istante prima aveva impensierito i bianconeri in altre due occasioni. La Juve però reagisce subito e al 76' torna avanti ancora con Bonucci, che stavolta sfrutta la sponda di Danilo su un altro corner e insacca in tap-in nei pressi della linea la sua doppietta personale. E’ il gol che regala alla squadra di Allegri un successo tanto importante quanto sofferto.

Udinese-Inter 1-2

Marcatori: 12' Perisic, 39' Lautaro Martinez, 27' st Pussetto

Dopo l’incredibile sconfitta di Bologna, l’Inter rialza subito la testa espugnando la Dacia Arena. Battuta l’Udinese 2-1 grazie alle reti di Perisic e Lautaro nella prima frazione di gioco, inutile invece la rete di Pussetto nel finale: la squadra di Simone Inzaghi si riporta a -2 dal Milan in vetta alla classifica, lasciando aperto il discorso scudetto a tre giornate dalla fine del campionato. Torna a perdere invece la squadra di Cioffi che resta ferma a 43 punti. Dodici minuti sul cronometro e i nerazzurri sbloccano con il secondo gol consecutivo di Perisic, lasciato abbastanza libero di colpire di testa sul corner di Dimarco. Silvestri tocca ma non basta per evitare il vantaggio ospite. I friulani provano subito a rispondere con una conclusione di Walace dalla distanza, parata in tuffo da un attento Handanovic. Al 36' arriva l’episodio che porta al raddoppio nerazzurro: Dzeko va giù in area a contatto con Marì, l’arbitro lascia prima correre poi viene richiamato al Var per correggere la propria decisione. Lautaro colpisce il palo dal dischetto ed è fortunato sulla ribattuta, perchè una deviazione fortuita di Silvestri rende valido il gol dell’argentino. Ad inizio ripresa l’Inter avrebbe subito la chance per il tris, ma Dzeko la spreca a tu per tu con Silvestri perdendo prima il tempo per la battuta, poi calciando fuori con il mancino. L’Udinese resta quindi in piedi e al 72' trova la fiammata per riaprire il match: Deulofeu calcia alla perfezione una punizione respinta molto bene da Handanovic, Udogie sulla ribattuta trova Pussetto che mette dentro da due passi. I nerazzurri avrebbero una grande opportunità per chiudere il match al 79', ma Correa è troppo frettoloso nel servire Vidal (in fuorigioco) con i due lanciati in due contro zero verso la porta. Nel finale c'è da soffrire per la squadra di Inzaghi, al triplice fischio però il risultato non cambia.

Roma-Bologna 0-0

La Roma non sfonda contro il Bologna ed è costretta ad uno 0-0 rischioso per quanto riguarda la corsa all’Europa League. Con questo punto la squadra di Mourinho torna alla pari con la Lazio ma con scontro diretto a favore, riprendendosi il quinto posto in attesa del testa a testa con la Fiorentina, altra rivale in quelle zone di classifica. Sesto risultato utile consecutivo, invece, per la formazione di Mihajlovic. Dodici minuti sul cronometro e i giallorossi hanno già da recriminare per due episodi da rigore in area bolognese: prima per un presunto tocco di mano di Medel, poi per un’involontaria ma chiara sgambettata di Hickey ai danni di Maitland-Niles. In entrambe le occasioni Fabbri lascia correre e il Var non interviene (nel secondo caso fallo giudicato all’esterno dell’area di rigore). La Roma non demorde e continua a premere, sfiorando il vantaggio al 29' con Zaniolo, murato provvidenzialmente da Skorupski, attento anche più tardi sulla bordata mancina dalla distanza di Carles Perez. Nel finale di primo tempo si fa vedere anche il Bologna con una conclusione di Orsolini neutralizzata da Rui Patricio, che sarebbe stata comunque vana per un fuorigioco non segnalato. Dopo un quarto d’ora da inizio ripresa Mourinho opera i primi cambi inserendo in una volta sola i titolarissimi Abraham, Pellegrini, Zalewski e Karsdorp, nel tentativo di sbloccare una gara difficile e delicata. Al 69' però è Kumbulla ad andare ad un passo dal vantaggio con un colpo di testa su corner di Pellegrini, parato miracolosamente da Skorupski. La Roma carica a testa bassa e all’81' costruisce un’altra palla gol sull'asse Mancini-Abraham, con il difensore che verticalizza per l’attaccante inglese, bravo a controllare meno nel finalizzare. Nonostante tanta sofferenza sulla pressione giallorossa il Bologna cerca di sfruttare quelle poche occasioni sull'altro fronte, sfiorando a sorpresa il match point con il neo entrato De Silvestri, il cui colpo di testa è respinto bene da Rui Patricio. Nel recupero le ultime chances sono per Pellegrini e Barrow: il romanista calcia alto di pochissimo, l’attaccante bolognese invece colpisce una clamorosa traversa a tu per tu con il portiere.

 

 

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