Sarà una passerella domani per Remco Evenepoel. Il belga della Quick-Step Alpha Vinyl Team mette un’ipoteca sul primo Grande Giro della sua carriera, alla tenera età di 22 anni. Ma di tenero il nativo di Aalst ha fatto vedere ben poco in questa Vuelta, sfruttando ogni minimo errore/inconveniente di Primoz Roglic, il vero favorito della vigilia costretto poi al ritiro. Ci si attendeva Enric Mas e Miguel Angel Lopez all’attacco nella ventesima tappa, ma le forze alla penultima frazione sono quelle che sono. Un solo tentativo di allungo per Mas, con Evenepoel subito capace di tornare sotto. "E' stata durissima - ha commentato a caldo lo spagnolo - dobbiamo essere contenti perché ci abbiamo provato. E’ importante imparare dai nostri errori, non ho avuto la forza per attaccare, avrei voluto ma proprio non ce l’ho fatta. Prima dell’inizio della Vuelta ho avuto dei brutti momenti, quindi, non è che avessi delle fantastiche sensazioni. Questo secondo posto è un buon risultato". Non cambia praticamente nulla in classifica e domani per Evenepoel sarà festa grande. Ventesima tappa che è stata vinta da Richard Carapaz, al terzo sigillo in questa Vuelta dopo le affermazioni nella dodicesima e nella quattordicesima frazione. L’ecuadoregno della Ineos Grenadiers va in fuga e trionfa precedendo sul podio l'olandese Thymen Arensman e lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Proprio quest’ultimo, a 19 anni, chiude il podio della classifica generale: "Già alla vigilia mi ero posto l’obiettivo di chiudere tra i primi 3, sono felice di esserci riuscito", il suo commento a caldo. Carapaz si prende tappa e maglia a pois, quella riservata agli scalatori. Joao Almeida entra in top 5 nella classifica per la maglia rossa, mentre Carlos Rodriguez perde due posizioni ed è settimo. Domani va di scena l’epilogo in quel di Madrid per incoronare Evenepoel.