E’ finita con una sconfitta la carriera di Roger Federer, battuto con Rafa Nadal nel doppio a Londra per la Laver Cup dalla coppia statunitense composta da Jack Sock e Frances Tiafoe. Vincitori al primo set, gli europei sono stati poi sopraffatti dagli americani, imposti al terzo set 11-9 al super tie-break. Subito dopo per il campione uscente un lungo saluto al centro del campo dove, in lacrime, ha ricevuto l’abbraccio di tutti i compagni, rivali e del pubblico. Malgrado la sconfitta, una uscita di scena colma di affetto ed emozioni. «E' stata una festa fantastica, speravo fosse così», il commento del maestro svizzero.
«E' stata una giornata meravigliosa, sono felice e non sono triste» - ha detto Federer a fine partita. «Mi sono goduto ogni momento, dall’allacciarmi le scarpe l’ultima volta al giocare, ad essere qui con la famiglia e gli amici. Sono arrivato fino alla fine e non potrei essere
più felice. Giocare con Rafa e con tante leggende accanto a me». Poi le lacrime, con lui Rafa Nadal e il resto della squadra a piangere con lui. «È tutto straordinario, non volevo sentirmi solo, volevo dire addio in una competizione di squadra. Sono sempre stato in una squadra. È stato un piacere, volevo sentirmi così, come fosse una festa». L’ultimo grazie, ma non per importanza, è per la moglie Mirka, ex tennista che ha lasciato i tornei dal 2002: «Mi poteva fermare tanto tempo fa - dice Roger - e non l’ha fatto, mi ha permesso di continuare a giocare ed è
stata straordinaria».
In coppia con l'eterno amico-rivale Rafa Nadal, in mezzo agli avversari di sempre, tra lacrime di commozione e fragorosi applausi di gratitudine: alla O2 Arena di Londra è andata in scena ieri sera l'ultima esibizione di Roger Federer.
L'atto finale della sua avventura tennistica è terminato con l'abbraccio, lungo e intenso, dei 20mila presenti nel palazzetto di Greenwich, che hanno creato un'atmosfera di intensa partecipazione per l'uscita di scena del maestro di Basilea.
Il meritato tributo al campione svizzero, che lascia il tennis agonistico dopo oltre 1200 match vinti, 103 titoli ATP, 20 Slam di cui otto volte Wimbledon. E ancora l'oro olimpico in doppio ai Giochi di Pechino, la Coppa Davis vinta a Lille nel 2014. Il palmares straordinario di un giocatore fuori dal comune, per talento, grazia ed eleganza. Come in questi ultimi giorni gli è stato riconosciuto a più riprese da quelli che ormai sono i suoi ex avversari.
Nel palazzetto londinese, per il suo congedo dal tennis, non c'era un solo posto libero: tutto esaurito, con gli ultimi biglietti andati letteralmente a ruba, a prezzi esorbitanti, che hanno raggiunto gli ottomila euro. L'eccitazione collettiva sugli spalti è stata il riflesso dell'attenzione mediatica per il suo ultimo match ufficiale, nell'ambito di una manifestazione che resta pur sempre una esibizione, seppur in una cornice di prestigio quale ormai è l'annuale sfida tra i migliori tennisti d'Europa contro il Resto del Mondo. In tribuna anche centinaia di giornalisti, provenienti da ogni angolo del pianeta, accreditati per un match, trasmesso in diretta tv sostanzialmente in tutto il mondo.
A conferma dell'interesse globale per "the last dance" di Federer. Protagonista a Londra di una vera e propria celebrazione, festosa come ha voluto che fosse lui stesso, ma anche carica di trasporto, tra occhi lucidi e pianti strozzati. E l'immancabile coro ritmato ""Let's go, Roger, let's go!". Fin dal suo ingresso in campo, acclamato a squarciagola dai suoi tifosi. Un epilogo emozionante, preceduto da un fuori programma nel pomeriggio: durante il match tra Stefanos Tsitsipas e Diego Schwartzman, un giovane attivista - dopo aver fatto irruzione in campo - ha cercato di darsi fuoco, mentre mostrava un cartello contro l'uso dei jet privati. L'immediato intervento degli uomini della sicurezza, e dei sanitari, ha scongiurato il peggio: l'uomo è stato prontamente medicato e accompagnato fuori dal campo. Dopo pochi minuti di interruzione, il match è regolarmente ripreso. Una parentesi in una giornata interamente dedicata all'addio di Federer, e al suo struggente saluto al tennis. L'addio del maestro dei maestri.
Caricamento commenti
Commenta la notizia