Il vento e un avversario deciso a spuntarla hanno reso la vita complicata a Matteo Berrettini. L'azzurro del tennis ha rischiato di essere eliminato, ma in rimonta è riuscito a battere lo spagnolo Pedro Martinez e approdare in semifinale al torneo di Gstaad: è finita in tre set (dopo oltre due ore e un quarto di gioco) con il punteggio di 3-6 7-6 6-1 la sfida sulla terra rossa dell’Open di Svizzera.
Dopo essere stato a due punti dal ko (sotto 1-5 nel tie-break del secondo set), il tennista romano è riuscito a riprendere in mano il match e centrare l’undicesima vittoria consecutiva tra Stoccarda, Queen's e Gstaad.
«A volte è importante vincere anche se non ti senti al meglio» le parole di Berrettini, protagonista di un avvio decisamente poco brillante. Ha annullato tre set point all’avversario, ma al quarto ha ceduto allo spagnolo. Nel secondo grazie alla battuta e a potenti dritti, Berrettini ha salvato il set (vincendolo) e la partita. Ripreso coraggio ed entusiasmo il terzo è volato sulle ali del servizio tornato potente, fino al 6-1 (con un passante di rovescio) che spedisce l'azzurro in semifinale, dove trova l’austriaco Dominic Thiem, n.274 ATP.
«È il tennis, è lo sport, ho pensato che al tie break del secondo set, sul 5-1, fosse finita ma ho detto: proviamoci - ha aggiunto il romano -. Dopo il secondo set penso di aver giocato bene, non il mio miglior match. A volte è importante vincere anche quando non hai un buon feeling, ho ritrovato le energie in me, devi essere in grado di gestire anche queste situazioni. Ma complimenti a Martinez, ha fatto un grande match, non è facile uscire da una partita così, nel terzo set ne ha sicuramente risentito». Ora la sfida con Thiem: «Dominic ha avuto una carriera incredibile, è un campione Slam, è pericoloso. Torna da un infortunio, sarà dura, come ogni volta che ho giocato contro di lui».
Berrettini è rientrato nel circuito proprio all’Open svizzero, dopo aver dovuto rinunciare a Wimbledon a causa della positività al covid.
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