Max Verstappen è campione del Mondo. Vince sotto la pioggia il "ridotto" Gran Premio del Giappone ed è matematicamente campione del mondo per la seconda volta, complice la penalizzazione a Leclerc che era arrivato secondo. A neanche due minuti dalla fine del Gran Premio del Giappone, infatti, è stata comminata una penalità al ferrarista per il taglio dell’ultima chicane all’ultimo giro nel tentativo di difendere la posizione su Sergio Perez. Cinque secondi che fanno perdere il secondo posto al pilota della Ferrari e quindi permettono all’olandese della Red Bull di laurearsi campione del mondo. Max Verstappen chiude i giochi già a Suzuka, quando ancora da calendario mancano 4 Gp alla fine: questo la dice lunga sul dominio del figlio d’arte, che a 25 anni iscrive il suo nome nell’albo d’oro per la seconda volta, eguagliando i vari Ascari, Graham Hill, Clark, Emerson Fittipaldi, Hakkinen e Alonso. Se il Mondiale conquistato lo scorso anno all’ultimo respiro ai danni di Hamilton - non senza polemiche per la gestione della gara di Abu Dhabi da parte di Masi - è stato quello della consacrazione, il titolo arrivato a Suzuka rappresenta invece la conferma. E pensare che dopo le prime tre gare forse nemmeno Verstappen avrebbe scommesso sul suo bis.
«Incredibile, non so che dire. Un’emozione grandissima». Si esprime così un incredulo Max Verstappen dopo aver scoperto di esser diventato campione del mondo in seguito alla penalità inflitta a Charles Leclerc, che l’ha costretto a perdere la seconda posizione a favore di Sergio Perez. La federazione ha considerato gara intera per aver portato il cronometro al termine delle tre ore da regolamento, anziché basarsi sull'effettivo numero dei giri percorsi, che non hanno raggiunto il 75% di quelli previsti. Quindi il sistema di punteggio è stato considerato 'pienò e non dimezzato. «Alla fine sono stato contento di aver corso, sarebbe stato un peccato non farlo per la pioggia. E’ stato difficile guidare in queste condizioni, ma alla fine le gomme intermedie hanno tenuto bene anche un gran numero di giri», conclude l’olandese della Red Bull. «Sono grato e voglio ringraziare chi lavora in pista, ma anche a tutto il team in febbrica» ed un pensiero Max Verstappen lo ha dedicato anche alla Honda: «Ogni anno siamo migliorati grazie al lavoro insieme». Secondo titolo piloti consecutivo per il pilota olandese della Red Bull: 2021 e 2022, «Credo che il primo sia stato più emozionante, ma il secondo è più bello per le tante vittorie ed il titolo costruttori. E’ un’annata speciale, che voglio ricordare perché non ne capitano spesso così».
Binotto: "Penalità a Leclerc ridicola"
"La penalità repentina a Leclerc? Intanto complimenti a Max per la vittoria di oggi e del campionato, ha guidato sempre in modo eccellente. Sulla penalità della Fia onestamente ho poca voglia di commentare, ormai è una cosa ridicola e inaccettabile, a Singapore ci hanno messo una vita, oggi pochi secondi per una decisione senza senso". Così il team principal della Ferrari, Matteo Binotto, ha commentato la vittoria del Mondiale piloti di Verstappen originata dalla decisione Fia di penalizzare Leclerc. "Charles era davanti e davanti è rimasto - ha spiegato Binotto a Sky - Eravamo tranquilli che non sarebbe successo niente, invece senza sentire i piloti hanno deciso per i 5 secondi di penalità. La situazione non è semplice e va assolutamente migliorata". "Perdita di credibilità? Ne parleremo nelle sedi opportune, inaccettabile vedere come è stata presa la decisione senza che abbia preso nessun vantaggio. Scelta che non capisco, Perez non riesce a seguire una safety car... Ma è così - ha concluso Binotto - dobbiamo capire come migliorare perchè così non va bene"
La gara
Gara pazza e pericolosa quella di Suzuka, iniziata normalmente nonostante le condizioni della pista ai limiti della criticità, ma sospesa poi per due ore dopo tre giri e l’incidente di Carlos Sainz. Alla ripresa, da regolamento, si corre per soli 40 minuti e i punti dimezzati assegnati al taglio del traguardo garantiscono il titolo all’olandese della Red Bull. In partenza Leclerc sembra scattare meglio di Verstappen, ma l’olandese si tiene di forza la prima posizione. Subito dietro Sainz perde il terzo posto a favore di Perez, poi lo spagnolo va a muro con la Ferrari e costringe l’entrata della Safety Car. Dopo un paio di giri, la direzione gara decide di mettere bandiera rossa e sospendere la gara per le condizioni troppo critiche della pista. Si riparte a distanza di due ore e con il cronometro che da regolamento entra in ballo come successo a Singapore. Tutti partono con gomme da bagnato estremo, ma in pochi giri si passa alle intermedie con i valzer di pit-stop che non stravolgono le prime cinque posizioni, con Verstappen a comandare su Leclerc e Perez, seguiti da Ocon ed Hamilton. Sesto invece un ottimo Vettel, il primo ad avere l’intuizione e il coraggio di fermarsi per montare le gomme più prestazionali. Nel finale Verstappen scappa via, mentre Leclerc entra in crisi e viene rimontato clamorosamente da Perez, difendendo con le unghie e con i denti la seconda posizione, che però poi perde per la penalizzazione.
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