Dopo essere riuscito a lungo a trattenere le lacrime, è scoppiato in un pianto dirotto Paulo Dybala, accompagnato sotto la curva da tutti i compagni di squadra. Al termine della partita con la Lazio, l’attaccante argentino si è preso l’ultimo abbraccio del popolo bianconero, salutando in lacrime lo Stadium dopo sette stagioni vissute a Torino. Ed i compagni lo hanno ripetutamente lanciato in aria. Fischi, invece, per Andrea Agnelli ogni volta che veniva inquadrato.
«E' stata una serata piena di emozioni, era difficile non piangere": così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la gara contro la Lazio e gli addii di Paulo Dybala e Giorgio Chiellini. «Il difensore chiude una carriera importantissima, l’argentino continuerà da un’altra parte e gli auguro il meglio - commenta l’allenatore - e su di lui è stata fatta una scelta: ha dato tanto alla Juve e la Juve ha dato tanto a lui, si è dimostrato un ragazzo sensibile». Sulla partita, invece, c'è il rammarico per il 2-2 subito nel finale: «Quel gol è l’emblema della stagione, dobbiamo riabituarci subito a vincere - analizza Allegri - anche se per una volta in stagione concedetemelo: c'era fallo al 90% ad inizio azione, ma l’arbitro ha lasciato correre». Maurizio Sarri, invece, ha tagliato il traguardo dell’Europa League: «C'è soddisfazione per la qualificazione, ma adesso il mio obiettivo è arrivare quinti». La sfida di Torino, però, ha lasciato anche qualche rimpianto: «Abbiamo avuto supremazia su tutti i numeri, dai tiri al possesso palla - spiega il tecnico della Lazio - e sono convinto che se avessimo segnato dieci minuti prima saremmo riusciti a vincere». Lo Stadium lo ha accolto con i fischi, «Ma erano prevedibili" commenta l’ultimo allenatore scudettato della Juventus, e in estate bisognerà capire il futuro di Milinkovic-Savic: «Parlando col presidente mi sono convinto che se andrà via, e non è cosa facile, non resterà in Italia».
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