Europei d'atletica. Doppietta Italia (argento e bronzo) nei 3mila siepi. Tortu bronzo nei 200 metri
Filippo Tortu riporta l'Italia sul podio continentale dei 200 metri 44 anni dopo Pietro Mennea. L’azzurro scrive di fatto una pagina di storia dell’atletica tricolore agli Europei di Monaco, ma non riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno. Evidente la delusione del classe 1998 di origine sarde, giunto al traguardo in 20"27 dietro ai britannici Zharnel Hughes (20"07) e Nethaneel Mitchell-Blake (20"17): "Dovrei essere felice, ma ora sono arrabbiato per il colore di questa medaglia. Probabilmente domani sarò più contento, anche se ho fatto una buona gara. Gli altri ne avevano semplicemente di più, io ce l’ho messa tutta. Speravo in qualcosa d’altro, volevo l’oro. Il bronzo mi sta stretto". Tortu commenta poi anche l’esclusione della staffetta 4x100 azzurra dalla finale, avvenuta in seguito al ricorso della Turchia: "Brucia per il modo in cui siamo usciti. Per lo stesso motivo noi avevamo fatto ricorso ai Mondiali, ma allora ci dissero che tutto ciò faceva parte del gioco. Non ho capito perché oggi non ne faccia parte. Far correre da sola la Turchia proprio non l’ho capito".
Grande Italia nei 3mila siepi
Altre due medaglie per l’Italia arrivano in serata grazie ai 3000 siepi. E’ infatti doppietta tricolore sul podio con Ahmed Abdelwahed, argento in 8'22"35, e Osama Zoghlami che taglia il traguardo in 8'23"44. La medaglia d’oro va al finlandese Topi Raitanen, mentre il gemello di Osama, ovvero Ala Zoghlami, si piazza settimo in 8'27"82. Niente podio invece nei 1500 femminili: da segnalare un nono posto per la migliore azzurra, Gaia Sabbatini, in 4'06"04, e una dodicesima piazza per Ludovica Cavalli nella lotta vinta dalla britannica Laura Muir. Nell’ultima gara della serata Dalia Kaddari risulta settima nella finale dei 200 metri: prevale la svizzera Kambundji in 22"32 davanti alla rivale Dina Asher-Smith. Nel triplo vince l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, mentre Ottavia Cestonaro è decima con 13.48 metri. Nessun italiano era invece presente nella finale dei 400 ostacoli: si concretizza come da pronostico il dominio di Karsten Warholm in 47"12 (record dei campionati). Al femminile, nella medesima disciplina, è l’olandese Femke Bol a trionfare con Ayomide Folorunso che non va oltre il settimo crono (55"91). Le gioie azzurre si concretizzano anche in semifinale, proprio ad inizio programma, quando Simone Barontini stacca il pass per l’atto conclusivo negli 800 metri: seconda posizione in batteria in 1'48"51, dietro soltanto allo svedese Kramer.