Martedì 19 Novembre 2024

Vergogna Juventus: sconfitta in casa del Maccabi (2-0). Allegri non può restare. Ma Agnelli lo conferma

 
 
 
 
 
 

Clamorosa sconfitta della Juventus che perde a Tel Aviv in casa del Maccabi Haifa. I bianconeri si arrendono per 2-0 (doppietta di Atzili), un supplizio per i tifosi della Juventus. Il Maccabi non vinceva un partita in Champions League da vent'anni. Disastro tecnico e sportivo di Allegri, con la società bianconera che adesso deve assolutamente dare una svolta. La permanenza del tecnico toscano appare inspiegabile. L’eliminazione è un rischio molto concreto. La Juventus è infatti ferma a quota tre, con una sola vittoria e tre sconfitte, mentre Psg e Benfica che si affrontano stasera sono a quota 7. Tre punti anche per il Maccabi. Un clamoroso tonfo e una crisi figli di una gestione societaria inadeguata e caratterizzata da errori strategici in sequenza. Sia sul mercato (che manchi un centrocampista alla Milinkovic Savic è evidente da 4 anni) con continui ricorsi a giocatori senza stimoli e presi a parametro zero, sia in panchina. Inspiegabile il ritorno ad Allegri dopo averlo messo alla gogna per il "gioco poco spettacolare". Allegri non fa calcio, non lo faceva anche quando vinceva con i bianconeri. Lì è nata la sconfitta di oggi. Il ricorso al "corto muso" è l'essenza del fallimento bianconero.  Allegri ha sempre parlato del "gabbione di Livorno": lì vinceva chi aveva i giocatori più forti. Ma il tecnico è talmente involuto da essere rimasto nel "gabbione". Ecco perché appare incomprensibile la scelta di Agnelli di confermarlo.

Agnelli conferma Allegri

«E' uno dei periodi più difficili, sono arrabbiatissimo e provo vergogna, dobbiamo chiedere scusa ai tifosi che si vergognano di farsi vedere in giro». Così' il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nell’immediato dopo-partita di Haifa, dove la Juve è stata sconfitta 2-0 dal Maccabi. Agnelli rinnova la fiducia ad Allegri: «Non ci sono responsabilità individuali, è un problema di gruppo. Allegri è e rimarrà l’allenatore della Juventus, la nostra società ha sempre fatto le verifiche a fine anno. La Juventus - ha aggiunto Agnelli - è nel suo insieme un gruppo di 80-90 persone, deve avere la forza di raggrupparsi tutti insieme».

Di Maria di nuovo ko

Torna il buio sul percorso stagionale di Angel Di Maria, che è durato appena mezzo tempo nel match di Champions League contro il Maccabi Haifa. Fatale uno scatto dell’attaccante argentino, che ha alzato subito il braccio dopo aver sentito una fitta alla coscia destra.

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