Sabato 27 Aprile 2024

Pogacar vince il Lombardia, Nibali saluta: "Me la sono goduta. Il mio erede? In Italia non c'è"

 
 
 
 
 

Tadej Pogacar ha bissato il successo dell’anno scorso, aggiudicandosi anche la 116/a edizione odierna del Giro di Lombardia, una delle cinque gare monumento della stagione ciclistica, meglio conosciuta come la "classica delle foglie morte", con partenza da Bergamo e arrivo a Como, dopo 253 chilometri. Lo sloveno si è imposto in uno sprint a due sullo spagnolo Enric Mar. Poco più indietro l’altro spagnolo Mikel Landa. Ultima gara della carriera per Vincenzo Nibali: lo Squalo dello Stretto ha chiuso una carriera straordinaria con un 24esimo posto: "E' stata una gara velocissima, corsa dall’inizio alla fine con un ritmo molto alto. Mi sono goduto corsa e pubblico, che è stato fantastico: le gambe sono arrivate sino alla salita del Civiglio, dove se non sei perfetto paghi. Se sono commosso? No, ho avuto modo di scaricare l’emozione per tutto l'anno - spiega a Raisport il fuoriclasse siciliano, trionfatore in tutti e Grandi Giri e in due edizioni del Lombardia - Al di là del risultato di oggi sono contento, per vincerla o fare bene devi essere al top. Io lo sono stato qualche anno fa, raccogliendo vittorie e piazzamenti, e oggi sono contento". Nibali si rivede un po' in un fuoriclasse come Pogacar: "Fa quello che vuole, ha doti incredibili, mai visto uno della sua età fare cose del genere. Ha vinto alla grande, l’ha fatto anche alla Tre Valli Varesine: anche quando non è al top ha un grande sprint". Il messinese, infine, non vede al momento degli eredi tra gli italiani: "Ci sono giovani che stanno crescendo ma per le corse a tappe bisogna aspettare un po'". Un altro campione, il murciano Alejandro Valverde, dice basta dopo la Classicissima delle foglie morte: "Me la sono goduta dalla partenza, quando mi hanno salutato assieme a Vincenzo. Ma oggi ho anche lavorato per Mas", le parole dello spagnolo.

Malagò: "Sarai sempre la storia"

"Sei stato talento, coraggio e successo. Sei diventato lo Squalo, sarai per sempre la storia. Del ciclismo e di tutto lo sport italiano. Riconoscenti per le vittorie, le scalate, gli sprint e le emozioni che hai saputo regalarci. Grazie Vincenzo!". Lo scrive su Twitter il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel giorno del ritiro dalle competizioni del campione siciliano Vincenzo Nibali. "Oggi con il giro di Lombardia, dopo 18 anni di carriera, lascia il ciclismo il più grande corridore italiano degli ultimi quarant'anni, Vincenzo Nibali, lo squalo dello stretto - commenta sui social la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali - Ci mancheranno non solo le sue straordinarie vittorie, ma le emozioni che ci regalava in ogni gara!". Un pensiero social anche di Matteo Renzi, leader di Italia Viva che posta una foto che lo ritrae, all’epoca premier, accanto a Nibali dopo il successo del siciliano al Tour 2014: "Ho incorniciato quella maglia gialla e l’ho messa tra i ricordi più belli. Grazie di tutto, caro Vincenzo. Hai onorato il ciclismo, hai onorato l'Italia".        

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