Lo sloveno Primoz Roglic può fare la storia nella Vuelta che parte oggi da Utrecht, in Olanda, diventando il primo ciclista a vincere il giro di Spagna per quattro volte consecutive, mentre per il veterano spagnolo Alejandro Valverde sarà l’ultima Vuelta. A lungo incerto dopo il ritiro dal Tour de France, lunedì lo sloveno ha rassicurato il pubblico confermando la sua partecipazione alla Vuelta con la Jumbo-Visma. Tuttavia, la forma del tre volte campione in carica è incerta dopo un mese e mezzo senza gare.
«Ovviamente non avrà la migliore preparazione», ha ammesso il suo direttore sportivo, Merjin Zeeman. In caso di vittoria finale a Madrid l’11 settembre, Roglic eguaglierebbe il record dello spagnolo Roberto Heras, vincitore nel 2000, 2003, 2004 e 2005. Per puntare al poker Roglic sarà circondato da solidi compagni di squadra, come nell’ultimo Tour de France, in particolare con l’americano Sepp Kuss. In questa Vuelta, assenti Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, i principali avversari di Roglic potranno essere il britannico Simon Yates (BikeExchange), gli spagnoli Enric Mas (Movistar) e Mikel Landa (Bahrain Victorious), l’ecuadoriano Richard Carapaz (Ineos) o il giovane belga Remco Evenepoel (Quick Step). Da non sottovalutare l’australiano Jai Hindley (Bora) che tenterà la doppietta Giro d’Italia-Vuelta, mentre il campione del mondo Julian Alaphilippe, soprattutto al servizio di Evenepoel, punterà alla vittoria di tappa.
Saranno in tutto cinque i vincitori della corsa a tappe spagnola presenti al via: oltre allo stesso Roglic, Vincenzo Nibali, Chris Froome, lo spagnolo Alejandro Valverde e Simon Yates, come Froome britannico.
Il percorso di questa 77a edizione darà il posto d’onore agli scalatori, con solo sei tappe pianeggianti in 21 giorni di gare e la scoperta di tanti nuovi passi. Ma anche gli specialisti della crono avranno modo di esprimersi, con in particolare una cronometro a squadre dalla prima tappa di domani e una individuale durante la 10a tappa.
Due anni dopo aver saltato l’appuntamento con la Vuelta a causa della pandemia di Covid-19, l’Olanda ospiterà finalmente le prime tre tappe. E Utrecht diventerà la prima città al mondo ad aver ospitato la partenza dei tre Grand Tour (Italia 2010, Francia 2015 e quindi Spagna 2022). Il gruppo si unirà quindi ai Paesi Baschi a Bilbao, che darà il via al Tour de France 2023. In totale, otto tappe promettono spettacolari arrivi in quota. Tra questi, un scoraggiante 15°, con 4000 metri di dislivello nella Sierra Nevada, in Andalusia. Un percorso ben noto ad Alejandro Valverde, che l’ha salito nell’edizione 2017. A 42 anni, lo spagnolo veterano del circuito mondiale disputerà la sua ultima Vuelta, poi a fine stagione chiuderà la sua carriera lunga ben 21 anni. Il campione del mondo 2018 ha saltato il Tour de France a luglio per prepararsi alla Vuelta. Nairo Quintana, vincitore nel 2016, non sarà presente al via di Utrecht. Squalificato dal Tour mercoledì per «infrazione medica», il colombiano ha annunciato che non sarà al via a Utrecht spiegando di non avere «la testa o il corpo per la competizione. «Non parteciperò alla Vuelta per far valere le mie ragioni davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport, tornerò al calendario delle gare a fine stagione», le parole del colombiano, in una nota. Quintana ha fatto sapere di rinunciare alla Vuelta per concentrarsi sulla difesa dall’accusa di aver assunto il Tramadol durante il Tour de France.
Sarà un’Italia varia e ambiziosa quella al via della Vuelta. Da Vincenzo Nibali a Domenico Pozzovivo, in totale, sono 14 gli azzurri impegnati.
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