Notte da brividi a Parigi. Finale di Champions Liverpool-Real Madrid: gran duello Ancelotti-Klopp
Ancora loro, come nel 1981 sempre a Parigi e come quattro anni fa a Kiev. Real Madrid e Liverpool si contenderanno in finale la Champions League 2021-22: per i blancos sarebbe il 14esimo trionfo, il doppio rispetto al Milan secondo in questa speciale classifica, mentre i Reds hanno la possibilità di eguagliare proprio le sette coppe dei rossoneri. La formazione di Klopp sta diventando un habituè delle finali: è la terza in cinque anni, considerando anche quella del 2019 vinta sul Tottenham. Sfumato il sogno Quadruple nonostante l’amico Stevie G abbia provato col suo Aston Villa a ostacolare il City, il Liverpool ha la chance di coronare una stagione storica tanto che, comunque vada domani, per domenica è vista la parata per le strade della città dei Beatles, per esporre sul pullman la FA Cup e la Coppa di Lega conquistate entrambe ai rigori a spese del Chelsea. Salah e compagni sperano di poter esporre anche la Champions e prendersi una rivincita rispetto alla finale di Kiev quando Sergio Ramos mandò al tappeto l’egiziano dopo pochi minuti e Karius fece più di una frittata in quella che fu la grande serata di Bale. Ma oggi Klopp ha un portiere affidabile come Alisson e una squadra consapevole dei propri mezzi e più matura, mentre Bale è ormai un desaparecido e della vecchia guardia del Real sono sopravvissuti in pochi. Uno di questi è però Karim Benzema, che sogna di mettere il punto esclamativo su quella che finora è stata probabilmente la sua miglior stagione. L’attaccante francese, Modric e Kroos sono l'usato sicuro che è stato capace di far alzare il livello delle giovani stelline Vinicius, Rodrygo e Camavinga, firmando le imprese su Psg, Chelsea e Manchester City che hanno portato il Real all’ultimo atto. Il tutto sotto la guida di una leggenda come Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo dopo le esperienze con Napoli ed Everton sembrava sul viale del tramonto ma a Madrid, dove in passato ha conquistato la "Decima", si è rilanciato smentendo gli scettici. Ha riportato il Real sul trono di Spagna, diventando il primo allenatore di sempre a vincere il campionato nei cinque grandi Paesi europei, e domani potrebbe conquistare la sua quarta Champions della carriera, staccando Paisley e Zidane. Obiettivo alla portata dei suoi blancos, il problema è che dall’altra parte c'è un grande Liverpool e che Jurgen Klopp ha un progetto ben chiaro in mente: "Vogliamo cambiare la storia", dice il tecnico tedesco in conferenza stampa. "Abbiamo preparato la partita nel miglior modo possibile, sappiamo che sarà una vera e propria battaglia, che affrontiamo il club più vincente d’Europa, hanno vinto la Champions tredici volte, il loro allenatore tre e l’esperienza non è una dote che si può comprare, noi non abbiamo la stessa esperienza, anche se non siamo così lontani". E anche se quella finale del 2018 è ancora scolpita nella mente dei reds. "Ovviamente abbiamo tante motivazioni per far bene domani, vogliamo vincere, ma non credo che quello che è successo nel 2018 sia l’unica motivazione, noi vogliamo cambiare la storia, non abbiamo dimenticato quella finale, ma non giocheremo come se dovessimo collegare la partita di domani a quella di quattro anni fa, ci sono tante ragioni per dare il massimo di noi. Ora il problema è che affrontiamo una squadra che non le perde mai, ma io sogno di vincere la Coppa e ho molta fiducia nei miei ragazzi. Il 2018 è stato importante, ma lo è stato ancor di più il 2019 quando la Champions l’abbiamo vinta". Sul fronte formazione, Klopp non dà indicazioni, ma assicura che le condizioni generali sono buone e che in campo andrà il miglior Liverpool possibile, con Fabinho e Tiago che stanno bene e con Manè che è in grande forma: "La sua stagione migliore, merita il Pallone d’Oro e vincere la Champions gli darebbe maggiori chance". "Sarà una finale bellissima" dice Carlo Ancelotti, un esperto in materia, uno che vincendo domani diventerebbe il primo allenatore a vincere quattro Champions. Il tecnico italiano punta su due ingredienti particolari: "La storia e l’esperienza che ha questo club. Per noi arrivare qui è stato molto importante, la stagione è stato molto buona e ora siamo vicini a ottenere il massimo. Faremo di tutto per riuscirci, l’ambiente è buono, la squadra ha una capacità ottima di gestire le vigilie di queste partite, ci sono i senatori che aiutano i più giovani a gestire le pressioni e a lavorare con grande fiducia, quella che ho anche io, quella che mi trasmettono le facce dei miei giocatori". Ne ha giocate tante di finali, ma mai come in questo caso vale un’altra regola del calcio: "Ogni partita ha la sua storia, ci sono strategie diverse. Credo che la finale dove la mia squadra ha giocato meglio è stata Milan-Liverpool del 2005 e l’ho persa. Dobbiamo goderci questa finale al massimo, senza pensare troppo al passato e al futuro. Credo che chi riuscirà di più a sfruttare le sue qualità, vincerà questa finale". Due battute anche su Klopp: "Ha portato qualcosa di nuovo, ha costruito una squadra fortissima che negli ultimi anni è arrivata sempre fino in fondo in tutte le competizioni, Champions compresa, è una persona seria, un ragazzo intelligente, ho un ottimo rapporto con lui". La finale Liverpool-Real Madrid sarà visibile in chiaro su Canale 5 (alle 21), ma anche su Sky Sport Uno (alle 21).